La mancanza di un partner viene vista da molte persone come un deficit grave. Ma è davvero così? Boh!.
Sta di fatto che pensandoci bene essere single significa beneficiare di tutta una serie di vantaggi sbarazzini che possono consolarti quando piangi sotto la doccia per la solitudine.
Il cinefilo è un individuo che impiega il 90% per cento della sua vita psichica per immergersi nel mondo del grande schermo.
La sua passione diventa parte integrante della sua personalità, e per questo è necessario essere pronte a dover affrontare tutta una serie di comportamenti ossessivi quando ci si innamora di tale categoria. Vediamo quali.
Niente da fare, neanche se la relazione si trova ancora agli inizi, quando la passione è prorompente. Il cinefilo doc non si permetterebbe mai di sconsacrare la sala cinematografica con tali bassezze, ma sopratutto non sarebbe disposto a perdere un solo frame della pellicola, neanche se le fa schifo. Perciò se rifiuta di baciarvi o fare petting tra le poltrone come siete abituate non è perché non vi trova attraente, è che trova molto più attraente lo schermo.
Mangiare snack, pop corn, M&Ms e simili è per il cinefilo un vero insulto a tutto ciò in cui crede. Già il suo sistema nervoso riesce a malapena a resistere alla voglia di compiere una strage tra coloro che sfacciatamente si ostinano a masticare con la bocca aperta in sala, se vi ci mettete anche voi non lamentatevi quando passerete la notte in ospedale con la mascella rotta.
Quello che per le persone normali è il finale del film per un cinefilo è solo la fine del primo tempo. Questo perché deve assolutamente leggere i titoli di coda fino in fondo, così può sapere chi è l'assistente del responsabile dell'arricciacapelli del secondo assistente del fonico. A voi non vi resta che starvene sedute ad aspettare che la follia si dispieghi sino alla fine.
Dormire accanto a un cinefilo diventa un'impresa davvero impossibile. La notte infatti è l'unica parte del giorno in cui ha abbastanza tempo per guardarsi tre o quattro film. Volume al massimo, risate grasse se si tratta di commedia, rantoli disperati se un dramma; l'unica cosa che che potete fare è comprarvi un bel pacco gigante di tappi per le orecchie. Oppure soffocarlo nel sonno.
Se a volte i suoi ragionamenti vi sembrano sconnessi e le sue argomentazioni esageratamente teatrali sappiate che è dovuto al fatto che il cinefilo ha guardato così tanti film da non possedere praticamente più un'autonomia cognitiva. I suoi discorsi sono ormai così farciti di citazioni che non vi è più nulla di originale. Qualsiasi situazione della vita reale accende automaticamente nel cervello del cinefilo un link che rimanda a una scena che ha amato. È il suo modo per combattere la banalità della vita.
Avete presente l'eccitazione di un bambino la vigilia di Natale? Bene, moltiplicatela per un milione di volte e otterrete quella di un cinefilo alla notizia della prossima uscita dell'ultimo lavoro di Malick. Le settimane precedenti si aggira per casa come un ghepardo in cattività, in attesa di poter correre libero verso la sua essenza. È talmente iper stimolato che a volte è necessario obbligarlo a visioni ripetute di Alex L'Ariete o Troppo Belli per ridimensionare la settima arte nella sua mente.
Avete presente Sepolti Vivi, quel programma sulle persone affette da disposofobia? Bene, il cinefilo soffre della stessa patologia, ma la sua compulsione si esprime solo nei confronti dei dvd e della cassette VHS. Certo, perché mica tutti i film sono stati convertiti nel nuovo formato su disco. Il risultato è che vi ritroverete confezioni di film ovunque: sul letto, sulla credenza, sulla lavastoviglie. I migliori rivestono la tazza del cesso con le locandine dei film che fanno cagare.
"Questo l'hai visto?" "Si." "E questo?" "Si, tre volte." "E questo?" "Quattordici." Questi è quello che accade ogni volta che bisogna decidere che film guardare insieme. A quel punto non rimane altro che trovar un compromesso. Lei si guarderà un film che non ha ancora visto, il cinefilo passerà il tempo a cercare tracce delle cineprese nei riflessi delle finestre.
Leggi anche cose che solo le coppie che non sanno decidere il film da vedere capiranno.
Una vera tragedia, non c'è nulla di peggio. Sappiate che quando muore qualcuno come Philip Seymour Hoffman dovete cercare di stare il più possibile accanto al cinefilo. Per lui è un lutto difficilmente superabile, anche perché ha passato molto più tempo in compagnia degli attori rispetto a qualsiasi altra persona. Sono loro i suoi migliori amici.
Infine sappiate che dovrete convivere con un fidanzato che un giorno vi si presenterà con una camicia a fiori sbottonata e pantalone bianco perché in pieno periodo Scarface, il giorno dopo in accappatoio perché in fase Lebowski, il giorno dopo ancora con berretto di lana e barba lunga alla Serpico. Quando parte la fissa per i Kolossal sull'antica Roma si parte col ricovero.
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L’oltreuomo, figlio di Prévert e Maria de Filippi, con il romanticismo di un soffio al cuore descrive per voi come il popolo italico vive la tanto chiacchierata festività.
Single, fidanzato, sposato o con il compagno perso recentemente durante i saldi, questa figura, uomo o donna che sia, affronta il San Valentino con l'entusiasmo che si dovrebbe dedicare al proprio emocromo. Anche se ci sono delle stelline chissene. Essendo sinceramente disinteressato alla festività può accontentare sia il fanatismo floreale del partner sia il polemizzare di quelli che dicono San Valentino sia una scusa dei fiorai per far soldi. In entrambi i casi non gliene sbatte un cazzo.
Questo personaggio è probabilmente dotato di una sensibilità fuori dal comune poiché capisce che San Valentino è tutta una montatura per indurre la gente a spendere. Così come il Natale. E la pasqua. Poi i compleanni. Anniversari, battesimi, vacanze, prodotti apple, università, Fabio Volo, saldi, fine del mondo, gruppi cover, TV satellitare e le dimissioni del papa (nell'ultimo caso è evidente la necessità clericale di cambiare icona per rinnovare le T-shirt e rilanciare il marchandising). Quello contro prende molto sul serio il suo dono e si fa carico di allertare le coscienze nell'intento di spezzare il giogo oppressivo del mercato. Lo fa utilizzando facebook o twitter ma non mancherà di scartavetrarvi i coglioni live qualora gliene diate l'occasione.
Molte coppie decidono di investire tempo ed entusiasmo in una cena speciale. I casi sono due, cena a casa o cena fuori.
Nel caso vogliate trascorrere la serata nel calore domestico sarà l'uomo a cucinare. Il maschio, le cui mansioni in cucina normalmente non vanno oltre il ruolo di apri bottiglie o apri barattoli, si ritrova capitano dei fornelli. Come uno Schettino solo un po' più calvo e rock segue con solerzia le istruzioni di Giallo Zafferano e bestemmia a pieni polmoni quando incontra quelle espressioni che rendono vaghe le ricette: q.b., un pizzico, un cucchiaio, un ciuffo e scalogno. Nel peggiore dei casi il risultato non sarà completamente da buttare e sarete costretti a mangiarlo. Dopo cena vi aspettano fuochi d'artificio.
Dopo le coliche dell'anno precedente la coppia rodata va al ristorante. La scelta della location è molto difficile e internet ha complicato orribilmente le cose. Vengono passati in rassegna tutti i ristoranti nel raggio di 300 chilometri e comparati per prezzo comprensivo di benzina. Alla fine la scelta ricade sull'unico ristoratore che alla vigilia di San Valentino ha ancora un tavolo libero. La coppia passerà la serata a commentare ogni pietanza con eccessivo vigore. Dopo cena invece l'argomento di conversazione diventerà il conto e un velo di imbarazzo ricadrà sulla coppia che si è letteralmente fatta inculare per mangiare una pasta con le cozze surgelate.
A San Valentino si regalano soprattutto fiori. La donna che riceve i fiori si illumina di gioia, abbraccia il suo compagno e felinamente gli dice che non doveva o lo elogia per la sua memoria elefantesca. Qualora non ne riceva diventa irascibile e carogna. L'uomo invece, se riceve dei fiori rimane spiazzato e prova a mangiarne i petali nel disperato tentativo di dare un significato a qualcosa di troppo irrazionale per la sua sensibilità.
Ricordate sempre che la serata di San Valentino, il giorno dopo, diventa argomento di discussione per le donne le quali istericamente ne condividono i dettagli. Viene invece obliata dagli uomini. Per questo motivo la vostra compagna vi odierà se non le darete modo di fare bella figura con le sue rivali. Nel caso in cui siate dei perfetti gentleman, saranno i fidanzati delle sue amiche a odiarvi per aver alzato gli standard.
Comunque vada buon San Valentino.
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Nota: Lo sapevi che cupido segue Instagram dell'Oltreuomo
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Nonostante fossimo ancora lontani dalla raffinata logica di Wittgenstein o dalla ricchezza lessicale di Fedez, quei quattro grugniti erano sufficienti per condividere le informazioni necessarie alla sopravvivenza della specie.
Per esempio la femmina homo sapiens era perfettamente in grado di dire al marito che per Natale voleva degli orecchini di pietra scolpiti con la tecnica di scheggiatura Levalloisiana.
Oggi invece molte persone danno per scontato tu le capisca e pretendono che anticipi i loro bisogni senza che li esplicitino.
Scopriamo perché dovremmo odiare queste persone.
Persino i giudici di MasterChef ti dicono perché il piatto fa schifo.
Lo smartphone si compra a rate con il contratto telefonico perché la spesa diluita nel tempo è più sostenibile. Allo stesso modo non puoi fingere che tutto vada bene e dopo vomitarmi tutta la tua frustrazione in una volta con la scusa che avrei dovuto capirlo da solo.
Se potessi leggere nel pensiero delle altre persone avrei utilizzato questo potere per copiare il compito di matematica dalla secchiona della classe.
Conoscersi da una vita aiuta senz'altro a prevedere i comportamenti e bisogni dell'altro, perché molte dinamiche si ripetono sempre uguali a se stesse. Siccome hai imparato che amano il grana sulla pasta con il tonno, credono dovresti capire la loro necessità di rientrare a casa un'ora prima perché hanno avuto un confronto con un vecchio amico che le ha lasciate perplesse e pensierose, quindi ora sono un po' stanche.
Esattamente come la mia maestra delle elementari che faceva delle domande vaghe e tutti noi bambini dovevamo andare in pellegrinaggio alla cattedra per chiedere chiarimenti che lei rifiutava di darci perché sosteneva di essere stata chiara.
O sei abbastanza intelligente da arrivarci da solo, oppure sei troppo stupido perché io te lo spieghi.
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Per tutti gli altri, invece, ci sono innumerevoli vantaggi di cui si può beneficiare sbattendosene totalmente le palle di ciò che pensano le altre persone. Vediamone dieci, giusto perché mi piacciono i numeri tondi.
Il cambiamento necessita di una buona dose di menefreghismo per potersi manifestare. Se dovessimo tutti quanti compiere le scelte della nostra vita sulla base di quello che gli altri considerano corretto o lodevole probabilmente ci ritroveremmo in un paese pieno di avvocati. Perciò è necessario cercare di trovare la propria individualità cercando di evitare di farsi condizionare dalla cultura dominante senza ricadere automaticamente nella contro-cultura dominante. Ma se volete ne parliamo meglio nel gruppo Facebook Oltreuomo Blog
Cercare di piacere a tutti è uno sforzo decisamente faticoso per i nervi di qualsiasi persona. È impossibile piacere a tutti, ed è anche impossibile piacere a molti. Perciò tentare di essere sempre in linea rispetto ai desideri degli altri crea un carico di aspettative difficile da sopportare. Piacere a pochi, nonostante possa sembrare una condizione dolorosa, si rivela invece una situazione molto più rilassante, perché il corpo percepisce che hai rispetto di te stesso.
Fottersene di quello che pensano gli altri è decisamente riposante. Doversi adattare infatti al caos delle relazioni interpersonali ci obbliga a sforzi inutili di cui faremmo volentieri a meno. Il sabato “si” deve uscire con gli amici, a Natale ci “si” deve vestire bene, in estate “si” va al mare. È il famoso “si impersonale” tanto odiato da Heidegger, dove le convenzione della vita pubblica prevalgono sui bisogni autentici della vita.
Seguire il pensiero comune e il “si impersonale” costano anche un gran bel spreco di tempo. Immaginatevi di dover uscire di casa a fare la spesa senza dover per forza vestirvi con meno di due colori. È una spesa cristo santo, in quello hanno ragione gli americani che se ne fregano e vanno al supermercato in accappatoio e ciabatte. Dovrò mica vestirmi bene per andare a comprare un rotolo di carta igienica e un pacco gigante di prugne?
Un’altra valida ragione per fregarsene di quello che pensano gli altri è rappresentata dal fatto che l’atto di dire di no si svuota di quel retrogusto di senso di colpa di cui invece sarebbe impregnato se ci sentissimo obbligati a dover mantenere una certa opinione di noi negli altri. È anche un buon modo per non farsi prendere per il culo dal prossimo.
Se ti comporti senza attenerti a quello che gli altri vorrebbero vederti fare probabilmente non sarai un campione del mondo di popolarità, ma le poche persone che ti sopporteranno saranno probabilmente portatori della stessa filosofia, e non avranno bisogno come te di mantenere il rapporto attraverso ricatti morali. Consiglio: per trovare persone giuste basta spiare chi segue su Instagram l'Oltreuomo Blog
Spesso la maggior parte delle cose che diciamo seguono il famoso “si impersonale”, ma una persona che non necessita dell’approvazione altrui a tutti i costi guadagna la libertà di poter dire esattamente quello che pensa senza dover fare i conti con l’immagine che vuole dare di se stesso.
Un altra ragione è che non puoi controllare ciò che pensano gli altri. La maggior parte delle persone tendono a condannare il cambiamento o coloro che intraprendono strade diverse solo perché se le approvassero dovrebbero ammettere il fallimento di non aver avuto la forza di perseguire la loro vera realizzazione.
Una persona che se ne fotte di quello che pensano gli altri è orientata verso una maggior consapevolezza di se stesso. La scelta indipendente, che si distacca dalla massa, presuppone una reale valutazione di tutte le componenti esteriori ed interiori della nostra relazione con il mondo. Non essendo “mutuata” dal pensiero comune è più pensata, è più ragionata, e conduce a conoscere meglio se stessi
Il problema di essere sempre se stessi è che si è condannati a rimanere soli, per questo tendiamo a farci condizionare da ciò che pensano gli altri. Per non essere isolati, per paura della solitudine.
Tutto questo per giustificare il fatto che domani vado a fare un casting per fare il tronista a Uomini & Donne
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La bellezza in questione è classe 1985, quindi un po' attempata rispetto alle nuove leve di Instagram. Fortunatamente si difende ancora bene.
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Quello dei braccialetti personalizzati è un vero e proprio mercato che non conosce crisi, soprattutto per le donne. Per gli uomini, invece, cosa si trova di interessante? Per alcuni sembrerà strano ma gli uomini possono essere persino più vanitosi delle donne quando si tratta di gioielli e accessori preziosi. Non a caso alcuni tra i migliori marchi hanno ideato intere collezioni di bracciali composable per uomo e che, soprattutto sotto le feste natalizie, vanno presto in esaurimento scorte. Sono perfetti come idea regalo sia per occasioni “normali” come un compleanno che per momenti più speciali come un nuovo lavoro, una laurea, un anniversario o per il Natale.
I bracciali composable sono quel particolare tipo di gioiello che si compone a moduli. Questi possono essere di varia forma e misura oltre a raffigurare simboli decorativi di vario genere. Tra questi quelli standard sono i segni zodiacali e quelli riferiti agli hobby. Ci sono poi intere collezioni dedicate a particolari fenomeni mediatici, mode e trend del momento o alle feste simboliche come San Valentino, laurea, Natale e così via. La possibilità di poter modellare un bracciale in base ai simboli da aggiungere a moduli è il metodo migliore per rendere speciale un bracciale semplice.
Noi li chiamiamo ibridi ma sarebbe meglio chiamarli “misti”. I bracciali di questo tipo sono l’incontro perfetto tra acciai preziosi e cuoio o eco-pelle. Questo li rende perfetti per qualsiasi occasione perché uniscono il tocco elegante all’aspetto casual e piacciono anche agli uomini che non sono soliti indossare bracciali. Difatti sono un’idea regalo originale, unica e preziosa. Per esempio l’accostamento tra argento e eco-pelle nera diventa la scelta perfetta da indossare tutti i giorni ma anche su un abito elegante per le occasioni speciali. Per la scelta è importantissimo conoscere soprattutto lo stile di abbigliamento ma senza complicarsi troppo la vita: è uno sportivo? Opta per i modelli in cuoio ed ecopelle. È un tipo elegante? Punta tutto sul lusso brillante.
Per la scelta del miglior simbolo da regalare con cui comporre un bracciale composable devi conoscere a fondo la persona a cui intendi regalarlo. Questa cosa potrà sembrare un tantino scontata ma non c’è modo migliore di trovare l’idea giusta. Per esempio se è un appassionato di calcio potrai regalare il modulo con il pallone o quelli con i colori della sua squadra del cuore ma questa è un’idea consigliata ai veri appassionati perché potrebbe anche esserci chi la ritiene un tantino puerile. Ci sono poi i segni zodiacali, i simboli culturali e le icone delle festività a cui affidarsi in mancanza di idee. Infine troverai i moduli con le lettere dell’alfabeto con le quali potrai comporre una parola, una data speciale o semplicemente lasciare il segno con le iniziali di un nome particolare. I bracciali composable sono speciali proprio perché offrono tantissime possibilità di personalizzazione e, quindi, sono l’idea regalo adatta a tutti e a tutte le tasche.
" ["post_title"]=> string(64) "Quali simboli scegliere quando si regala un bracciale ad un uomo" ["post_excerpt"]=> string(0) "" ["post_status"]=> string(7) "publish" ["comment_status"]=> string(6) "closed" ["ping_status"]=> string(6) "closed" ["post_password"]=> string(0) "" ["post_name"]=> string(18) "bracciale-per-uomo" ["to_ping"]=> string(0) "" ["pinged"]=> string(0) "" ["post_modified"]=> string(19) "2019-11-19 17:06:54" ["post_modified_gmt"]=> string(19) "2019-11-19 17:06:54" ["post_content_filtered"]=> string(0) "" ["post_parent"]=> int(0) ["guid"]=> string(30) "https://oltreuomo.com/?p=31390" ["menu_order"]=> int(0) ["post_type"]=> string(4) "post" ["post_mime_type"]=> string(0) "" ["comment_count"]=> string(1) "0" ["filter"]=> string(3) "raw" } [7]=> object(WP_Post)#23144 (24) { ["ID"]=> int(8127) ["post_author"]=> string(4) "5497" ["post_date"]=> string(19) "2019-06-29 09:43:09" ["post_date_gmt"]=> string(19) "2019-06-29 09:43:09" ["post_content"]=> string(5520) "Qualche giorno fa è uscito un post che sconsigliava qualsiasi relazione più lunga di un ciclo mestruale. L'idea rimane intatta, tuttavia è giusto dare spazio anche ad altre opinioni. Questo articolo è modellato sulla mail ricevuta da un ragazzo che vuole porre l'accento sulle meraviglie dell'amore. L'autore non può però essere citato per nome, perché legge l'Oltreuomo di nascosto. La sua fidanzata gli ha proibito l'accesso a queste pagine in quanto non ne approva i contenuti. Speriamo che dopo le prossime righe cambi idea.La vita comincia a quarantanni.
Non è del tutto vero, in realtà la vita comincia tutte le volte in cui scopri di avere ancora dei colpi da sparare nel tuo caricatore. Insomma, ricordarsi di vivere è più importante dell'età che hai. E non lo dico io, lo dice stocazzo quindi è vero per forza.
Quindi perché citare i quarantanni nel titolo quando basterebbe metterci un'età a caso?
Perché la tesi che vogliamo sostenere oggi riguarda proprio loro, i quarantenni che ancora se la godono.
Potete considerare questo articolo come una réclame (termine adatto all'età discussa) per promuovere l'accoppiamento dei quarantenni. Oppure potete considerarlo una stronzata. La linea Maginot nel mezzo è sottile.
Cominciamo...
Il quarantenne costretto con l'inganno ad apparire nella foto è il RIZ
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