Oltreuomo Docet

I 6 giochi da tavolo che ti insegnano a vivere

Più di due anni fa scrissi un giocosissimo post sui giochi da tavolo che mi hanno insegnato a vivere. Pensavo si trattasse di una sorta di commiato dall’età in cui il top della vita è passare i sabati sera con Taboo, Risiko! e via dicendo. Non sapevo che per le persone normali questa fase della vita non esiste e che quando la malattia del gioco da tavolo ti prende, ti prende per sempre.

Quindi eccomi, due anni dopo, a scrivere un altro post sul tema – ma più completo, perché l’ossessione rimane la stessa, i giochi con cui si manifesta invece sono tutta una fantasia.

best

#1. Taboo

Chi non gioca in maniera professionale a Taboo non sa cos’è l’empatia. Niente ti avvicina agli altri come tentare di capire cosa hanno in mente (e riuscirci, a meno che l’altro non sia uno di quei cazzo di coglioni che vanno nel pallone e fanno perdere la loro squadra – stronzo!). E poi lo sviluppo del linguaggio, quando devi inventarti affascinanti escamotage per far indovinare la parola ayatollah senza utilizzare “Iran” e “Khomeini”. Cuore e ragione, mente ed emozione, il Taboo è come una storia d’amore – con la differenza che lui non ti tradirà mai.

 

#2. Giochini nerd

Ovvero tutti quei giochi con le carte (Citadels, Munchkin, Saboteur, …) a cui ti dedichi quando ormai hai capito che tu nella società non entrerai mai. E allora perché sforzarsi di fingersi normali quando puoi semplicemente ammettere di essere un reietto e passare il tempo a combattere contro guerrieri e maghi invece che con i buttafuori di qualche discoteca per sub-umani? I giochini nerd sono l’emancipazione corroborata da aristocratico sdegno di chi risolve con passatempi perfetti il disagio di un mondo imperfetto.

 

#3. Risiko!

Negli anni la mia considerazione del Risiko! è molto calata. Prima lo vedevo come lo sfogo su tavola dell’aggressività che altrimenti avrebbe portato l’umanità ben oltre l’orlo del conflitto nucleare. Ora mi sembra solo un modo per ripassare la grafia della parola Kamchatka e ridere di quello che pur avendo un piano geniale per conquistare il mondo è fregato da una sfilza di 1 ogni volta che parte all’attacco.

 

#4. Quorum

Spero per voi che non sappiate cos’è Quorum. Si tratta di un gioco molto mal congegnato – infatti è stato un flop – ambientato negli anni ’90 in cui i vari partecipanti devono portare al Governo i partiti della Prima Repubblica. Una cosa da psicolabili. Per fortuna quando smetti di esultare per il ritorno al potere dei Socialisti di Craxi gli infermieri hanno già chiuso la camicia di forza.

 

#5. Uno e Solo

La bellezza dimora nella semplicità. Uno e Solo sono i tipici giochi da fare in compagnia, senza stress. Immediati e spassosi, ci calmano e riappacificano col mondo. Fino a quando il figlio di cagna accanto a te ti fa salire lo squadrismo rovesciandoti addosso tre +4. L’insegnamento è chiaro: non bisogna abbassare la guardia mai, neanche se giochi a Sapientino.

 

#6. Saltinmente

Ma il gioco che più ti insegna a vivere è Saltinmente. Perché ci possono essere molti dubbi insolubili nella vita – “Cosa si intende per Cose fredde?”, “E posso scrivrere “Pazienza” su Cose che si consumano?”, “Cose di cui ho paura con la B…mmmh…”buco nel goldone”?”. Insomma sono moltissimi i dilemmi che ci attanagliano. E Saltinmente insegna che qualsiasi scelta noi facciamo, ci sarà sempre un avversario che alzerà il ditino dicendo: “Eh no, il divano mica rientra tra le Cose che si macchiano”. E lì, come sempre nella vita, non la spunterà chi ha ragione, ma chi è più convinto della propria stronzata.

WIDGET 1

Vuoi essere stalkerizzato dall'Oltreuomo?
ISCRIVITI al nostro canale TELEGRAM @OltreuomoBlog