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Franco Battiato: 5 fatti e curiosità

Franco Battiato
Foto: Link

Franco Battiato è stato un cantautore, compositore e musicista italiano, originario di Jonia (Catania) dove nacque il 23 marzo 1945. L’album che lo ha reso famoso in Italia e nel resto del mondo si intitola La voce del padrone, pubblicato nel 1981, due anni più tardi L’era del cinghiale bianco. Lunghissimo il periodo di attività musicale, dalla seconda metà degli anni Sessanta fino al 2019, quando si prese una pausa dalle scene a causa di una frattura al femore e al bacino.

A oggi la malattia che lo ha portato alla morte il 18 maggio 2021 nella sua casa di Milo, a Catania, rimane ancora un mistero: tra le ipotesi più realistiche, figura quella dell’Alzheimer. L’annuncio della sua scomparsa è stato accompagnato da una profonda risconoscenza per tutto quello che il Maestro (come era soprannominato) aveva fatto per la musica.

In Italia ci sono stati pochi artisti come Franco Battiato, il cui eccezionale eclettismo gli ha permesso di passare con nonchalance dal rock progressivo all’avanguardia, dalla musica d’autore al pop e la musica sperimentale. Tra le etichette discografiche che lo hanno sostenuto si annoverano Universal Music Italia, EMI, Columbia, Dischi Ricordi, Columbia e Bla Bla.

1. L’importanza della meditazione per Franco Battiato

Franco Battiato ha iniziato il percorso della meditazione da autodidatta alla fine degli anni Sessanta, in seguito a una profonda crisi personale. In una delle tante interviste rilasciate negli anni successivi, Battiato spiegò che in quel periodo avvertì l’assoluto bisogno di indagare su un mondo spirituale che fino ad allora non aveva preso in considerazione. Ed è proprio questa crisi che lo porta ad allontanarsi dal sicuro successo commerciale per sperimentare una nuova musica.

2. La musica sperimentale di Franco Battiato

Per buona parte degli anni Settanta, Franco Battiato percorre la strada della musica sperimentale, l’unica a poter esprimere appieno la sua personalità e che trovasse una reale condivisione con il percorso intrapreso in quel periodo, quando Battiato cominciò a formarsi con le letture mistiche indiane ed Henri Thomasson, che era stato l’allievo di Gurdijeff, noto filosofo e letterato armeno.

3. La legge dell’ottava

L’artista siciliano riteneva che la legge dell’ottava regolasse lo sviluppo armonico nelle composizioni musicali. Da qui è evidente l’influenza su Franco Battiato di Ivanovic Guerdjieff, secondo cui l’Universo consiste in vibrazioni, dal momento che ogni elemento è energia.

4. Convinto vegetariano

Franco Battiato era un convinto vegetariano. In alcune interviste rilasciate ai giornali e alle televisioni, il Maestro raccontò che fin da piccolo il suo corpo rifiutava gli omogeneizzati di carne, preferendo quelli di verdura o frutta.

Secondo quanto dichiarato dal compositore etneo, un giorno l’intera umanità arriverà al punto di mangiare solo ed esclusivamente frutta e verdura, per mantenere un fondamentale equilibrio in natura. A livello musicale, il pezzo più importante scritto dal cantautore di Milo si intitola Sarcofagia, brano contenuto nell’album Ferro Battuto (2005).

5. La reincarnazione

Franco Battiato credeva nella legge della reincarnazione, sottolineando come nei Vangeli fosse un argomento trattato in maniera chiara, senza contraddizioni. Anni prima di morire, Battiato spiegava pubblicamente di come si stesse preparando ogni giorno alla morte, alla stregua dei monaci tibetani, che ogni sera prima di andare a dormire spostano la ciotola del cibo perché potrebbe non servire più. La canzone simbolo della sua tesi è Testamento, brano contenuto in Apriti Sesamo (2012).

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