Oltreuomo Docet

Lettera aperta al mio pene

Caro pene,

lo so che è un po’ di tempo che non ci sentiamo, e sono consapevole che sei arrabbiato con me perché non ti do mai occasione di svolgere il tuo lavoro, ma ho deciso di scriverti comunque, nel tentativo di riallacciare il nostro rapporto.

Perché vedi, a volte mi sembri quasi un estraneo e ho l’impressione che tu faccia di tutto affinché il nostro rapporto non possa migliorare. Ad esempio quando la mattina decidi di andare in erezione appena mi sveglio senza alcun motivo.

Ti sembra rispettoso nei miei confronti? Ti sembra carino da parte tua costringermi a fare la verticale per centrare la tazza del cesso? Non puoi aspettare che faccia i miei bisogni e attivarti più tardi, magari dopo una buona colazione? Potremo fare un patto, potremmo stabilire che se non diventi duro quando devo pisciare, io in cambio potrei lavarti un po’ più spesso. La sinallagmaticità prima di tutto.

Per non parlare di tutte le volte che mi metti in imbarazzo quando andiamo in spiaggia. Cristo santo non hai più tredici anni, è possibile che ogni volta che vedi un mezzo topless devi metterti dritto come un palo? E io come un deficiente costretto ad andare in acqua controvoglia per evitare di esibire a tutta la battigia l’effetto tenda da campeggio.

Perché diciamoci la verità: io non piaccio a te e tu non piaci a me, ed è inutile che te la tiri tanto e fai l’arrogante, neanche fossi grande e grosso. Credi che a me faccia piacere condividere la mia vita con un vermetto piccolo come te?

Anche a me sarebbe piaciuto avere un altro pene, magari di quelli lunghi e scuri scuri, con il diametro di una lattina di Fanta, come quelli che si vedono nelle produzioni della Vivid. E invece niente, ho accettato la cosa. Quindi cerchiamo di convivere con quello che la natura ci ha dato e comportiamoci da cristiani.

Ti assicuro che da parte mia sto facendo di tutto per venirti incontro e soddisfare i tuoi bisogni. Ho già in programma tre appuntamenti con tre diverse ragazze e sono sicuro ci siano buone chance di andare in buca; però anche tu devi collaborare, ed evitare di mandare tutto a puttane come al tuo solito.

Perciò te lo chiedo in ginocchio: niente eiaculazioni precoci, niente cilecche, ma sopratutto niente spruzzate a tradimento durante il salto della quaglia. Perché è inutile che ti metti a frignare come una puttanella quando ti metto il profilattico se poi fai il solito casino quando invece ti accontento.

Quindi vediamo di collaborare, almeno questa volta, e se non ti impegni o non collabori ti avviso che non starò più tanto attento le prossime volte che dovrò tirare su la zip dei pantaloni.

So che non mi risponderai mai, supponente come al solito.

Beh, salutami il buco del culo.

Ciao.

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