Oltreuomo Docet

Cronistoria del 17esimo giorno di quarantena

Marzo 2020 da molti verrà ricordato come il periodo più bello della loro vita. Almeno così lo ricorderò io. Sono quasi 20 giorni che nessuno mi rompe i coglioni. Vi rendete conto? Quasi un mese senza rapporti umani. L’abbiamo sognato, ottenuto e ora non dobbiamo avere paura dei nostri sogni.

L’unico difetto è che tutto questo un giorno finirà. I jogger torneranno a correre liberi per le strade piene di auto ferme nella quotidiana coda casa lavoro. La coda ai supermercati si farà alla cassa tutti ammassati invece che fuori all’aria aperta. Gli abbracci torneranno a essere la principale forma di commiato. La juve tornerà a vincere lo scudetto.

Intanto però, sul gruppo facebook dell’Oltreuomo il prode Michele ha mandato la cronistoria dettagliata della sua giornata tipo. Godiamocela.

Trascorrere la quarantena con Lauren Summer dev’essere piacevole

Una giornata di quarantena che finisce malissimo

Ore 07.01: il mio orologio interno, che in tempo di pace non funziona mai, mi fa svegliare. Mi rendo conto di dover stare a casa per cui mi giro dall’altra parte. .

Ore 09.05: mi sveglio disorientato e sudato. Accendo la tv. Vanificati i soli 5 minuti senza ansia della giornata. .

Ore 09.30: guardo facebook e vedo video di condominii che cantano a squarciagola “e quasi quasi prendo il treno e vengo, vengo da te!”. Mi deprimo. .

Ore 09.35: guardo instagram e alla 32esima storia di coppiette felici che cucinano, mi deprimo. .

Ore 09.40: guardo twitter e @chiocciolina79 dona la sequenza di frequenze da gridare ad alta voce per sconfiggere il virus. Mi deprimo. .

Ore 10.01: apro pornhub. .

Ore 10.02: chiudo pornhub. .

Ore 10.45: ripasso la perifrastica passiva. .

Ore 12.00: ho già pranzato. .

Ore 14.00: riguardo la clip su Morgan e Bugo. .

Ore 14.30: leggo per la terza volta la pagina wikipedia su Paolo Brosio. Mi commuovo. .

Ore 15.01: mi faccio un caffè. .

Ore 15.31: mi faccio un caffè. .

Ore 16.01: sono nervoso. .

Ore 16.42: apro su youtube un tutorial sul workout in casa. .

Ore 16.44: chiudo il tutorial sul workout in casa. .

Ore 17.00: metto su per la 37esima volta “Frankstein Junior”. .

Ore 17.59: mi addormento. .

Ore 18.00: parte il flashmob delle pentole. .

Ore 18:30: apericena via videochiamata con i compagni di classe del liceo. Quando spunta una chitarra e tutti cantano “la canzone del Sole” fingo un problema di linea e mi defilo. .

Ore 19.30: mi preparo per andare a letto, mi rendo conto che è prestissimo. Mi deprimo. .

Ore 20:00: d’istinto compilo un’autocertificazione per andare in bagno. .

Ore 21:00: ho ascoltato 3 volte “Unknown Pleasures” dei Joy Division. Ma non sono triste. .

Ore 21.30: sono in astinenza da discorsi di Conte. Ne trovo uno del 1997 alla sagra del castrato di Monzuno. Mi sento meglio. .

Ore 22.00: l’unico libro che ho in casa e non ho ancora letto è “la nascita della tragedia, dallo spirito della musica ovvero grecità e pessimismo” di Nietzsche. Rinuncio. .

Ore 22.30: mi metto a letto. Ma non ho sonno. .

Ore 23.00: mi chiama mia cugina, abita a Brescia. Mi racconta che è morto un amico di famiglia. Era un medico, quand’ero piccolo aveva curato anche me. Mi racconta che nella notte ha sentito il convoglio di veicoli militari che portavano via i cadaveri da Bergamo squarciare il silenzio. E allora penso che in fondo, un po’ egoisticamente, sono fortunato. Che mi basta stare a casa e non fare minchiate. Che basta non far nulla e evitare di fare stupidaggini. Stare fermo. Ed evitare di fare cazzate. .

Ore 23.59: ho scritto alla mia ex.

Questo post non sarebbe stato possibile senza l’aiuto del gruppo Oltreuomo Blog dove raccogliamo idee per le nostre liste e per i nostri post di Instagram

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