Lo spazio dei lettori

Selvaggia Lucarelli

Ieri mi sono fidanzato in casa con Selvaggia Lucarelli.

Selvaggia Lucarelli

Selvaggia Lucarelli ironizza alla sua maniera sul caso Kyenge

Sì. Io cercavo una donna che a ragionare non sapesse di niente e che, soprattutto, fosse molto bassa.
Io sapevo che nella vita ella aveva partecipato ad un reality show sopra un’isola dove lo scopo era bisticciare forte con le altre concorrenti circa chi avesse il costume più bello e farsi venire la diarrea fisso.
E basta. Per questo ho scelto Selvaggia Lucarelli: mi pareva completa.
Solo in seguito al primo amplesso ho scoperto che Selvaggia nella vita lavora duro come penna irriverente e caustica, demolendo le più grandi personalità della scena politica (e non solo) internazionale.

Selvaggia Lucarelli fa tremare i potenti.

Ci siamo fidanzati alle 8 di mattina, col fresco. Io l’ho approcciata in maniera molto banale, chiedendole:

-Scusi, sa che ora è in paradiso, luogo dove lei evidentemente soggiorna gratis, data la sua natura di: angelo? Inoltre ne approfitto per sottolineare che sebbene gli angeli non abbiano sesso, il regolamento è molto largo per quanto riguarda il discorso seno, in quanto lei ne ha moltissimo.

Si è offesa, e mi ha lanciato contro una copia de “Alla ricerca del tempo perduto” del proverbiale Marcel Proust (traduzione e cuoricini a pié di pagina di Alfonso Signorini).
Subito le ho chiesto:

-È perché le ho dato della tettona?
-No, è perché il tempo è solo un’invenzione dell’uomo per potersi vantare di essere eiaculatore precoce, ed io difatti non ho l’orologio.
-E se le dico che lei è molto bella anche di faccia?
-Dammi del tu.

Subito l’ho condotta dal tatuatore più vicino e le ho fatto tatuare sul seno sinistro le figurine panini della formazione di calcio dell’Italia che perse nel 1966 contro la Corea, allenatore, vice, massaggiatori inclusi (scala 1 a 3).
Sul seno destro le ho fatto disegnare mezzo Galeazzi.
Selvaggia Lucarelli per me ha preteso che mi coprissi interamente la schiena con il volto di Rocco Siffredi che piange.
Mi è andata bene: lo avrei fatto comunque.

A pranzo l’ho portata da Mac Donald.
Mentre eravamo in fila, Selvaggia lucarelli ha scritto su Facebook un’invettiva feroce contro il dress-code del pagliaccio simbolo del noto franchising pseudo-alimentare.
Alcuni bambini presenti si sono messi a piangere, altri hanno applaudito e sono diventati suoi followers.
Solo uno le ha toccato il culo; lei gli ha fatto l’autografo; lui le ha toccato anche la fessa.
L’abbiamo adottato d’urgenza, e poi ci siamo vantati su Twitter di essere genitori moderni.

Hanno commentato 3155 utenti nei primi 9 minuti.

3000 hanno scritto:

-Cosa ne pensi di Maccio Capatonda e la Canalis? Perché non ti ci sei fidanzata tu? Secondo me tu cerchi l’uomo coi soldi, come tutte.

Gli altri erano tutti messaggi di Giuseppe Simone che diceva:

-Insultami a livello di peso corporeo. Grazie.

Nel pomeriggio abbiamo fatto l’amore.
Io mi sono vestito da Sgarbi e lei da abuso edilizio a Frosinone. Poi abbiamo invertito.
Alla fine le ho chiesto:

-Ti è piaciuto, donna sarcasmo?
-No, perché so che tu sei spaventato dalla mia intelligenza e so che prima o poi mi lascerai per andare a frequentare fisso la LUISS.

L’ho portata alle giostre: lei ha spiegato al giostraio come si fanno girare i cavallucci (senso orario).

L’ho portata al cinema: lei ha spiegato all’operatore come si fa partire la pellicola (si preme play).

L’ho portata a prendere un gelato: lei ha spiegato alla gelataia come si serve il gelato (cono sotto, gelato sopra).

L’ho portata a fare shopping: lei ha spiegato alla commessa il debito pubblico.

L’ho portata a prendere un caffè: lei l’ha ordinato al vetro di Murano, macchiato caldo (ma in gradi fahrenheit), corretto con il caffè di un altro bar dall’altro capo della città. Poi ci ha messo dentro il dietor.

L’ho portata alla Snai: lei ha scommesso 10 euro sull’amore.

L’ho portata a conoscere mia madre: lei le ha spiegato come si fanno le fettuccine al ragù (col ketchup)

L’ho portata al bingo: lei ogni volta che usciva il 77 saliva sul tavolo urlando che era ora di finirla con questa mercificazione del corpo femminile tramite smorfia napoletana che vuole il numero 77 associato alle gambe delle donne e non alle zappe (di cui comunque richiamano la forma). Poi si abbassava la minigonna e tornava a giocare.

Verso le 22:30 ho lasciato Selvaggia Lucarelli per mettermi con la Canalis.

 

 

Articolo originale pubblicato qui: Ieri mi sono fidanzato con Selvaggia Lucarelli

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Autore: Cane Quantico

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