Politica

Fedez vi ha aperto il culo

Fedez e Chiara ancora non sono scesi in politica, per quello dovremo aspettare il 2030. Tuttavia, il rapper dal palco del primo maggio ha fatto politica in un modo che francamente mi ha fatto godere tantissimo: aprendo il culo alla politica ufficiale. Cosa che trovo due volte ironica visto che il pomo della discordia è un disegno di legge che vede protagonista le discriminazioni. Con calma vi spiego tutto.

Fuori o dentro? La domanda fondamentale è sempre questa.

E’ più facile dal di dentro, riuscire a modificare l’ingranaggio opprimente e schiacciante del sistema, oppure dal di fuori, disinseriti e ribelli, essere di esempio per il sovvertimento e per il sabotaggio della politica?

Fedez ha fatto la seconda. Ha parlato del Ddl Zan, ha fatto notare che è stato bloccato, ha individuato i colpevoli e li ha presentati attraverso i loro stessi aforismi.

Che cazzo è il Ddl Zan?

La legge Zan ha l’obiettivo di contrastare le discriminazioni basate sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere o sulla disabilità (aspetto quest’ultimo inserito in corso d’opera). In pratica, questa legge aggiunge ai passaggi del codice penale (articolo 604-bis) che già puniscono, con il carcere fino a un anno e sei mesi, le discriminazioni a sfondo razziale, etnico o religioso anche quelle di stampo omofobo (corrierie.it).

Chi cazzo è Fedez?

Dai questa la sapete. Quello con i tatuaggi che presenta Lol.

Che cazzo è successo sul palco del primo maggio?

Fedez ha letto/recitato un discorso premettendo che i vertici di Rai3 l’hanno definito inopportuno.

Dopo un’introduzione sui lavoratori dello spettacolo passa a parlare della Lega: “Ostellari ha deciso che un disegno di legge di iniziativa parlamentare come il Ddl Zan, già approvato alla Camera, può essere bloccato dalla voglia di protagonismo di un singolo, cioè se stesso”.

Poi parte con una serie di terrificanti aforismi che per non perdere le buone abitudini di questo blog elencherò a lista:

#1 Se avessi un figlio gay lo brucerei nel forno – Giovanni De Paoli

#2 I gay?! Che inizino a comportarsi come tutte le persone normali – Alessandro Rinaldi

#3 Gay, vittimi di aberrazioni della natura – Luca Lepore e Massimiliano Bastioni

#4 I gay sono una sciagura per la riproduzioni e la conservazione della specie – Alberto Zelger

#5 Il matrimonio gay porta all’estinzione della razza – Stella Khorosheva

#6 Fanni le iniezioni ai bambini per farli diventare gay – Giuliana Livigni

Che cazzo è successo dopo?

Sono successe due cose, o meglio, si è parlato di due cose: libertà di espressione e Ddl Zan.

La libertà di espressione mi interessa poco perché per quanto mi riguarda è un falso mito. Nessuno è libero di esprimersi senza il filtro delle convenzioni sociali. Cioè, se usassi lo stesso linguaggio e gli stessi argomenti di discussione con amici, fidanzata e datore di lavoro, sicuramente perderei due cose su tre. Ma nonostante chiunque tra noi abbia imparato a censurarsi e adattarsi ai contesti, questo non ha impedito il circolare delle idee.

Il dibattito sul Ddl Zan invece lo trovo sublime perché è arrivato a tutti, anche a quelli ai quali non frega un cazzo. Dimostrando così quanto sia debole la politica nel comunicare. Cioè, dopo l’intervento di Fedez il popolo sa cos’è il Ddl Zan, mentre prima rientrava in quell’elenco di cose di cui magari aveva sentito parlare ma preferiva ignorare, tipo il menisco.

Grazie al cazzo, e quindi?

Quindi penso questo.

Penso che nessun politico oggi abbia la forza di interessare il popolo riguardo ai temi che tratta. Cioè, alla gente non gliene frega un cazzo di chi è o cosa pensa Andrea Ostellari, che magari in privato è pure stra simpatico. Questo esclude dal dibattito un sacco di persone per bene, che non si pongono nemmeno il problema di difendere chi è discriminato, perché lo trovano ovvio. Vivono una vita onesta ignorando che la politica dietro tanto gossip, ogni tanto qualche battaglia che ha senso proteggere la fa. La maggior parte delle persone così sono ragazzi, il futuro.

Allora se Fedez o chi per lui, disinserito e ribelle, accende la loro attenzione penso sia un bene.

Ma quello che mi fa veramente godere, e che metaforicamente esprimo parlando di culi aperti nel titolo del post, è la rincorsa dei politici alle parole del rapper. Chi è contro non sa cosa inventare per dissociarsi, chi è favore non sa cosa inventare per farsi notare. È partita una gara a accaparrarsi un raggio di luce riflessa della notorietà di Fedez, la politica italiana sta letteralmente facendo a gara per mangiare le sue briciole.

Fantastico…

“Uovo libero”: Fedez mi sta simpatico perché come me quando è infervorato sbaglia a scrivere sui social.
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