Eduard Strel’cov – gli 11 giocatori più appassionati d’alcol
– Eduard Strel’cov (1937-1990): attaccante russo di rara tecnica e potenza. Vinse l’oro olimpico a Melbourne nel 1956, da giocatore della Torpedo Mosca. La sua bravura fece sì che i due più grandi club moscoviti, il CSKA (club dell’Armata Rossa) e la Dinamo (club del KGB) gli misero gli occhi addosso. Strel’cov, però, rifiutò le loro offerte, giurando fedeltà alla Torpedo. Pessima scelta, a cui si aggiunse una frase di troppo detta al Cremlino durante una festa. Strel’cov venne accusato di violenza carnale, consumata ai danni di una giovane nel corso di quella stessa festa. Venne quindi incarcerato con la promessa, però, che se avesse firmato una confessione di piena colpevolezza sarebbe stato liberato e avrebbe avuto la possibilità di partecipare al mondiale. Strel’cov rifiutò sdegnato. Seconda pessima scelta, cui seguì la partenza per la Siberia, destinazione Gulag staliniani.
Rimase in Siberia fino al 1965 quando, da uomo libero, tornò a giocare per la Torpedo Mosca che guidò al secondo titolo nazionale. Morì nel 1990 per un cancro causato dalle condizioni di lavoro nelle miniere dei Gulag. La sua biografia si intitola: “Donne, vodka e gulag. Eduard Strel’cov, il campione”.
Non serve aggiungere altro.
Andrea Gratton
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