Scienza

Lista professionale dei commentatori 2.0

La potenza dei social media si basa sullo sfruttamento non retribuito del bisogno di partecipazione della massa. La rivoluzione informatica si può riassumere con milioni di minorenni che lavorano gratis per facebook.

Sui social network puoi celare la tua identità o al limite rivelarla a persone talmente distanti dal tuo contesto reale che non te ne frega un’ostia di quello che possono pensare di te. Quindi è più facile dire la propria opinione, ma perché farlo?

Si commenta per provare quella sottile eccitazione che accompagna l’atto di partecipare a una discussione ma non finisce qui. Dopo il commento si resta in attesa (quasi tutti). C’è quello che ha fatto un commento stronzo che vuole vedere se parte la polemica. C’è quello che ha scritto un intero contro-articolo più lungo dell’originale e spera che la sua opinione sia più amata di quella dell’autore. C’è pure quello che fa una battuta e aggiorna compulsivamente per monitorare l’aumento dei like.

Ecco l’elenco di tutti i tipi di commentatori. Voi quale siete?

– L’ottuso: è quello che non centra l’argomento del discorso. Se si sta parlando di sperimentazione animale lui comincia un discorso sui vegani.

– L’emoticon: fa un uso smodato di faccine, cuori, pollici alti

– Il meme: commenta ogni status, immagine, articolo con un meme.

cagna

Classico commento del meme ad una foto di starlette

– Il troglodita: commenta con insulti ogni post. Spesso cita la madre dell’autore o eventualmente la sorella.

– Lo stronzo (detto anche troll): pubblica commenti volti a cercare la polemica.

– Il fan: di solito scrive ‘genio’ o ‘applausi’ ma altre volte elabora forme più complesse di elogio.

– Il critico: questa tipologia di commentatore scrive lunghissimi trattati in risposta agli articoli che legge nel tentativo di screditarli.

– Il superficiale: quello che commenta dicendo “sei superficiale!”

– Il banale: quello che commenta dicendo “sei banale!”

– Lo stereotipato: quello che commenta dicendo “il tuo discorso è solo una serie di stereotipo e luoghi comuni”

– Il battutista: di solito commenta articoli umoristici ma non è una regola. La regola è che commenta sempre con una battuta.

– Il primo: esiste una nutrita schiera di persone che si beano di riuscire a fare il primo commento a un articolo. Le motivazioni che spingano a perpetuare questa usanza senza senso sono ancora ignote.

– Il grammar nazi: una delle categorie più popolose. Il grammar nazi legge attentamente tutto l’articolo tralasciando i contenuti per dedicarsi alla ricerca di eventuali errori di grammatica.

grammar nazi

– Capitan Ovvio (o generale Lapalisse): quello che ribadisce l’ovvio o che spiega le battute.

– Il precisino: fa notare che il generale Lapalisse non aveva ribadito l’ovvio ma erano stati i suoi sottoposti a farlo, cantando una canzone commemorativa.

– Il like: non commenta mai però mette un sacco di like a tutto quello che riesce a cliccare.

– L’arrapato: commenta solo articoli e immagini di fighe. Bisogna premiare l’originalità delle sue frasi:

  • Più cagna lei del centrocampo del Palermo ai tempi di Pastore e Tedesco
  • Mi son tolto le coperte senza mani
  • Più cagna della Pimpa

– Il bonus track: i suoi commenti sono l’estensione dell’articolo. Per esempio in questo caso aggiungerebbe delle tipologie di commentatori.

– Il fazioso: appartiene sentitamente ad una categoria e commenta con rabbia gli articoli che ledono l’immagine del suo gruppo. Per esempio un grillino che commenta un post contro Grillo o una donna che commenta un post dell’Oltreuomo.

– L’annoiato: fa sapere a tutti che l’articolo lo ha annoiato.

– Il bibliografo: quando trova un articolo, o la citazione all’interno di un articolo, privo di riferimento bibliografico commenta copiando il link della fonte.

– Il deluso: ci tiene a precisare che l’articolo che ha letto rappresenta una caduta rispetto agli altri dello stesso autore.

– Il parente: esiste di due categorie, umiliato o orgoglioso. Nel primo caso commenta dicendo di smetterla e nel secondo commenta sottolineando la parentela che lo lega all’autore.

– L’amico: il numero e il contenuto dei commenti dell’amico variano in funzione di quanto sono letti i tuoi articoli. Quando non ti caga nessuno lui è lì a commentare divertito quello che scrivi. Quando cominciano a leggerti milioni di persone i suoi commenti si fanno sempre più rari e quando capitano sono negativi. Perché nessun uomo è profeta in patria.

L’ahahahah: ahahahaha

Il bimbo minkia: fa un uso smodato delle k e della punteggiatura, ignora i congiuntivi e stravolge la consecutio. La leggenda narra che questo tipo di commentatore sia solo un fake.

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