Scienza

La scienza del bacio – Oltreuomo Educational

Sulla carta baciare è qualcosa di disgustoso che ci espone a numerose malattie. Nonostante sia un’abitudine poco salubre, il 90% delle culture presenti su questo pianeta prevede il bacio. Questo significa che limonare è un’espressione culturale più diffusa che la parità tra i sessi.

Perché baciamo? Facile, perché ci fa sentire bene.

Sì, ma perché?

Bacio

1. NON GUARDARMI LE TETTE!

La prima cosa che si nota in una donna è il profilo di facebook. La ragazza che sistema il suo account per proporsi all’uomo, pubblica con intelligenza quelle foto in cui risaltano i marker della sua fit riproduttiva (quanto è scopabile, NDA): tette, culo, gambe, fianchi e…LABBRA. Non a caso siamo stati tutti spettatori impotenti di quella deriva mentale chiamata duckface. La moda del duckface non è casuale e contagia sia uomini che donne. Questo perché le labbra sono un indizio della sessualità molto importante. Un labbro salva goccia può distrarre da un paio di tette piccole.

Esempio di labbro salva goccia e più in generale di fertilità
In questo esemplare il labbro salva goccia si presenta in compagnia di altri indici di fertilità

2. CIUCCIARE.

L’anatomia funzionale del bacio coinvolge cinque nervi cranici e un sacco di muscoli facciali. Uno di questi è il muscolo orbicolare della bocca, lo stesso che usate quando fischiate o quando succhiate una tetta. Non in quel senso pervertiti, mi riferivo a quando i bambini succhiano la tetta per sfamarsi. Sembra che il bacio sia un comportamento che deriva da quelle scorpacciate di mammella. Due persone su tre quando baciano inclinano la testa verso destra e questo sembra dovuto al fatto che l’80% delle madri allattano al seno sinistro.

3. PEPERONATA E SIGARO TOSCANO.

Il gesto del baciare scopre il fianco alla temibile “fiatella”, ovvero quell’inconfondibile olezzo di rimorso (il vostro) e cattive abitudini (le sue). In molte culture la dimensione nasale è primaria nell’atto del baciare: ad esempio gli eschimesi si strusciano naso contro naso. Noi la puzza preferiamo sentirla tutta e farcela mettere in bocca. Non siamo più stupidi, solo più pignoli. L’alito di una persona ci avverte se quella persona va bene o no. I nostri recettori olfattivi analizzano gli odori che sentono nella bocca del partner e inviano un referto che informa il cervello sulla bontà dei suoi geni e restituisce alla nostra consapevolezza due tipi di informazione: staccati che potrebbe entrarti un topo in bocca oppure dagli di lingua che la vostra prole sopravviverà.

4. CONTATTO.

Le nostre labbra sono una delle zone del corpo più innervate in assoluto. Il cervello dedica più spazio alla rappresentazione corticale delle labbra che a quella dei genitali. Questo ultimo dato non vuol dire molto in verità, al massimo ci suggerisce che controlliamo la mobilità delle nostre labbra meglio che quella dello scroto. Va però detto che il bacio va a sparare fuochi d’artificio nei centri cerebrali del piacere. La dopamina ci fa dire che bello, l’epinefrina e la norepinefrina ci mandano a puttane il ritmo cardiaco, ci riempiono il cervello di ossigeno e ci dilatano le pupille. La ghiandola pituitaria e l’ipotalamo rilasciano endorfine che ci fanno sentire come se ci fossimo fatti di metadone.

5. DIFFERENZE DI GENERE.

La scienza ha scoperto che per le donne baciare è più importante che per gli uomini. Questo ragazze, dovete tenerlo a mente quando in macchina dopo tre ore di limone duro sentirete guaire il vostro uomo. Non significa che sia contento o che stia diventando un lupo mannaro. In queste circostanze è probabile che il rumore che sentite siano i suoi spermatozoi che, persa la speranza di venire espulsi attraverso il canale classico, stanno risalendo lungo il suo corpo intenzionati a uscire dalla bocca.

Ora che sapete molto di più sul bacio potete passare a fare roba seria.

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