Trucchi per capire se ci sta via facebook (e tutti gli altri social).
Non è importante cosa ti dice, è importante come lo dice.
A parole è facile fingere interesse però il corpo ti frega quasi sempre. Il movimento delle gambe, puntare lo sguardo altrove, recuperare le ultime parole dette dall’altro sono solo alcuni segnali tipici del disinteresse. La psicologia, durante il secolo scorso, ha studiato in modo dettagliato ogni aspetto della comunicazione non verbale ed è riuscita a definire l’insieme dei comportamenti che distinguono la persona interessata da quella che non lo è.
Oggi però c’è un nuovo problema, la comunicazione 2.0, quella via computer; Facebook, Whatsapp, Skype, sms, Twitter e tutto il resto, sono veicoli eccezionali per rimorchiare ma permettono di nascondere il proprio comportamento non verbale. Come fare quindi per capire se la persona che ci piace è interessata a noi via chat?
L’Oltreuomo ha riassunto per voi i risultati di una ricerca olandese in cui sono stato studiati i principali elementi di comunicazione non verbale online. Studiateli per imparare a leggere tra le righe di una chat e evitare di perdere tempo con chi proprio non ne vuole.
Capitolo 1: Chat e messaggistica
Refusi
Se la persona con cui chattate fa numerosi errori significa che per lui quella conversazione non è importante. Forse sta sostenendo più chat contemporaneamente o forse sta facendo altro, in ogni caso non si preoccupa di fare bella figura. Al contrario, la persona interessata quando possibile usa l’edit per correggere l’errore o lo ammette scrivendo la parola corretta seguita da asterisco. Se invece è semplicemente ignorante siete voi che non dovreste essere interessati.
Emoticon (generale).
L’emoticon è il tentativo digitale di traslare sul piano virtuale le espressioni emotive. Oggi le emoticon sono tantissime e rivelano il grado di interesse dell’interlocutore. Ci sono degli emoticon banali e conosciuti da tutti e altri più ricercati, ovviamente l’utilizzo di quelli più ricercati implica maggiore interesse. Riassumendo, la faccina sorridente è un modo elegante per dire “il solo fatto che tu creda plausibile l’eventualità del nostro accoppiamento mi fa ridere”.
Emoticon (caso particolare).
Alcune persone non utilizzano abitualmente le emoticon ma sono portate a usarle se lo fate voi per primi. Il loro utilizzo da parte di una persona che solitamente non ne fa uso implica un alto grado di interesse nei vostri confronti anche quando l’emoticon scelto è banale. Come quando ci sforzavamo di parlare tedesco con le bavaresi a Bibione.
Emoticon (sostituto semantico).
Abbiamo detto che l’emoticon serve a rappresentare il comportamento non verbale della comunicazione reale. Se viene utilizzato come sostituto del discorso significa che il vostro interlocutore vuole chiudere questa conversazione al più presto. In generale ogni emoticon dev’essere preceduto dalla frase a cui dà il tono (ieri è stata una serata grandiosa (y); i tuoi amici sono pazzi (O.o)). Se viene usato da solo significa “non ho voglia di sbattermi a elaborare una risposta quindi userò un’emoticon di cortesia”.
Quantità delle frasi.
Grazie alla cronologia della chat possiamo verificare esattamente chi inizia le conversazioni, chi scrive le frasi più lunghe e chi ne scrive più spesso. Tirare le conclusioni dopo è facile: non essere mai il primo a iniziare la conversazione, rispondere con frasi minime e scrivere una frasi ogni 3/4 frasi dell’altro sono tutti indici di basso interesse.
Messaggi che non serve aprire.
Molte chat ti avvertono quando l’altro legge il messaggio che gli hai inviato. La persona interessata a te, ti manda sempre dei messaggi impossibili da leggere per intero senza aprirli. In questo modo ti costringe a informarla su quando hai letto il messaggio e può monitorare se rispondi subito o no. Chi invece non ha interesse nei tuoi confronti ovviamente non prende queste accortezze. Se invece vi scrive un messaggio corto e subito dopo un altro senza senso per obbligarvi ad aprire per leggere il primo significa che vi ama.
Messaggi con il punto di domanda.
La versione ansiosa del messaggio lungo è il messaggio con il punto di domanda. In questo caso l’interlocutore ti chiede espressamente di scrivergli. Le domande che ti fa sono irrilevante perché vogliono tutte dire “ti andrebbe se uno di questi giorni ci vediamo e poi ci ingroppiamo come conigli?”
Latenza di risposta.
L’interessato non vede l’ora di interagire con te. Per questo, salvo rari casi, sarà sempre pronto a rispondere a un tuo messaggio. Se capita spesso che ti faccia aspettare per un risposta cambia preda. Se invece è troppo veloce allora lo sarà anche il giorno della vostra prima volta.