Tipi umani

I tipi umani di Twitter.

I tipi umani di TwitterUna commistione di crisi globale e di voglia di fare un cazzo sta pregiudicando il nostro futuro.

Buona parte del fancazzismo lo dobbiamo a internet che ormai è penetrato nelle nostre vite come qualcosa che penetra. Decidete voi cosa che io non ho voglia di pensarci.

Come avviene sempre nella storia dell’uomo quando qualcosa diventa l’archetipo della nostra quotidianità si formano delle fazioni contrapposte. Il dio sesso ha visto lottare etero contro omosessuali. Il dio dio ha visto lottare atei contro credenti. Il dio sport ha visto lottare calcio contro il resto.

E infine il dio internet. Oggi si scontrano facebook contro Twitter. Siccome di facebook abbiamo già ampiamente parlato ecco i tipi umani di twitter.

Ma prima mi faccio un’altra partita a Candy Crush.

Eccomi di nuovo. Cominciamo.

I tipi umani di twitter

Il fanatico.

Il fanatico di Twitter è uno snob scassacoglioni. Il suo vanto principale è riuscire a esprimere dei pensieri di senso compiuto in 140 caratteri. Per questo motivo schernisce gli utenti di facebook facendo leva sul concetto di superfluo. Come se la mia donna si vantasse con le amiche di riuscire a venire nell’arco dei cinque secondi concessi dalla mia eiaculazione precoce.

Il cronista.

Ci sono due tipi di cronista: il Gialappa’s band e il Saviano. Il primo fa sostanzialmente il lavoro che faceva il trio milanese commentando attraverso un profluvio di battute i fatti di cronaca più appetibili. Morti di personaggi famosi, festival di Sanremo, partite di calcio e crisi di governo. Il secondo, come il camorrista, utilizza frasi emotivamente sature nella velleità di smuovere le coscienze con accorata serietà. Sono il 99% degli utenti.

L’utente certificato.

I personaggi famosi per sottolineare l’autenticità del loro profilo sono marchiati con una piccola icona blu come si fa con le mucche al pascolo. Per esempio il papa. Grazie a questo accorgimento l’utente è sicuro di leggere proprio i twitter lanciati dallo staff del personaggio famoso anziché quelli lanciati da qualcuno che si spaccia per lui. Se pensate che sia la stessa cosa non ditelo in giro.

L’ossessivo.

Avere molti followers è sinonimo di prestigio e siccome creano dipendenza può capitare di imbattersi in qualche crisi d’astinenza. Capita che qualche sciagurato abbia la malaugurata idea di defolloware l’ossessivo. Quest’ultimo ritrovandosi con un follower in meno comincerà a inveire contro la mancanza di rispetto del genere umano verso la sua persona. Fuori da Twitter è quello che alle cene in compagnia la momento di pagare rompe il cazzo per venti cent. Scherzo! Fuori da Twitter non ha una vita.

L’esperto.

Su Twitter tutti sono uguali ma qualcuno è più uguale. Ci sono dei twitteri che si autoproclamano esperti di Twitter senza un motivo logico. Investiti di un tale fardello scrivono libri su come diventare tweet star ma a causa della loro dipendenza per il social network non riescono a formulare frasi che superino i 140 caratteri. Handicap che si rivela oltremodo vantaggioso considerato che chi legge quegli e-book non è in grado di prestare attenzioni a frasi oltre i 140 caratteri. Il loro numero di follower è sinonimo di mediocrità.

Il retwittatore.

Sono profili twitter seguiti da migliaia di persone il cui unico obiettivo e retwittare i tweet d’altri. Questi sciacalli del social hanno capito tutto. Il migliore è Vendommerda.

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