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La mappa dei motivi per cui le coppie si lasciano nelle varie regioni d’Italia

Parafrasando Tolstoj, “ogni storia d’amore felice è uguale in ogni parte d’Italia, le rotture invece cambiano da regione a regione”. Per questo l’Oltreuomo ha svolto una ricerca su un campione enorme di coppie finite male per verificare quali fossero i motivi di rottura più comuni nelle varie regioni italiane. Ecco i risultati.

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ABRUZZO: L’Abruzzo è una terra bellissima fatte di boschi e montagne. L’ideale per camporelle selvagge che infatti finiscono con l’arrivo dei Carabinieri, allertati dai cacciatori locali a causa di urla selvagge provenienti dalla boscaglia. Da qui tutta una serie di procedimenti penali il cui stress correlato finisce per minare le fondamenta della coppia.

 

BASILICATA: Chi ha visto “Basilicata Coast to Coast” sa quanto possa essere desolata la Basilicata. Se anche ti innamori della tizia del paesino accanto per raggiungerla ti sembra di attraversare il deserto del Gobi. Ovvio che a una certa dici “mavaffanculo mi faccio una sega invece di finire in mezzo ai beduini e alle pale eoliche per una scopata!”.

 

CALABRIA: I calabresi, si sa, sono persone taciturne. Per questo le loro relazioni si consumano nel mutismo più assoluto. Fin quando qualche turista insegna ad una delle metà della coppia quanto bello è parlare, incrinando per sempre l’intesa afasica del duo amoroso.

 

CAMPANIA: La sceneggiata napoletana più divertente è quella che coinvolge i fidanzati campani. Urla, strepiti, piatti lanciati e facce graffiate. Un grande successo di pubblico vale ben un piccolo insuccesso amoroso.

 

EMILIA ROMAGNA: Gli emiliani sono dei goderecci. Dopo anni di sesso-cibo-sesso-mare-cibo-sesso-mare-sesso hanno un inevitabile crollo fisico. La metà della coppia che si è tenuta meglio troverà delle alternative, l’altra continuerà a dedicarsi alle solite attività, solo senza il sesso.

 

FRIULI VENENZIA GIULIA: I friulani sono un popolo agricolo, dove l’amore segue il ritmo delle natura ed è quindi automatico che le coppie scoppino non perché “mi sono accorta che eravamo finiti” ma perché “non mi sono accorta che era finito sotto la motozappa, dio boe”.

 

LAZIO: Le coppie laziali sono come il Comune di Roma: instabili e piene di problemi. Litigano, si accusano, si mollano e alla fine lui si mette con la Raggi.

 

LIGURIA: I liguri sono i tipici fidanzati che a cena litigano per pagare il conto. Le coppie normali litigano perché uno dei due vuole offrire la cena e l’altro desidera impedirglielo. Loro due invece cercano di fregare l’altro affinché paghi più di quello che ha mangiato.

 

LOMBARDIA: Nebbia, smog e gente che lavora. Come si fa a tenere in piedi una relazione in Lombardia? Lì le coppie il giorno dopo essersi messe insieme già decidono come lasciarsi, perché si sa che il tempo è denaro e chi non arriva in anticipo è già in ritardo.

 

MARCHE: I marchigiani non sono né carne né pesce, né mare né montagna. Naturale che, così impegnati come sono a definire la propria identità, perdano la voglia di scopare. E si sa che le coppie in cui si fa poco l’amore non durano mai.

 

MOLISE: Il Molise non esite, e neanche i molisani si incontrano molto spesso. È un po’ come avere una relazione a distanza con un abitante dell’isola che non c’è – rima o poi cerchi delle alternative.

 

PIEMONTE: I piemontesi hanno molto stile e ci tengono a farlo notare. Per questo basta una minima pressione sociale da parte degli amici per incrinare le loro relazioni. “Maaaa…non è che la tua ragazza è un po’ troppo sotto al tuo livello?” E così finisce che loro si mollano e l’amico che li ha fatti mollare si mette con la ragazza.

 

PUGLIA: Se Shakespeare avesse saputo che razza di rogne intercorrono tra baresi e leccesi ‘sto cazzo che avrebbe ambientato Giulietta e Romeo a Verona. In Puglia infatti le coppie funzionano solo se si sviluppano tra appartenenti alla stessa provincia, altrimenti come finirà già si sa.

 

SARDEGNA: “Amore, siamo sempre soli…” “È il nostro destino.” “Ma io sento che siamo isolati.” “Grazie al cazzo viviamo in un’isola.” “Oddio mi sento soffocare.” “E vedrai in estate, quando arrivano i turisti.” “Ho bisogno di vedere nuove persone!” “Ti porto a Olbia.”

 

SICILIA: Un tempo l’uomo mediterraneo mieteva figa in tutto il mondo, ora è diventato appiccicoso. E così il siciliano, da marpione che era, si trasforma in un fashion blogger che viene mollato perché troppo paranoico.

 

TOSCANA: Come tutti sapete, in Toscana si pronuncia il 34% delle bestemmie di Italia. Se la coppia condivide questa catartica abitudine, nessun problema. Ma se uno dei due è minimamente affezionato a Dio e non ravvisa in lui alcuna caratteristica tipica del regno animale, la frittata è fatta.

 

TRENTINO ALTO ADIGE: Gli alto-atesini non vogliono far parte dell’Italia. Quindi c’è poco da stupirsi quindi se le coppie di questa regione si tradiscono con maggior frequenza rispetto a quella con cui fanno sesso col proprio partner ufficiale. Praticamente se sei innamorato di una alto-atesina è più probabile finirci a letto non standoci insieme che fidanzandocisi.

 

UMBRIA: Perché credete San Francesco venisse dall’Umbria? Perché quella è per eccellenza la terra delle perversioni sessuali. E siccome certe cose o si fanno in due o è meglio non farle, in questa splendida regione miete più rotture di coppia un threesome finito male che gli ultimi accessi a Whatsapp alle 4 del mattino.

 

VENETO: Altra regione non felicissima di appartenere all’Italia è il Veneto, dove però manca l’energia panica dei trentini, che grazie all’alta quota hanno gli ormoni a mille e scopano come zibellini. I veneti invece sono meno vitali, quindi si lasciando dicendosi che ormai avevano interessi diversi e un mese dopo sono utenti premium di Youporn.

 

VALLE D’AOSTA: Le dimensioni contano, sia che tu sia una regione che un fidanzato. Per questo i valdostani, montanari virili ma di cazzo piccolo, si fanno continuamente scippare le ragazze dai vicini piemontesi, più pigri ma anche più dotati.

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