Musica

I Grandi Classici dei date topics: “E tu, che musica ascolti?”

Che musica ascolti

Fra le poche cose che rendono la vita degna di essere vissuta saltano subito all’occhio la figa e la musica. Anzi, la figa salta all’occhio, la musica all’orecchio. Ad ogni modo, il connubbio fra questi due elementi fa incazzare spesso noi che pensiamo agli anni 90 come a dieci anni fa. Quelli che quando vedono un video di Playboy con lei rockstar zoccola che suona hanno una remota parte del cervello che dice “…però si vede che fa finta di suonare eh!”. Coscienti di questo fatto, ci ostiniamo regolarmente a tirare fuori dalla cartuccera la domanda “E tu che musica ascolti?”. Un passo sull’orlo dell’Abisso. Peggio. Una volta mi è capitato, giuro che è successo, che mentre guidavo passavano in radio  “Come as you are”. Accanto a me, una ragazza che conoscevo da una mezz’oretta mi chiede cosa fosse quella canzone, che non l’aveva mai sentita. Guardo fuori dal finestrino: niente, siamo ancora in autostrada, non posso fermarmi e farla scendere. O forse si. E si che  l’avevo fatta salire in auto per la sua grande vivacità culturale. Molto grande, almeno una terza abbondante. Oddio, ogni tanto capitano quelle fighissime che mettono su “All along the watchtower” mentre ti servono un bicchiere di vino a casa loro, ma sono un pò come le vergini o i parcheggi in centro: appena pensi di averne avvistata una, ecco uno stronzo che te la soffia sotto il naso. Che poi a me piace tantissimo anche la musica chill o elettronica, ma anche là, niente. Queste Dj donne proprio non mi convincono. Sarà che la percezione estetica fra uomo e donna, è stato provato, è sostanzialmente diversa. Sarà che sto invecchiando. Fatto sta che quando sono a serate dance ho sempre la sensazione che la maggior parte di loro stiano là a suonare perché sono più fighe che brave. Per evitare travasi di bile ho dunque scelto da tempo una soluzione Ikea: scelgo figa e musica separatamente e poi le monto a casa mia. Ho anche creato una playlist ad hoc su Spotify, si chiama, “Playlist ruffiana”. Queste sono le prime dieci tracce:

Radiodervish –   Taci, il nemico ti ascolta
Damien rice – The Blower’s daughter
A-ha – Summer Moved On
Doctor Rockit – Cafe de flore
James Brown – This Is A man’s World
Variety Lab – I can’t help thinking about you
Youssou N’Dour – 7 seconds
Vista la Vie feat. general Electrics – First class, BlackJoy version
Chapelier Fou – L’eau qui dort
Barbarossa – The Load

Alla quarta traccia, se non l’avete fatta scappare prima, lei vi dirà che avete della bella musica. Poi là sta a voi. Magari si innamora, complici le sonarità degli Zero 7. Magari vi innamorate voi, nell’illusione di aver trovato la vostra anima gemella. Non sperateci. O sperateci, se riuscite a farlo mentre lei si rialza dal letto e vuole condividere con voi l’emozione di “Run the World (Girls)”. Probabilmente vi fidanzerete. Poi, un giorno, ad una festa, mentre lei è in un’altra stanza, incontrerete in balcone la modella del video di Playboy di prima:

– E tu che musica ascolti?

-Mi piace Parov Stelar – dice lei.

– Figo. Che fai venerdì? Ci sposiamo? –

Emanuele

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