Musica

Le 12 canzoni dance che hanno segnato gli anni 2000

Ritmi vibrati e suoni elettronici, frasi appena accennate nell’oceano di melodia che ci facevano cadere in un’apparente stato di quiete o di euforia assoluta. Quanti di voi non sono saltati sui tavoli, con la pelle d’oca e lo sguardo al cielo, ai primi tre battiti di Children.

Oppure ancora, alzi la mano chi non ha passionalmente limonato con in sottofondo le sirene del sommo Gigi D’Agostino e la sua L’Amour Toujours. Pezzi di adolescenza per alcuni, pezzi di infanzia per altri. Per molti, pezzi di una colonna sonora che non ha mai smesso di deluderci e mai smetterà!

Ma superiamo i sentimentalismi di un tamarro degli anni 2000 e andiamo direttamente ad elencare quelle che sono le 12 canzoni che, senza ombra di dubbio, hanno segnato indelebilmente la scena dance dei primi anni del nuovo millennio.

Ecco quindi le canzoni dance che hanno segnato gli anni 2000:

 

#1 Too Much of Heaven – Eiffel 65

L’inconfondibile Jeffrey Jey ci traghetta dagli anni 90 ai 2000, con una dance datata ma sempre avvolgente. Le prime parole, nel puro e caldo silenzio delle discoteche con i bassi sparati così in alto da farti desiderare di non aver mangiato il secondo piatto di lasagne dalla zia, lasciano impietriti quasi quanto l’imposizione del palmo di Gaby Ponte.

#2 L’Amour Toujours – Gigi D’Agostino

Mani al cielo, cuori in piena tachicardia e le braccia che oscillano a destra e a sinistra, giostrate da un implacabile comandante in bianco. Gigi D’Agostino ci ha fatto sognare con i suoi suoni ormai autoscontristici, ma che hanno lasciato il segno e segneranno per sempre le generazioni che hanno vissuto la sua musica nel buio scintillante dei locali.

#3 One More Time – Daft Punk

Solitamente non amo i francesi, ma per i Daft Punk faccio una sonora e gloriosa eccezione. One More Time è il Benvenuto negli anni 2000 che il gruppo d’oltralpe regala ai propri fan.
“Uhmmm
I’m just feelin’
Celebration tonight
Celebrate
Don’t wait too late
Uhmmm no,
We don’t stop
You can’t stop
We gonna celebrate”
Che altro aggiungere?

#4 Turn Around – Paps ‘N’ Skar

I tavoli si rivoltavano con i remix incattiviti dai bassi resi coltelli nelle scure sale del sabato sera. Meno conosciuta ai non esperti del settore, ma non da meno nel palcoscenico musicale del primo decennio del nuovo millennio. Ci ha insegnato che ripetere per minuti una stessa frase può far impazzire le masse.

#5 Geordie – Gabry Ponte

Lesa Maestà? Offesa alla musica italiana? Lasciamo la corretta politica musicale a chi di dovere e buttiamoci in questo psichedelico remix targato Gabry Ponte. Le ballerine sui cubi e la bava alla bocca sono solo alcuni dei ricordi annebbiati di questa canzone. Un Mix di melodia e dance spinta che spingeva oltre.

#6 All I ever Wanted – Bass Hunter

Non hai visto il video? Male ragazzo mio. Musica che ti faceva alzare le mani da sole e protagonista femminile che…va beh, non trascendiamo. Bass Hunter signori e signore!

#6.0 Dota – Bass Hunter

Prima di diventare il tamarro che è, il caro Bass sedeva al buio della sua cameretta, illuminato dalla sola luce di Dota.

#7 Children – Robert Miles

Io qui alzo le mani, le oscillo per bene, chiudo gli occhi e mi lascio trasportare da questa melodia che ancora oggi inebria la mia mente. Vi starete domandando, giustamente, “Che cazzo ci fa Children negli anni 2000?”. Beh, con i quattro remix successivi lungo tutti gli anni 2000 e non solo, Children entra di diritto nell’immaginario collettivo degli anni ’00. Quello di Dave Darell, forse il miglior remix del nuovo secolo. E poi, onestamente, non c’è festa senza Children.

#8 Tell me Why – Prezioso feat Marvin

A cavallo fra i due millenni Prezioso e Marvin chiedono incessantemente “Tell me why you won’t love, Why my love”, e con loro tutti i poveri disperati, scarsi masticatori di anglosassoni lingue, con il drink in mano e gli occhi fissi sulla ragazza d’oro di turno. Racconti che non ho creato, ma che un po’ tutti abbiam vissuto.

#9 Carrillion – Magic Box

Inquietante melodia da circo equestre e mormorio infantile degno del miglior film horror. Un mix sonoro che faceva impazzire le disco con drink saltellanti e il pungo in aria prepotente e senza sosta.

#10 Satisfaction – Benny Benassi

Culi…culi…tette…culi! Ah giusto, c’è in sottofondo una delle canzoni più cariche e bastardamente pompate della storia della dance odierna. D’altronde siamo difronte a Benny Benassi, artista nostrano che ha conquistato prima il mondo e poi l’Italia come un moderno Nemo.

#11 Infinity – Guru Josh Project

Il video mi ha fatto innamorare a prima vista, e la canzone ha reso questa infatuazione solo più forte. I ritmi avvolgenti della dolce melodia di Guru Josh Project accompagnavano i rapidi e alle volte folli amori nelle disco. I bassi ti obbligavano al ritmo e il Sax ti imponeva la delicatezza. E alla fine di tutto, era una limonata da “chiama subito i giudici del Guinness World Record!”

#12 No Stress – Laurent Wolf

La settimana finiva. Le verifiche, gli esame, le ore lavorative si concludevano, e una voce femminile ti accompagnava nella via della perdizione. Il Weekend ha inizio, lascia liberi quei bassi Dj.

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