20 cose per niente femminili che le donne adorano fare

Ormai la quarantena ha fatto crollare la produttività su questo blog. La Fitch l’ha declassato da Fashion Blog a Libero.it.

Di conseguenza l’introduzione ai post verrà proposta nella sua forma più inutile e il contenuto verrà tradotto pari pari, quindi…

Ecco la lista delle cose per niente femminili che le donne adorano fare.

#1 Lasciare che i peli crescano liberi e disinvolti. Dio benedica l’inverno e la singletudine.

#2 Andare a letto con il trucco del giorno prima ancora su. E quello del giorno prima prima. E così fino all’ultima doccia.

#3 Sedersi in modo scomposto. Come un calciatore in panchina per intenderci.

#4 Ruttare.

#5 Ruttare quando c’è gente.

#6 Inveire contro il bisogno maschile di sesso. O inveire in generale.

#7 Mangiare senza contegno.

#8 Ridere quando qualcuno dice “cacca”. Perché la parola “cacca” è sempre divertente.

#9 Russare. E poi negare l’evidenza.

#10 Andare nel bagno dei maschi per evitare la coda.

#11 Uscire di casa senza reggiseno per far respirare le tette.

#12 Ubriacarsi come il mozzo di una nave mercantile turca.

#13 Rispondere “NO!” a chi domanda di ordinare un solo piatto da dividere in due.

#14 Annoiarsi a morte quando si parla di moda.

#15 Starsene spalmate sul divano a non fare niente e non mentire quando i colleghi le chiedono cosa hanno fatto durante il weekend.

#16 Uscire di casa in tuta e non chiedere scusa.

#17 Togliersi i pantaloni l’istante esatto in cui rientra dal lavoro e gettarli sul divano.

#18 Guardare film porno.

#19 Fregarsene di come sono vestite le altre ragazze nella stanza.

#20 Alcune addirittura amano rispondere “grazie” quando ricevono un complimento. Anche se l’etichetta femminile impone di far seguire il grazie da una lista di motivi per cui quel complimento non lo meritano. “Stai molto bene con i capelli tagliati così””Grazie. Però il parrucchiere non ha capito niente di quello che gli avevo chiesto e poi sono due giorni che non li lavo e poi con questa umidità si arricciano tutti e poi non credo che questa tinta mi doni e poi questa mattina mi sono preparata di corsa e poi…”