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Classifica delle cose più strane capitate cercando casa in affitto

Sto cercando casa in affitto a Milano e mi è capitata una cosa che mi ha molto divertito, ma solo perché ho il cervello di un bambino di seconda elementare.

Avevo questo appuntamento verso le due in zona isola e puntuale mi ci sono recato. Il proprietario mi apre la porta un po’ imbarazzato e comincia a mostrarmi la casa. Quando arriviamo al bagno noto la finestra aperta e percepisco un intenso puzzo di merda, segno inconfondibile della sua recente espletazione fisiologica.

In questo modo sollecitato mi sono domandato se facendo un sondaggio tra i lettori di Oltreuomo non fosse possibile ricavarne una lista.

La risposta come sempre è sì. Ed ecco la lista delle cose più strane che vi sono capitate cercando casa in affitto.

casa in affitto

Matteo (Napoli): Dopo la visita mi era stato offerto il caffè, mentre chiacchieravamo al tavolo della cucina un topo grosso come un melone ha sfilato disinvolto sul piano cottura.

Lucia (Padova): Mentre studiavo i particolari della camera doppia un pezzo di intonaco formato A4 è crollato sulla testa del proprietario.

Serena (Trieste): L’inquilino mi ha accolta tenendo in braccio un’iguana.

Sergio (Torino): L’inquilino mi fa notare che la finestra della camera è rivolta su una corte interna molto silenziosa da cui si possono vedere le finestre del palazzo di fronte. Esaltava soprattutto la dirimpettaia, una ragazza trentenne. Proprio mentre mi stava raccontando questo la ragazza arriva e sfoggia uno spogliarello pre doccia che mi ha convinto ad affittare.

Martina (Roma): Mi presento all’appuntamento e mi apre la porta una coppia di universitari accaldati. Lui aveva il maglione al rovescio e l’erezione ancora da smaltire nei pantaloni.

Veronica (Bologna): Tutti i muri della cucina erano tappezzati con i selfie di Gianni Morandi.

Michele (Bari): Sulla scrivania della camera c’era un vibratore che l’inquilina ha tentato malamente di non farmi notare.

Luigi (Ferrara): Nell’angolo basso della doccia stava crescendo una colonia di funghetti.

Rosa (Firenze): Avevo preso appuntamento con una ragazza, però mi aveva accennato che molto probabilmente sarebbe stato il suo ragazzo a mostrarmi la casa perché lei non era sicura di esserci. Quel ragazzo era un mio ex che non vedevo né sentivo dai tempi del liceo.

Sonia (Pisa): Tutte le tapparelle erano abbassate, il fumo nel salotto era denso e l’odore di erba fortissimo. Oltre al ragazzo che mi ha mostrato la casa sul divano ce n’era un altro che avrei giurato fosse morto.

Roberta (Verona): mi apre la porta un ragazzo bellissimo. Sono passati quasi sette anni e stiamo ancora insieme.

Filippo (Milano): ho conosciuto questa ragazza in un locale. Parlando viene fuori che cerco casa, che lei si trasferisce e quindi dal mese prossimo la sua è libera. Il giorno dopo vado a vederla. Lei mi accoglie in accappatoio ancora fresca di doccia, mi accompagna a fare il piccolo tour del bilocale e infine si siede sul letto mostrando civettuola le gambe a mio esclusivo beneficio. Mi siedo accanto a lei e sfodera tutto l’arsenale bellico a sua disposizione: ridendo mi posa la mano sulla coscia, allarga la scollatura dell’accappatoio, mi chiede un massaggio, domanda se mi piace l’odore del suo bagnoschiuma. Ovviamente ci siamo ingroppati come conigli e devo dire che è stato il sesso occasionale più bello della mia vita perché totalmente inaspettato e guidato da lei.

Elena (Brescia): C’era questo ragazzo palesemente gay che mi mostrava casa sua. Poco dopo è entrato in casa quello che intuisco fosse il suo ragazzo e ha cominciato a fare una scenata di gelosia per un presunto tradimento. Era la prima volta che vedevo due gay litigare così e vi giuro che sono peggio delle donne.

Simone (Treviso): Il padrone di casa era un testimone di Geova che dopo avermi fatto fare un giro dei locali si è messo a parlare di Gesù. Sono finito nella tana del lupo.

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