Genitori e Figli

6 tecniche per evitare i litigi con i tuoi genitori

L’adolescenza è un periodo ricco di novità: brufoli, attrazione per l’altro sesso, brufoli, furibondi litigi con i genitori, brufoli. Con il tempo le tempeste ormonali si placano, solo il rapporto con mamma e papà continua ad essere burrascoso. Che siate usciti di casa a 18 anni o dormiate ancora sotto il loro tetto, che stiate collezionando lauree o il vostro curriculum produca depressione, le discussioni con i genitori rimangono una costante.

Risolvere il problema è impossibile, ma si possono comunque approntare delle strategie per evitare la guerra. L’Oltreuomo ne ha individuate sei. Eccole.

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“Mamma, sto male…”

Fingersi malati offre una tregua temporanea nella battaglia con i genitori. O per sincero affetto o per il fastidio di scoprire che il proprio prodotto è difettoso, mamma e papà soffrono nel vederci star male. Per questo alle scenate sostituiranno un piatto di riso in bianco e tutto il loro set di cure. Si tratta di una strategia piacevole, che fa sentire coccolati, ma vi costringe a letto un paio di giorni.

NOTA: Se il litigio in vista è davvero epocale, fingetevi direttamente morti.

Portare il partner a casa

Se avete la fortuna di saper capire quando sta per arrivare un litigio, giocate di contropiede: presentatevi a casa dei genitori con il vostro partner. Mamma e papà, a seconda del sesso della persona che vi accompagna, avranno reazioni diverse. Nel caso di noi maschi, il volto di nostra madre si trasforma in una maschera d’odio nei confronti della troia che si scopa il suo bambino, mentre il papà sussurra: “Finalmente un po’ di figa in questa casa.” In ogni caso, sono troppo concentrati su di lei per ricordarsi perché volevano litigare con noi.

L’atomica: “Non voglio fare la tua stessa fine!”

Questa frase, inserita a caso in mezzo alla zuffa, è letale. Può essere definita un’arma atomica perché distrugge completamente l’avversario. Usatela solo se davvero siete convinti di voler passare con il rullo compressore sopra la dignità di vostro padre e disponete di un rifugio insonorizzato dove non sentire i pianti che accompagneranno per due settimane le notti di vostra madre.

Accendere la tv

Grazie a dio i genitori invecchiano e, come tutti gli anziani, rimangono con un solo amico: Carlo Conti. Se nel bel mezzo di una litigata accendete la tv, vedrete tutte le loro rimostranze sciogliersi di fronte al gioco della ghigliottina.

“Dai, non voglio litigare con voi…”

Siate più teneri di un gattino, fate gli occhi tristi e chinate il capo. Bisogna essere persone senza spina dorsale per utilizzare questa tecnica, ma così i vostri genitori rivedranno in voi il pupetto tenero e indifeso che hanno generato. Si tratta di una strategia che non funziona con tutte le mamme e i papà. Solo quelli di buon cuore si faranno intenerire dalla vostra paraculaggine. Gli altri continueranno a picchiarvi.

“Sono così testardo perché sono uguale a voi!”

E’ una tecnica che mira a lusingare i genitori, fingendo di cercare lo scontro. Dicendo questa frase fate risalire la vostra caparbietà al carattere di mamma e papà, suggerendo implicitamente di aver ereditato da loro una bella qualità. In realtà, essere caparbi spesso significa non capire quando è l’ora di mollare l’osso. Ma il vostro tono di voce dovrà suggerire una fierezza così contagiosa, che vostro padre non potrà fare a meno di pensare: “Che orgoglio questo figlio che non si rende conto di quando non conviene più litigare!”

L’elasticità mentale dei genitori, con il passare degli anni, si indurisce irreparabilmente. Litigare rimane il loro unico modo per parlare con voi. Con queste sei tecniche dovreste riuscire a diventare sordi.

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