Uomini contro donne: serate diverse
Ciò che rende eroiche le compagnie è la spregiudicata voglia di figa. Basta che un solo membro appaghi la sua bramosia e l’eroismo muore, lasciando il posto a uno sterile naufragare per i bar del centro.
Ad oggi, quale demiurgo maldestro abbia voluto che uomini e donne fossero così diversi, non ci è dato saperlo. Tuttavia, fingendoci psicologi possiamo affermare che le donne maturano prima e gli uomini dopo.
Arrivati al vertice di maturità entrambi precipitano nell’idiozia. Ma in momenti diversi. Riassumendo, quando un maschio ha voglia di figa le sue coetanee non hanno voglia di cazzo e viceversa. Va a finire che quando i maschietti organizzano le loro serate escludendo le femmine le femmine cercano i maschietti.
Maschi e femmine sono destinati a non incontrarsi.
L’oltreuomo, come prima di lui fece Roland Barthes, vi spiegherà la schizofrenia amorosa utilizzando come scenario l’uscita di gruppo tra i 25 e i 35 anni.
Uomini contro donne
Uscita con gli amici.
La matematica non è un’opinione diceva Rocco Siffredi facendo l’elenco delle donne con cui ha ‘lavorato’. Ed è matematico che un gruppo di maschi non rimorchierà mai è poi mai.
Sia a causa dell’ostruzionismo degli amici sia per reale disinteresse. Nel primo caso fanno scuola scene in cui appena approcciata una tipa gli altri si presenteranno con frasi come “ah, ecco dov’era il cesso” oppure “questa è quella che ti ha passato la candida?”.
Il secondo caso, invece, è quello del ragazzo accoppiato che esce con gli amici per passare una serata ignorante in cui dare il peggio di se. Nella migliore delle ipotesi il maschio in libera uscita passerà la notte a giocare a FIFA bevendo e bestemmiando contro i programmatori della EA Sports.
Nonostante le evidenze empiriche, una donna lasciata a casa dal compagno viene assalita dalla gelosia e lo immagina circondato di cagne arrapate pronte a scardinargli la fibbia della cintura con le grandi labbra.
Non tentate di spiegarle che se fosse vero non stareste certo con lei. Potrebbe prenderla male. Ma la prenderà male comunque perché durante il torneo di FIFA non le risponderete ai messaggi fomentando le suddette paranoie.
Uscita con le amiche.
La notizia che la propria compagna uscirà con le amiche genera nel maschio una sottile eccitazione. Negli anni egli ha imparato a dissimulare l’euforia e a fingersi dispiaciuto di dover passare un’intera serata lontano da lei. Se la gioca bene potrà accumulare persino i tanto ambiti ‘punti p*mpino’ di cui non entriamo nel merito.
Qui subentra un problema, la donna non ha amiche ma solo sfidanti. Potete facilmente verificare questo assunto. Prendete una donna e fatele elencare le sue migliori amiche. Escludete poi dall’elenco quelle che sono fidanzate con gli amici del suo ragazzo e quelle di cui l’avete sentita parlar male.
Il risultato solitamente è zero o la mamma. Ne consegue che l’uscita non è altro che una farsa in cui la vostra ragazza sfiderà le amiche nell’unico gioco che conosce: la seduzione.
Poiché i maschi normali sono tutti a casa a giocare a FIFA riuscirà a rimorchiare solo uno di quei tizi che quando gli regali un libro ti rispondono che ne hanno già uno.