Tinder o Grindr: è più facile rimorchiare le donne o gli uomini?
Questa estate mentre eravate in giro a divertirvi io ho lavorato per il progresso scientifico. Volevo rispondere una volta per tutte alla domanda fondamentale dell’umanità: quanto è più facile rimorchiare se sei gay? È facile dire che un gay trova subito mentre un etero deve sbattersi e magari poi tornarsene a casa da solo, io volevo dei dati.
Ho pensato che Tinder e Grindr fossero due App perfette per misurare in maniera scientifica le probabilità di accoppiamento di un etero contro quello di un omosessuale.
Tinder o Grindr: di seguito descrivo dettagliatamente l’esperimento e i risultati ottenuti.
Tinder o Grindr: con quale app è più facile rimorchiare?
Introduzione.
Nelle discussioni da bar gli omosessuali vengono spesso descritti come dei privilegiati per la loro probabilità di accoppiarsi con partner differenti. Sembra che l’eterosessuale debba rispettare dei rituali di corteggiamento più lenti e macchinosi a causa dei quali la sua probabilità di concludere si abbassa significativamente. Fino ad oggi queste ipotesi sono state oggetto di studi meramente speculativi. Attraverso l’analisi antropologica, sociale e psicologia coadiuvata dal ragionamento induttivo si è concluso che gli omosessuali hanno più chance di fare sesso occasionale.
L’obiettivo del mio studio è fornire dei dati oggettivi a sostegno di questa ipotesi, verificando se e come la probabilità di accoppiarsi del maschio italiano cambia in funzione del suo orientamento sessuale.
In secondo luogo voglio indagare se questa probabilità varia in funzione della città di riferimento.
Metodo.
Strumenti.
Per verificare l’ipotesi oggetto di studio ho utilizzato le due App da rimorchio più famose nel mondo.
Tinder (rimorchio eterosessuale): permette di stabilire un raggio di distanza dalla vostra posizione e di sfogliare le ragazze presenti nel cerchio iscritte a Tinder. Nel mio studio il raggio è stato fissato a 1km. Una volta ottenuto l’elenco di ragazze, è possibile scartare o assegnare un cuore a ciascuna di esse. Se anche la ragazza assegna un cuore al vostro profilo si attiva la possibilità di chattare.
Grindr (rimorchio omosessuale): permette di visualizzare tutti i ragazzi online e ordinarli per distanza dalla propria posizione. Il pallino verde che compare sulle thumbnail indica quali profili sono online e pronti per chattare.
Procedura.
Ho installato i programmi e caricato la mia foto profilo direttamente da facebook.
Per uniformare la procedura di abbordaggio tra le due App ho utilizzato un metodo di selezione randomizzata degli eventuali partner. I primi 100 che apparivano nell’elenco di Tinder o nella griglia di Grindr ricevevano rispettivamente un cuore o una richiesta di contatto via chat. In alcun modo ho considerata le loro thumbnail o descrizioni. Non avendo esperienza, per l’approccio omosessuale mi sono fatto aiutare da un mio amico gay che mi ha suggerito quali frasi utilizzare e tutto il resto.
I partecipanti coinvolti non sospettavano niente. Quelli con cui l’approccio ha funzionato sono stati informati dell’esperimento nel momento in cui dovevo tirarmi indietro e ammettere che il mio rimorchio era un fake. Sono stati considerati punti validi tutti gli approcci in cui, dopo essersi incontrati si decideva di andare da qualche parte insieme per stare da soli.
Ogni sessione sperimentale durava 4 ore e 30 minuti. Dopo questo periodo di tempo non accettavo più nessuna richiesta di incontro né la consideravo ai fini del conteggio.
L’esperimento è stato ripetuto in 9 città italiane. Per ciascuna città ho ricavato un valore percentuale indicante il numero di rimorchi conclusi nel tempo previsto, dal mio profilo eterosessuale e dal mio profilo omosessuale.
Risultati.
Il grafico mostra le percentuali di rimorchi riusciti suddivisi per ciascuna città considerata.
Come illustrato in tabella, mediamente per un maschio è più facile rimorchiare altri maschi (Totale: 14% tinder; 41% Grindr).
Milano è la città considerata con il divario più ampio tra la probabilità di rimorchio etero e omo (Milano: 17% Tinder; 76% Grindr).
Trieste è la città dove è più difficile rimorchiare per tutti (Trieste: 4% Tinder; 15% Grindr).
Bologna è l’unica città considerata dove rimorchiare è più facile per gli eterosessuali (Bologna: 37% Tinder; 29% Grindr).
Torino | Milano | Padova | Venezia | Trieste | |
Tinder | 5% | 17% | 9% | 14% | 4% |
Grindr | 43% | 76% | 58% | 28% | 15% |
Bologna | Firenze | Roma | Lecce | Totale | |
Tinder | 37% | 20% | 6% | 11% | 14% |
Grindr | 29% | 69% | 21% | 31% | 41% |
Conclusioni.
I risultati confermano quello che il buon senso suggerisce da sempre: i maschi sono più facili da rimorchiare. Tranne a Bologna, lì vale il contrario. Sinceramente non mi aspettavo che il capoluogo dell’Emilia-Romagna fosse l’ultimo baluardo dell’eterosessualità italica. Tuttavia sono più colpito da Trieste, asessuata sul mare.
Nei risultati non ho riportato un dato interessante. A Milano, Padova, Roma e Firenze, è capitato più volte che le ragazze con cui cominciavo una chat mi facessero ben capire che se volevo potevamo incontrarci, però la cosa non sarebbe stata gratuita, per me. In sostanza la più interessante differenza tra Tinder e Grindr non è tanto la diversa probabilità di rimorchiare. Tinder a differenza del suo collega omo, è pieno di escort (eufemismo). Su Grindr non mi sono mai imbattuto in nulla di simile.
Un’altra differenza è la gentilezza di uomini e donne. Per registrare il punto percentuale era necessario che dopo essersi incontrati si decidesse di andare via insieme. A questo punto svelavo l’esperimento, parlavo dell’oltreuomo e mi congedavo dal partecipante. Molte donne si sono pesantemente risentite di essere state “prese in giro” mentre tutti gli uomini hanno dichiarato di essersi divertiti. Alcuni si sono offerti persino di allargare lo studio ad altre città italiane.
Per concludere voglio ringraziare tutti quelli che mi hanno ospitato nelle varie città, per fortuna che ci sono gli amici. Quindi grazie a Edoardo E., Nicola L, Matteo R., Giulia B., Francesco D.M., Chiara T., Riccardo M., Marco B., Enrico M.