Arte

8 foto che ti faranno riflettere sulla tua relazione con il computer

L’età dei social media ha introdotto il mondo verso una nuova e sempre più nebulosa pratica della comunicazione. Non abbiamo più bisogno di parlare, ascoltare o vedere un altro essere umano, possiamo semplicemente crogiolarsi nella luce invitante di uno schermo, collegandoci ad altri attraverso l’uso del migliore amico dell’uomo digitale – internet.

Come la maggior parte delle nuove invenzioni, il dono della comunicazione virtuale nasconde un lato oscuro. Basta chiedere alla fotografa parigina Julian Mauve. La sua serie “Lonely Window” affronta il fatto che con l’aumento della connettività, un nuovo tipo di solitudine ha preso forma. Per molti c’è un punto in cui lo schermo diventa un muro e non un portale verso il mondo, modificando non solo il rapporto con altre persone, ma la nostra concezione di stare soli.

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“Le interfacce digitali hanno totalmente cambiato il modo in cui interagiamo con il mondo esterno”  scrive Mauve sul suo sito web. “Ci ha insegnato nuovi modi di comunicare senza fisicamente vedere o parlare l’uno all’altro. Attraverso il suo bagliore crepuscolare digitale, lo schermo diventa una finestra, aprendo ad un nuovo mondo e contemporaneamente ad un nuovo tipo di solitudine.”

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“Lonely Window” cattura i volti degli utenti del computer, illuminati dalla luce incandescente di una telecamera. Bocche chiuse, occhi fissi, le espressioni vuote evocano un senso inquietante di perdita e disperazione … fino a riconoscere che la luce è il prodotto dello schermo di un computer. Improvvisamente i volti imbronciati non sembrano così sconosciuti.

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Via www.huffingtonpost.com

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