Un omaggio a Tonino Accolla
Di rado mi capita di provare un vero dispiacere per la dipartita di un personaggio del mondo dello spettacolo. La tristezza che ho provato oggi per il mitico Tonino Accolla mi ha lasciato una dolce malinconia. Forse perchè si tratta della scomparsa di una voce e non di un immagine in un’epoca in cui tutto viene identificato per la sua apparenza e per la superficie. Adesso come sempre le bacheche di Facebook e Twitter si riempiranno di tristi freddure sulla morte per qualche insensato like: “è morto Tonino Accolla …D’oh!”, “insegna agli angeli a dire mitico” e altri milioni di cagate trite e ritrite. Non voglio fare il moralista che non vuole scherzare sulla morte, per carità, voglio solo dedicare cinque minuti della mia vita ad una voce che mi ha accompagnato per anni. L’ultima stagione dei Simpson aveva evidenziato che qualcosa non andava nella voce di Homer, si sentiva la malattia nello sbiascicare di Tonino, ma ogni volta che ripenso a qualche battuta dei gialli quella voce è sempre nella mia testa, come quella di Eddie Murphy, che una volta ebbe a dire che il suo doppiatore italiano era più bravo di lui, come quella di Jim Carrey e soprattutto del culo di Jim Carrey in Ace Ventura. Per non dimenticare poi il magistrale doppiaggio di Billy Crystal in Harry ti presento Sally e Scappo dalla città, di Ben Stiller in Tutti pazzi per Mary. In ogni capolavoro della mia infanzia, da Il principe cerca moglie a Risky Business quella voce è stata sempre presente, a volte senza che nemmeno me ne rendessi conto. E’ un pò come perdere un papà, una papà che ci ha cresciuti raccontando fiabe, ma non quelle vecchie e scontate, quelle fighe, con le parolacce, le freddure, i versi, le esagerazioni, le risate. Ti saluto con questo video, che mi ricorda tutti i giorni passati in compagnia. Ci mancherai.