Più sbadigli e più è grande il tuo cervello
Quante volte mi è capitato di sbadigliare nei momenti meno opportuni, ogni volta dovevo sentirmi dire che stavo poco attento e venivo rimproverato. Lo sbadiglio è un tabù sociale, una cosa accettata solo dalle 8 alle 9 del mattino e farlo durante la giornata comunica noia o mancanza di riposo. Pensateci: State parlando con la vostra ragazza, lei cerca un consiglio per delle belle scarpe ed è il suo ottavo paio, ad un certo punto parte un enorme sbadiglio e lei si irrita “Non stai abbastanza attento!”; oppure siete a scuola e l’ora di storia è appena iniziata, la rivoluzione francese è piena di date e nomi, 1793, il Termidoro, Napoleone, parte uno “Yawwwwn” e la prof vi richiama.
“E’ la seconda ora e già dormi?”. Gli sbadigli capitano sempre al momento sbagliato e non si possono controllare, ma perché? A cosa serve lo sbadiglio e perché tutti gli uomini (e gli animali) sbadigliano? Oltre ad una legge di Murphy secondo cui “Meno lo sbadiglio è opportuno, più è probabile che capiti” possiamo aggiungere un’altra spiegazione “Più grande è il cervello, più lo sbadiglio è lungo”. E’ colpa vostra se siete dei cervelloni? No. La vostra ragazza dovrebbe esserne orgogliosa, la vostra insegnante dovrebbe mettervi 10.
Com’è possibile, si chiederanno entrambe? Il fidanzato annoiato e lo studente assonnato sono in realtà più “svegli” degli altri? Tutto parte dalla corteccia, che viene stimolata dai “discorsi interessanti” e che richiedono una certa attenzione, così il vostro cervello manda degli impulsi ai muscoli facciali e inizia ad aprirsi quel gigantesco forno che chiamiamo bocca. Lo sbadiglio richiama sangue per il cervello, che in questo modo riceverà più ossigeno e fattori nutritivi e non solo lavorerà meglio, ma inizierà a crescere!
Lo psicologo Adrew Gallup aveva già dimostrato il ruolo termoregolatorio dello sbadiglio, grazie all’aria che entrando dalla bocca permette di raffreddare il nostro organo più importante. Gallup ha testato 109 individui di 19 specie differenti e ha anche trovato una correlazione tra la lunghezza dello sbadiglio e la grandezza del cervello degli animali, inclusi gli animali-umani. Lo “yawning” inglese permette di riavviare il cervello, che da uno stato di background si attiva e lavora attraverso lo sbadiglio. “Un lungo e potente sbadiglio può portare ad enormi benefici fisiologici, poiché la maggior grandezza del cervello e una più densa corteccia richiedono un apporto di sangue maggiore”. Per gli amanti degli animali, lo sbadiglio di un cane dura in media 2.4 secondi, quella di un gatto 1.97, ma quello di un uomo varia da 0.8 a 6.5 secondi.
Dopotutto è già stato dimostrato che il sangue trasporta ossigeno e nutrienti che ossigenano e fanno crescere tutto il corpo, soprattutto i muscoli, che si accrescono grazie alla maggiore quantità di sangue provocato da un intenso sforzo fisico. Non è uno sforzo anche prestare attenzione? E non è lodevole cercare di stare attenti impegnandosi con tutto il proprio organismo?
Certo, le dispute sulla correlazione tra grandezza dello sbadiglio e del cervello sono accese e Scientific American non si sbilancia, ma c’è da dire che questo spiegherebbe perché quando ci svegliamo abbiamo bisogno di sbadigliare, perché più un argomento è complesso e più è probabile un gigantesco “Yawn” ma soprattutto ci consente di salvarci dall’ira della ragazza o dell’insegnante e anzi forse ci inviteranno a sbadigliare di più quando parlano, avranno fidanzati/studenti più attenti e intelligenti, anche se forse saranno più assonnati.