Lino Banfi: 10 curiosità sull’attore più amato dagli italiani
Lino Banfi è un attore e comico italiano, famoso per essere stato uno dei simboli della commedia sexy all’italiana tra gli anni Settanta e Ottanta. È nato ad Andria il 9 luglio 1936, ma è cresciuto con il resto della famiglia nella vicina Canosa di Puglia, dove rimase fino all’età di 18 anni. Fin da piccolo ha nutrito una forte passione per lo spettacolo, nonostante la contrarietà dei genitori, che avrebbero voluto facesse il seminario. Da qui la decisione di lasciare la Puglia per tentare la fortuna a Milano, dove entrò a far parte della compagnia di Arturo Vetrani. L’esordio in televisione arriva nel 1964, come valletto nella trasmissione Biblioteca di Studio Uno, ma è il cinema qualche anno più tardi che lo fa diventare famoso in tutta Italia. Negli anni Ottanta raggiunge la massima popolarità, grazie a film quali Occhio malocchio prezzemolo e finocchio (1983) e L’allenatore nel pallone (1984), fino alla conduzione di Domenica In (1987-1988) e il one man show Stasera Lino. Infine, a cavallo tra gli anni Novanta e Duemila l’ultimo suo più grande successo televisivo: la serie televisiva Un medico in famiglia, dove interpreta il personaggio di nonno Libero.
1. Al seminario fino a 18 anni
La famiglia di Lino Banfi era profondamente cattolica, al punto che spinse il figlio a provare l’esperienza al seminario, dove rimase fino all’età dei 18 anni prima di emigrare a Milano per cercare fortuna nel mondo dello spettacolo.
2. Primi anni in povertà
I primi anni furono molto difficili. Provenendo da una famiglia povera e senza entrate significative, Banfi arrivò a farsi operare di tonsille pur di dormire in ospedale su un letto vero.
3. Il periodo più buio
La povertà della famiglia e un inizio di carriera non esaltante, per usare un eufemismo, hanno spinto Lino Banfi a chiedere aiuto a un usurario.
4. Totò dietro al fortunato pseudonimo
Lino Banfi, nome d’arte di Pasquale Zagaria, all’inizio della sua carriera scelse di farsi chiamare Lino Zaga. Fu Totò a convincerlo a cambiare nome, dal momento che nel mondo dello spettacolo era risaputo che accorciare il proprio cognome portasse sfortuna.
5. Il più classico dei colpi di fulmine
È stato un caro amico a fargli incontrare la compagna e la moglie di una vita, Lucia Lagrasta. Dopo averlo cacciato in malo modo, Lino Banfi se ne innamorò perdutatamente. I due si sarebbero poi sposati dopo dieci anni di fidanzamento.
6. Il matrimonio alle 6 del mattino
Nel 1962 venne celebrato il matrimonio tra Pasquale Zagaria e Lucia Lagrasta. La famiglia di lei era contraria, per questo motivo i due scelsero di sposarsi in gran segreto alle 6 del mattino.
7. Fellini, uno dei rimpianti più grandi
Alla fine degli anni Ottanta si profilò una collaborazione con Federico Fellini, che avrebbe voluto disegnare la copertina del primo libro di Banfi. Purtroppo il leggendario regista morì pochi mesi dopo.
8. Il set dove si è divertito di più
In un’intervista l’attore di Canosa di Puglia ha confermato che il set più divertente della sua carriera sia stato quello del film Commissario Lo Gatto, a Favignana.
9. Anche sulla Piccola Treccani
Negli anni Duemila il nome di Lino Banfi è stato inserito nella Piccola Treccani per il ruolo di nonno Libero, il protagonista assoluto della serie Un medico in famiglia.
10. L’ammirazione di Quentin Tarantino
In qualità di icona della commedia sexy all’italiana, Pasquale Zagaria ha ricevuto i complimenti e tutta l’ammirazione del regista statunitense Quentin Tarantino.