Gli 8 libri necessari per affrontare l’inverno
Non so da voi, ma qui dove sto io il freddo è davvero maligno in queste settimane. Unica soluzione: chiudersi in casa insieme a Netflix. Questo per chi non deve darsi delle arie da intellettuale, per chi invece non può proprio farne a meno ecco una lista di 8 libri per sembrare colti e superare indenni il gelo artico.
#1. Breviario Mediterraneo – Predrag Matvejević
Niente di meglio che aspettare l’estate con uno dei libri più estivi che ci sia. Peccato solo una cosa: è un mattone coltissimo e prolisso, digeribile quanto l’arrosto cucinato al buio da un cuoco cieco. Comunque si imparano molte cose, meglio farlo adesso perché tra qualche mese saremo impegnati a far mulinare nell’aria i nostri ormoni alla ricerca di facili accoppiamenti.
#2. Il Mastino Dei Baskerville – Arthur Conan Doyle
I libri di Sherlock Holmes sono uno spasso e solo per questo meriterebbero di essere il nostro rimedio contro la stagione che più ci conferma che dio non esiste e che, se esiste, è cattivo. Ma questo racconto in particolare è azzeccatissimo in quanto unisce lo svago tipico delle storie di Doyle con un’ambientazione deprimente. Una metafora del nostro inverno, che non è necessariamente destinato a fare schifo nonostante il suo meteo infame.
#3. Le Correzioni – Jonathan Franzen
In estate vogliamo leggere – se vogliamo leggere – libri facili e scorrevoli come una giornata al mare. In inverno la cosa difficile è farle passare le giornate. Grazie a dio esistono tomi molto leggibili, economici e di cui dimenticherai il contenuto due giorni dopo la fine della lettura. Questo è uno di quelli: bello, bellissimo, capolavoro mentre lo leggevo, ma al momento ne ricordo appena la trama.
#4. I Fratelli Karamazov – Fëdor Dostoevskij
Altro mattone di quelli belli aggressive. Non l’ho mai letto e mi sono sempre sentito una merda per questo, quindi fatelo voi e poi mandatemi un riassunto in posta qui: ve ne sarei grato.
#5. Otello – William Shakespeare
L’immobilità dell’inverno può essere smossa dal teatro. Niente di meglio quindi dell’Otello, che in sé coniuga la vivacità di Shakespeare e quella di Centovetrine. Gelosie, tradimenti veri o presunti, intrighi di potere: ti aspetti che da un momento all’altro entrino in scena Ettore Ferri e Marina Kroeger. Ed ora che ho messo nello stesso paragrafo una soap di Canale 5 e Shakespeare posso andare a togliermi la vita.
#6. Tre Metri Sopra Al Cielo – Federico Moccia
No shame. Perché i libri leggeri devono essere letti solo in estate? Cos’è? L’inverno deve essere per forza la stagione in cui entriamo in depressione? Bilanciamo le poche ore di luce con la spietata superficialità dei libri di Moccia e magari non diventeremo persone più colte ma sicuramente meno tristi. Forse.
#7. Le Mille E Una Notte – Gigi Marzullo
No, è una raccolta di novelle di autori diversi, però nessuno ci dice che tra questi non ci sia proprio il conduttore di Sottovoce. Comunque, tornando a noi, in questi anni un po’ oscuri è appropriato un revival all’esotismo di matrice coloniale. Che nella pratica significa sognare di essere tra sultani e principesse Jasmine mentre purtroppo sei a casa tua abbracciato al termosifone.
#8. Lo Straniero – Albert Camus
A proposito di ambientazioni esotiche, a mio modestissimo avviso questo capolavoro di Camus rende benissimo i paesaggi nordafricani in cui è ambientato. Col procedere della lettura, diventerà chiaro come uno sfondo così caldo e mediterraneo sia inaspettatamente quasi un personaggio del dramma asettico, poverissimo di emozioni che costituisce il nucleo del racconto. Insomma, leggi questo e col cazzo che rimpiangi le passeggiate in riva al mare.