Coppie

Le fasi del fidanzato della ragazza in Erasmus

L’Erasmus ha rappresentato, per le gonadi di moltissimi studenti, una formidabile palestra. Purtroppo, molto spesso, a fronte di un’italiana che fa il rodeo sopra un tedesco c’è un fidanzato che, essendo rimasto a casa, è ignaro di tutto. Evidentemente questo è un problema che riguarda non solo le coppie ragazza in Erasmus + ragazzo in Italia, ma anche quelle in cui le parti sono invertite.

Diamo ora un’occhiata alle varie fasi attraverso cui passa il ragazzo di una studentessa in Erasmus. Il nostro obiettivo è quello di capire se c’è la possibilità di salvare una relazione in cui lei viene esposta per mesi alle attenzioni dei maschi di mezza Europa. Per motivi legali, l’opzione di pagare un campione di kick boxing affinché tenga sempre monitorata la ragazza e ammazzi di botte chi si avvicina troppo non è percorribile, per quanto sia evidentemente la migliore.

erasmus

#1. Non so se possiamo andare avanti

Lui è confuso. Siamo tutti dei principi azzurri finché si tratta di dire: “Non siamo una coppia appiccicosa, noi ci amiamo in maniera sana e, se tu vuoi partire, io mi fido.” Poi la trovi mentre prepara le valigie per andare 10 mesi – 10 mesi! In 10 mesi una fa in tempo a rimanere incinta e partorire, senza dirti nulla! – in una città del cazzo persa in mezzo al Belgio. Allora due domande te le fai. Mi sarà fedele? Reggeremo la distanza? Ho voglia di masturbarmi per così tanto tempo?

#2. Ok, dai. Proviamoci…

Alla fine decidete di provarci. “In fondo è una sfida. E i nuovi stimoli fanno bene all’amore.” Peccato che la sua di sfida si svolga in una discoteca piena di maschi ubriachi che le toccano il culo, mentre il tuo campo di gioco è il bar in cui ti trovi con i quattro amici di sempre. Ma le prime settimane passano bene. Lei dice sempre che gli manchi, a volte addirittura piange. Anche se lo fa sempre meno, a dire il vero. Ma chi se ne frega? In fondo anche tu ti stai godendo le prime settimane di totale libertà da quando vi siete messi insieme. E, se eviti di pensare al fatto che sicuramente lo sta facendo anche lei, magari riesci pure ad esserne contento.

#3. Ti vengo a trovare

Chi parte per l’Erasmus lasciando il partner a casa dovrebbe mettersi una mano sulla coscienza. Come pensano stia il loro ragazzo quando arriva il momento di andarle a trovare? Lui sa che sarà un pesce fuor d’acqua nella comunità Erasmus, che lo guarderanno come lo stronzo venuto a pisciare sul proprio territorio. Ma, se non parte, la lascia sola. Certifica il fatto che lei sta facendo qualcosa che riguarda solo se stessa, qualcosa di importante da cui lui sarà per sempre escluso. E’ un rischio che quasi nessuno si sente di correre.

Ma la visita è un incubo. La ragazza, perfettamente a suo agio, parla con tutti, mentre lui è spigliato quanto lo sgabello di fronte al bancone del bar. E in effetti gli amici della sua fidanzata gli riservano la stessa quantità di attenzione. Inoltre conosce finalmente tutti quei morti di figa spagnoli che risultano sempre taggati nelle foto di lei. Dei sacchi di testosterone che meriterebbero di finire ad annusare da vicino le piastrelle del pub. Speriamo che il loro cazzo di paese fallisca presto e siano costretti a tornare di corsa a casa.

#4. Va bene, sei in Erasmus, ma mi ami ancora?

Tornato a casa dopo la visita, il ragazzo ha capito che probabilmente, mentre lui passa le proprie serate al bar guardando il posticipo Inter-Chievo, dall’altra parte dell’Europa sta succedendo qualcosa. Allora inizia ad essere preoccupato sul serio. Si deprime e le sue chiamate su Skype sono sempre più lunghe e tristi. “Ma mi ami ancora?” Amico, cosa ti aspetti che risponda lei? “No, la mia zona pubica è ormai di pubblico transito”? Gli ultimi mesi di Erasmus sono un’agonia. Lui conta i giorni che mancano per rivederla, lei gli shottini che può ancora bersi prima di, purtroppo, tornare a casa.

#5. Dimmi la verità, mi hai tradito?

E poi arriva. Visibilmente scontenta. Ha la depressione post-Erasmus e passa le sue giornate su Skype con compagni d’appartamento di cui il suo ragazzo non conosceva neppure l’esistenza. Nei rari momenti in cui è disponibile, la fidanzata continua a raccontare di quanto la vera vita non sia qui, a casa. Anzi, “qui” è una merda, è “là” che sta bene. Non si accorge che ogni puttanata che esce dalla sua bocca è una coltellata al suo fidanzato, ormai più depresso di lei. Alla fine lui è costretto a chiederle: “Negli scorsi mesi, mi hai tradito?”

A questo punto, si possono verificare cinque diversi scenari:

1) Lei risponde affermativamente. Si lasciano. Lui ha sprecato mesi a soffrire inutilmente, però si è allenato nella masturbazione, pratica che lo accompagnerà ancora a lungo;

2) Lei risponde affermativamente. Decidono di rimanere insieme. Lei è un genio: ha scopato gente a caso per mesi e ora ha di nuovo il suo ragazzo, senza neppure mentire. Bravissima;

3) Lei dice: “Assolutamente no!”. Ma si lasciano comunque, perché lei è depressa. Le Giuliette e i Romei contemporanei non sono infelici a causa delle loro famiglie, ma del programma Erasmus;

4) Lei dice: “Assolutamente no!”. Decidono di rimanere insieme. E’ la cosa più bella del mondo;

5) Lei dice: “Assolutamente no!”. Ma mente. E’ la cosa più comune del mondo.

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