Le 5 terribili fasi del due di picche
Dicono che ogni persona sia diversa – sarà, ma quando te lo mette nel culo il dolore è sempre uguale. Per questo oggi ci possiamo permettere di scrivere una guida ragionata delle 5 fasi del due di picche – perché per quanto ognuno si innamori di persone differenti, quando l’amata fa capire all’amante che non c’è trippa per gatti, tutti stanno male allo stesso modo.
Capiamo quindi come inizia, si sviluppa e si conclude ‘sto disastro chiamato Due di Picche.
#1. Gli indifferenti
Quando un maschio conosce una femmina, vede sempre e solo una bistecca, un pezzo di carne potenzialmente scopabile oppure no. Così quando la vittima del due di picche (che d’ora in avanti chiameremo “Sfigato”, nel senso letterale del termine, cioè “senza figa”) incontra la donna che gli maciullerà il cuore (d’ora in avanti chiamata, per lo stesso motivo di prima, “Figata”) vede solo una ragazza pisellabile. “Mh, carina Figata – se capiterà le farò impugnare il mio bastone del comando” pensa Sfigato in un arcadico fiorire di metafore.
#2. Le affinità elettive
Sfigato non ha capito che il suo potere su Figata è pari a quello di San Marino sull’Italia. E non lo capisce neppure quando piano piano si accorge che Figata non è solo una bistecca – o, se lo è, è una bistecca anche simpatica e sveglia. Quindi inizia a fare ciò che fanno tutti i maschi in amore: figure di merda. Di cui però non si rende conto, così impegnato com’è a scoprire che anche le donne hanno un’anima. In tutto questo Figata rimane imperturbabile – è la 178ima volta che vede un uomo infatuarsi lentamente di lei. Vorrebbe avvertirlo, dirgli che gli passerà sopra il cuore come un’asfaltatrice dell’Anas sul tratto Venezia-Portogruaro, ma farebbe la figura della stronza e allora pazienza, continua ad essere simpatica, attraente, irresistibile sperando non accada l’inevitabile.
#3. L’interpretazione dei sogni
Dopo un paio di settimane in cui Sfigato è rimasto senza neuroni causa figa nel cervello, finalmente si rende conto di essere pericolosamente preso per Figata. Un’ondata di panico misto ad eccitazione lo assale. Tutti i suoi sogni riguardano lei e non ci vuole Freud per sapere che passare 6 ore al giorno a immaginare il matrimonio con Figata e le altre 18 il momento in cui gli si metterà nuda a novanta di fronte al cazzo significa una sola cosa: amore. Bisogna agire.
#4. Delitto e castigo
Così Sfigato si dichiara – o peggio, per non dichiararsi apertamente cerca di far capire il suo interesse. La invita a bere qualcosa – e va bene. Le accarezza la mano – e va già meno bene. Prova a baciarla – ed è il suicidio. Figata sapeva che sarebbe arrivato questo momento, anche se sperava che in Sfigato il cervello prevalesse sugli ormoni. Ma evidentemente è una testa di cazzo, nel senso che è nel basso ventre che si formano i suoi pensieri. Lui prova a baciarla e lei sorride: “Rifiuto e vado avanti” – perché è figa e carina, ma fa battute di merda. E più lui insiste e più lei si incazza, perché non è possibile che ogni volta sia sempre la stessa storia, che ogni maschio con cui si trova bene si innamori di lei – poi si ricorda che per non attirare gli uomini bisogna essere belle come Paletta, e un po’ si tranquillizza.
#5. Non buttiamoci giù
Dopo un paio di settimane Figata è di nuovo in giro a mietere vittime mentre Sfigato medita di suicidarsi ingoiando la smartphone, così almeno smetterà di stalkerarle il profilo. Ogni like che lei mette a un altro maschio è un colpo di machete alla sua autostima, ogni foto al mare un invito a strapparsi gli occhi con una paletta del gelato. Grazie a dio ci sono gli amici, che come in una canzone di Max Pezzali lo chiamano fuori per tirarlo su. E lì conoscerà qualche altra ragazza, che inizialmente gli sarà del tutto indifferente, ma poi…[ricomincia dal punto #1]