Le 20 cose che solo chi ha avuto dei genitori apprensivi capirà
L’infanzia è un’età magica. E naturalmente la magia può essere bianca o nera. Nel primo caso, i tuoi genitori erano come Gandalf, vecchi rincoglioniti pieni di simpatia che ti hanno aiutato a diventare l’eroe che sei oggi. Nel secondo erano Saruman, figure terribili che ti hanno tenuto segregato nella Mordor delle loro ansie. Ovviamente qui ci occupiamo solo del secondo caso, perché i ragazzi coi genitori-Gandalf sono felici e non hanno bisogno di essere compatiti.
#1. Casco integrale fin dal primo giorno in cui sei salito su un triciclo. Avevi 18 anni.
#2. Hai dovuto metterti l’apparecchio per i denti anche se li avevi più dritti del cazzo di Rocco, perché la prevenzione non è mai troppa.
#3. Eri considerato il più sfigato della classe anche se potenzialmente saresti stato Ryan Gosling.
#4. Hai un chip installato sotto l’orecchio perché bisogna pur sapere dove vai.
#5. Il solo sport che ti era permesso praticare era il domino, ma stando attendo che le tessere non ti cadessero sulle unghie.
#6. L’unica volta in cui ti hanno lasciato l’auto è stata quando gliela hai rubata.
#7. Durante l’adolescenza per controllare che non fumassi hanno comprato una muta di cani dalla narcotici.
#9. Dovevi fare tutto di nascosto. E per tutto intendo anche respirare.
#10. Hai sviluppato un certo numero di psicopatologie che la loro eredità non basterà a curare.
#11. Non si fidavano a farti andare in giro in auto neppure quando uscivi col tuo amico che poi è diventato seminarista.
#12. Non ci cascavano mai quando simulavi la febbre per non andare a scuola, perché la tua salute era più monitorata di quella del Papa.
#13. Hai passato l’infanzia a marcire d’invidia nei confronti dei tuoi coetanei a cui i genitori regalavano loro una libertà aborigena.
#14. L’unico aspetto positivo è che non hai potuto studiare all’università della strada, perché le auto sono pericolose.
#15. Passare un pomeriggio dai tuoi nonni era come trasferirsi dall’URSS di Stalin alla Giamaica.
#16. Il giorno degli orali della maturità ti hanno accompagnato fino all’uscio della classe, tenendoti per mano.
#17. A forza di sognare cose che non hai mai fatto hai scritto Sandokan.
#18. L’unico motorino che hai avuto era quello dei coglioni che fumavano quando i tuoi amici ti sfottevano. Ma in effetti 16 anni è un po’ tardi per la prima mountain bike.
#19. La tua è una famiglia pluriparentale: tuo padre, tua madre e la loro ansia.
#20. Quella volta che sei tornato a casa con 5 minuti di ritardo e su Rai Uno c’era uno speciale Porta a Porta sulla tua scomparsa.