Sesso

Le 12 caratteristiche del porno perfetto

Siamo nel secolo di internet, dei social, del web marketing, di instagram, delle “pic” al “food”, dei “talent”, della telecrazia, anzi, no, della webcrazia, e dei webeti.

È un mondo che va a mille all’ora, che viaggia via satellite, a mezzo di fibra ottica, tutto evolve e niente mai si adatta.

Eppure l’uomo, si sa, rimane lo stesso dall’alba dei tempi, e, come tale, insegue sempre la stessa, iperuranica ed immutabile, Idea di fondo, lo spargimento del seme.

 

Il senso di tutto questo è che puoi portare il mondo ad una sostanziale evoluzione in senso digitale ma non puoi cambiare la condizione umana e quindi, si, l’uomo continuerà a masturbarsi in eterno, adattando le sue esigenze alle nuove tecnologie, che consentono una fruizione al passo coi tempi di quei contenuti stimolanti ai fini dell’Atto Creativo per antonomasia.

Parafrasando: “l’importante è sborrare”. E, per non svilire un simile gesto di ingegno, bisognerebbe anche cercare di farlo bene.

Ecco perché noi dell’Oltreuomo, da uomini di scienza non anche sprovvisti di un innato senso pratico, abbiamo creato un sunto che contiene le caratteristiche di quello che riteniamo sia il prototipo del porno perfetto.

tori

#1 Lei ha le tette grosse

#2 Lei è un “loro”

#3 Il filmato è rigorosamente amatoriale. La location è un riconoscibilissimo monolocale mansardato. Praticamente l’appartamento che tutti abbiamo abitato in qualità di fuorisede.

#4 Lei non deve essere bella. La bellezza è casta, oppure inarrivabile. Lei deve incarnare l’essere porca. Tribali nella zona sacrale e altre cose di cattivo gusto tipo grossi piercing pacchiani sulla lingua alimentano la nostra percezione del suo essere suinamente genuina al cento per cento.

#5 Azione. L’uomo moderno ha bisogno di azione. Il sesso è come un film, agli uomini non piace l’idea di dover aspettare due ore e un quarto prima di trovarsi al centro della vicenda. I film sentimentali, invece, sono come i preliminari, 120 minuti di introduzione prima del bacio finale.

#6 Il protagonista maschile è un fattorino, un meccanico, un tirocinante di medicina, il figlio disoccupato che si scopa la matrigna quando il padre pensionato esce di casa per arrotondare col lavoro a nero in tabaccheria. L’uomo medio deve sentirsi protagonista della scena, con buona pace del Christian Grey di turno.

#7 La scena deve essere girata al piano terra. Nessuna rampa di scale deve frapporsi tra il suono del citofono e l’attimo in cui godremo della visuale del generoso deretano dell’attrice femminile.

#8 L’ uomo è calvo. L’ascesa del pelato di Brazzers è il chiaro esempio del legame fra lo spettatore medio e l’idea ossessiva del proprio decadimento fisico, che viene a sublimarsi nell’alopecia.

#9 Lui ha più di cinquant’anni, lei venti al massimo. L’uomo non vuole sentirsi inadeguato. Mai. Men che meno quando inizia a prendere coscienza del tempo che va.

#10 La donna ansima, geme. Non formula IN NESSUN CASO frasi di senso compiuto. Il sesso è l’unica occasione in cui noi uomini abbiamo l’illusione di poter avere il controllo della situazione. 

#11 La durata complessiva del filmato non deve superare i cinque minuti. Amate i fidanzati che ritardano l’orgasmo. Lo fanno solo per voi.

#12 Il gran finale è importante. L’espressione di lei quando riceve il frutto del suo lavoro deve ricordare quella di un cane da slitta che viene estratto vivo da una valanga. La gratitudine espressa dal suo sguardo riempirà nei secoli di orgoglio il cuore di milioni di fruitori.

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