La posta del cuore dell’Oltreuomo: le storie a distanza
A grande richiesta di nessuno torna la posta del cuore dell’Oltreuomo, con le vostre confessioni più intime che avete astutamente deciso di condividere con un sito che le pubblicherà. Oggi ci occuperemo delle storie a distanza. Cosa sono? A cosa servono? Chi le ha mai volute?
Andiamo subito al nocciolo della questione attraverso le accorate lettere che ci sono arrivate in redazione.
Caro Oltreuomo,
da un paio d’anni ho una relazione a distanza con un ragazzo bellissimo. Si chiama Maicol e fa il DJ a Gallypoly durante l’estate e a Charm in inverno. Due anni fa, come ti dicevo, ci siamo conosciuti ed è stato amore a prima vista. Una cosa tipo Giulietta e Rommeo, però con i led in bocca e i profilattici al gusto tropical.
La vita poi ci ha divisi. Lui sta sempre via, lavora un sacco e lo so che lo fa per noi, per darci un futuro migliore, però di fatto ci siamo rivisti solo un’altra volta lui mi ha chiamata Sciarlott. Anche Whatsapp ci avvicina poco perché a parte tanti selfie del suo cazzo è un tipo poco comunicativo.
Ma a me piace così com’è.
Solo vorrei sentirlo di più, averlo più vicino. Mi manca. Cosa mi consigli di fare?
Barbara
La cubista.
Ehi,
mi chiamo Andrea, vivo a Ospitaletto (BS) e la mia fidanzata è in Erasmus. Sono sicuro che mi è fedele, ne abbiamo parlato spesso. Lei ovviamente è libera di fare ciò che le dice la vulva, l’importante è che mi avverta così che ognuno possa andare responsabilmente per la sua strada.
Finora non mi ha fatto sapere nulla, quindi sicuro che non sta facendo la zozzetta.
Io però mi sono anche un pochino rotto le palle del sesso su Skype e la masturbazione come stile di vita e non più come saltuario esercizio di introspezione. Quindi inizio a guardarmi attorno, vedo che ci sono delle ragazze che ci starebbero e sinceramente ci penso.
Mi sembra sia già un tradimento il solo fatto di prendere in considerazione l’ipotesi. Cosa faccio? Ne parlo alla mia ragazza o no? Mi sento una merda.
Tuo,
Andrea
Fai benissimo a sentirti una merda. Mentre lei in Erasmus fa una vita da prigioniera cambogiana, tu sei a Ospitaletto a spassartela tra coca e puttane. Fai schifo. Animale.
***
Ciao Oltreuomo,
sono Martina. Sto con il mio ragazzo da ormai quattro anni. La storia è definitivamente morta, si vede. Cioè, l’ultima volta che mi ha portata a cena è stato otto mesi fa. Dal kebabbaro, perché se prendevi due piadine c’era una Fanta in omaggio.
Ovviamente è dura accettare il fallimento. Abbiamo in comune tutto ormai: amici, interessi, malattie veneree. D’altra parte mi sento solo la metà di niente e vorrei dare una svolta alla mia vita. Ma ho paura che lasciandolo gli scuoierei il cuore.
Come faccio a concludere una storia importante con il lieto fine? O almeno senza che nessuno si faccia troppo male?
Cambia città e trasforma la tua relazione in una storia a distanza.