Arte

Il terrore di Salvini: la sottomissione sessuale delle donne islamiche

Matteo Salvini si era coricato da poco quando si sentì accarezzare dolcemente il pacco. Il movimento della mano era esperto e la sensazione prodotta piacevole, per questo aprì gli occhi, per indagare se quel momento fosse sogno o realtà.

A calvalcioni sopra lui c’era una donna con il burqa prodigata verso la generosa e sottomessa offerta della soddisfazione virile. Salvini trasalì.

Una donna, in camera sua, su di lui!? E poi, fatto del tutto inedito per un segretario della Lega Nord, la sorgente del piacere indossava il burqa?!

sottomissione

– E tu chi diavolo sei?

– Sono Paolo Villaggio – La donna si tolse i burqa e apparve il viso paffuto di fracchia.

– Scendi subito dal mio letto e soprattutto scendi da me! Cosa polenta sta succedendo?

– Conosci la canzone di De André “Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers”? Bene, l’ho scritta io. Devi sapere che quella battaglia avvenuta nel 732 diede una battuta d’arresto all’espansione musulmana verso il nord. È stata la battaglia decisiva che ha segnato l’inizio della cristianità medievale. Ovviamente le cose non sono state così nette.

Salvini era sgomento. De Andrè, cristiani, aneddoti storici, musulmani. E poi Paolo Villaggio vestito come la sposa quindicenne del sovrano di qualche petromonarchia araba che gli accarezza il pacco. Decisamente troppo.

– Pretendo una sintesi chiara di quello che accade. Cazzo c’entra De André?

– Lascia stare Fabrizio, quel pezzo l’ho scritto io. Il punto è semplice, io sono il tuo incubo. Anzi sono tutti i tuoi incubi, come puoi facilmente inferire dalla mia stazza.

– E cosa devo fare?

– Immagino tu debba provare terrore. Ma stiamo prendendo una deriva grottesca quindi fammi assumere il controllo della narrazione, altrimenti non si capisce niente come nel Finnegans Wake. Allora, le coppie che si riconoscono in una delle tre principali religioni monoteistiche fanno più figli rispetto alle coppie atee o agnostiche perché hanno preservato i valori patriarcali, le donne sono meno istruite e l’edonismo e l’individualismo sono meno pregnanti.

– Ma questo che Pontida c’entra con Carlo Martello?

– O santa vergine! È un sogno! Non deve per forza seguire una logica. Sono rivelazioni spot. Qualcosa di molto simile ai buchi di trama delle serie TV. Se interrompi ancora per il prossimo mese ti mando la sensazione di cadere nel vuoto ogni che sogni.

– Scusa.

– Dicevamo, più figli alle coppie religiose, la trascendenza è un fenomeno adattivo. Tradotto, la percentuale di popolazione religiosa è destinata ad aumentare rispetto a quella non credente.

– Non mi pare che i cattolici stiano aumentando.

– Perché la chiesa cattolica ormai è gestita da debosciati. Il Papa ha detto che se offendi sua madre ti dà un pugno, però su internet lo trovi vicino a Massimo Boldi o sorridente con il naso da pagliaccio. Il problema del cristianesimo è che si basa sulla personalità marginale e decadente di Gesù, un personaggio che ha troppo amato gli uomini. Lasciarsi crocifiggere per loro testimonia quantomeno una mancanza di buon gusto, per dirla alla Nietzsche. I valori del cristianesimo moderno sono quelli di un uomo moderatamente di sinistra. Purtroppo per loro ad aver vinto la battaglia delle idee è la destra liberale: i giovani sono diventati “imprenditoriali” e le caratteristiche ineludibili dell’economia di mercato ormai sono riconosciute all’unanimità. Con l’affermarsi dell’individualismo liberale la società occidentale è spacciata. Prima si dissolveranno quelle strutture aggregative intermedie che sono le patrie, le corporazioni e le caste e alla fine la struttura ultima: la famiglia. A quel punto la caduta demografica aprirà praterie all’affermarsi della religione islamica a livello socio-politico, supportata dalle petromonarchie.

– Ma tu sei deficiente!

– Preparati a dire addio alla polenta e sì al cous cous.

– Non accadrà mai, gli italiani si opporranno con tutta la rabbia e tutto l’amore per l’Italia.

– Capisco la tua frustrazione, è impossibile per chi ha vissuto in un sistema sociale ereditato, immaginare il punto di vista di coloro che, non essendosi mai aspettati nulla da tale sistema, ne progettano o consentono la distruzione senza alcun timore. Vedi, i fascismi non sono altro che il tentativo spettrale, da incubo e fallace di ridare vita alle nazioni morte: senza la cristianità l’Italia non è che un corpo senz’anima. Pensa all’inno di Mameli, già nella prima strofa per far stare in piedi la baracca occorre chiamare in causa Dio.

Salvini si era alzato dal letto, aveva indossato la felpa verde dell’Arabia Saudita e tremando di terrore cercava di riempire una moka Bialetti, edizione raduno degli alpini. Anche lei verde.

– Caffè?

– Preferirei un tè verde se ne hai.

– Basta con queste stronzate mediorentali! O caffè o niente.

– Allora niente.

– Quando succederà tutto questo? Voglio dire, quanto ci vorrà prima che l’Italia e l’Europa vengano conquistate dal nuovo impero Ottomano?

– Tieni, leggi il giornale di oggi.

– Mi hai portato Il Fatto Quotidiano? Ma sei deficiente.

– C’era l’inserto del Charlie Hebdo. E poi c’è l’editoriale di Scanzi, il primo italiano ad essersi convertito all’Islam per beneficiare della poligamia. Descrive il vantaggio narcisistico di condividere il talamo con tre biondine di quindici anni. Il concetto che sviluppa è molto semplice. Le donne islamiche durante il giorno sono coperte da impenetrabili burqa neri, la sera in camera da letto si trasformano in uccelli del paradiso. Il contrario delle donne occidentali, raffinate e sexy durante il giorno, perché è in gioco il loro status sociale, tornando a casa si afflosciano, abdicano stremate a qualsiasi prospettiva di seduzione indossando tenute comode e informi. Da leggere.

– Sono state legalizzate le unioni tra un uomo e più mogli?! Cosa cazzo fa il Vaticano?!

– Te l’ho detto. Negli anni sono rimasti in pochi, l’ateismo dilagante ha aperto la strada al culto islamico. Più forte, più coerente con il liberismo di destra.

Salvini afferrò Il Fatto Quotidiano e cominciò a leggere.

La conseguenza più immediata dell’instaurazione di un governo islamico in Italia era stato il calo della delinquenza di circa un decimo, dovuto al pugno di ferro utilizzato dalle forze dell’ordine, applicato nell’indifferenza complice delle autorità dirigenti. Un altro successo era stata la disoccupazione, praticamente sparita dopo l’uscita in massa delle donne dal mercato del lavoro. Poi c’era l’aumento dei sussidi familiari interamente bilanciato dalla drastisca diminuzione degli stanziamneti per l’istruzione. L’istruzione obbligatoria era fissata solo fino alle scuole primarie, diciamo dodici anni. Dopo chi voleva proseguire lo poteva fare privatamente, gli altri venivano indirizzati all’artigianato. Tutto questo restituiva dignitià alla famiglia, la cellula di base della società.

– Siamo completamente sottomessi. – piagnucolò Salvini alzando lo sguardo verso Fantozzi.

– Sì. Ed è bellissimo. Il culmine della felicità umana consiste nella sottomissione più assoluta. La critica imbruttisce, il segreto della felicità è accogliere con ottuso ottimismo quello che ci arriva. L’Islam accetta il mondo nella sua integrità, accetta il mondo così com’è per dirla ancora con Nietzsche. Per il buddismo il mondo è Dukkha, inadeguatezza. Il cristianesimo stesso manifesta grosse riserve. Per l’Islam invece, la creazione divina è perfetta. Cos’è alla fine il Corano se non un immenso poema mistico di lode? Lode al creatore e sottomissione alle sue leggi.

Detto questo, Paolo Villaggio si avvicinò a Salvini e lo bacio teneramente sulle labbra.

Occhi aperti, la fronte imperlata di sudore e il fiato corto della paura, Salvini si era svegliato di soprassalto. La stanza era al semibuio, esattamente come la ricordava prima di addormentarsi. Sul comodino accanto al letto, posato, con la copertina leggermente arricciata verso l’alto dalla lettura, c’era il libro Sottomissione di Houellebecq. Il terrore di quel sogno veniva tutto da lì.

Era ancora presto ma non poteva aspettare. Prese il telefono, chiamò Baricco e gli chiese di fare una recensione di merda per Repubblica.

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