I 6 terribili modi in cui il tuo fidanzato ti deprime
Le relazioni portano sempre con sé un bel numero di grane. Alcune però sono prepotentemente più deprimenti di altre. Le elenchiamo di seguito non perché vogliamo compatire persone che, tra l’altro, hanno autonomamente deciso di infilarsi in una relazione del cazzo, ma solo per foga classificatoria
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#1. I rutti
I rutti non sono di per sé una cosa rivoltante, ma indicano come il tuo uomo ormai ti consideri alla stregua di una cassettiera: utilissima per infilarci dentro le cose ma degna di nessun particolare riguardo. Inconsciamente, te ne rendi conto ogni volta che il tuo ragazzo intona la Nona sinfonia di Beethoven con i rutti post-birra, ma continui a ripeterti che forse è giusto così, che l’importante è essere se stessi. Peccato che il “se stesso” del tuo uomo sia meno rispettoso di Attila nei giorni in cui aveva i coglioni girati.
#2. Dimenticare da quanto tempo state insieme
Quella che alle donne freghi qualcosa degli anniversari è una falsa credenza, nata per dipingerle come delle stronze così attaccate ai dettagli che gli autistici a confronto sono dei disattenti superficiali. In realtà tu non vuoi che lui si ricordi il giorno in cui vi siete baciati, ti basta che si ricordi che è successo, che c’è un prima e un dopo la vostra relazione, che prima tu eri triste e lui segaiolo e adesso vi fornite amore e prestazioni sessuali regolari, rendendovi entrambi felici. Chi se ne dimentica merita di tornare nella condizione di quelli che devono abbonarsi ai siti porno per vedere una vulva.
#3. Sempre gli stessi litigi
La noia non inizia quando si fanno sempre le stesse cose, ma quando si litiga sempre per gli stessi motivi. Ed è bidirezionale, anche a noi maschi fa venire la pelle d’oca pensare di discutere costantemente attorno alle stesse due o tre questioni. Forse, un buon modo per uscirne è essere finalmente sinceri: “no, non voglio andare a bere con i tuoi amici perché li ritengo cerebrolesi”, “no, non andiamo a vedere il film di Sorrentino perché Servillo è un borioso del cazzo”, “no, il senso orale senza contraccambio mi ha stancato”.
#4. Le sbronze da ragazzino
Altro tasto dolente è quello delle sbronze, ritenute dalla maggior parte delle donne un atteggiamento infantile e dalla maggior parte degli uomini l’arena in cui mostrare i propri istinti peggiori e quindi più divertenti. Chi a trent’anni continua a bere come un dodicenne è uno che ce l’ha fatta: a rimanere giovane, a conservare la grinta, a non finire in carcere. Ma uno che a trent’anni continua a bere come un dodicenne e si fa beccare spolpo come un limone dalla sua ragazza è soprattutto uno che ce la farà a farsi lasciare.
#5. Voltarsi a guardare le altre
Anche qui, il problema non è la cosa in sé, ma il suo sottinteso e cioè: “sì, sono davvero uno di quei morti di figa che si fanno venire una frattura alle vertebre a forza di girarsi a guardare i culi che passano.” E allora tu, fidanzata del povero arrapato, ti chiedi: “ma sono proprio così poco appagante che lui deve perdere la dignità in mezzo alla strada per guardare una donna che gli piace?” Comunque, per il tuo benessere mentale, ti faccio notare che il tuo ragazzo è malato di figa e quanto tu sia appagante non cambia proprio nulla. E, in fondo, è proprio per la sua ossessione che state insieme.
#6. Essere stupido
Questa è la cosa peggiore, non tanto perché tutti i difetti si possono migliorare, tranne la stupidità, in quanto uno supido è troppo stupido per capire di essere tale. E neppure perché conversare con uno stupido, sul lungo periodo, appiattisce il tuo encefalogramma. Ma perché, sei hai deciso di metterti con uno stupido, fai bene a dubitare anche della tua intelligenza.