Sport

I 20 motivi per cui dire NO all’attività fisica

Per redimerti la grassa coscienza dai bagordi del week end e dalle abbuffate della settimana, arriva puntuale a punirti il senso di colpa, che ti fa infilare tutina e scarpette e ti porta a tentare il suicidio con un bell’allenamento fisico.

 

Un’oretta di attività, qualche serie di esercizii: utopia. Finirai rantolante dopo pochi minuti, in una pozza di lacrime e sudore, piangendo il fritto che ti sei scassata e sudando l’anima dei drink bevuti.

Ne vale davvero la pena? Ecco i motivi per cui dire NO all’attività fisica:

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#1. Dopo i primi 5 minuti di riscaldamento sei stanco come un maratoneta a fine corsa, ma forse no;

#2. Sudare è tremendamente antiestetico;

#3. Tanto è costituzione, è inutile buttare un polmone sulle ellittiche: c’hai le ossa grosse, mica sei grassa!

#4. Correre 10 km è la cosa più faticosa che tu possa immaginare di fare nella tua vita. E anche l’ultima;

#5. La pioggia, il vento, il freddo, il caldo: tutte condizioni avverse, e almeno una è sempre presente;

#6. Lo sforzo effettuato per mettere in moto una massa pesante come il tuo corpo incrementa la possibilità di incorrere in ernie ed emorroidi: vuoi correre simili rischi?

#7. L’attività fisica è quella cosa che ti ricorda che nel petto ti batte un cuore, pronto ad esplodere;

#8. 8 addominali non costituiscono una serie, e in ogni caso una serie a trimestre non è sufficiente a garantirti una panza scolpita;

#9. Dopo due mesi di inattività, sei più in affanno di una macchina in panne;

#10. Belen zompetta su e giù, marmorea, soda e non suda, ride canta e balla; tu rotoli ansante sul tappetino, rubiconda come un tacchino, grondante e puzzolente: non appartenete alla stessa specie, è evidente;

#11. I crampi ai polpacci prima, durante e dopo;

#12. Maggiore è la sofferenza fisica, maggiore è quella dell’anima: tapis roulant e Tizianone in cuffia = MORTE CERTA.

#13. Perchè spendere tempo ed energie in palestra, quando puoi perdere tempo e salute comodamente sul divano con streaming e schifezze?

#14. Appendere una foto di gnocca davanti a te non servirà a motivarti, ma solo a farti piangere lacrime amare quando finisci l’allenamento e non sei diventata così;

#15. Rischi di liberare troppi radicali liberi e di invecchiare prima del tempo;

#16. Ripensare e maledire il quinto piatto di carboidrati fritti dell’ultimo aperitivo ti rende una brutta persona: lui si offende e quelle calorie non se ne andranno mai;

#17. Quando hai finito sei così affamato che ti mangi l’intera panetteria sotto casa, panettiere compreso;

#18. D’estate: sei chiatto e fa caldo e sudi. Fai esercizio, così (un giorno forse chissà!) sarai meno chiatto e suderai meno, ma nel frattempo sei chiatto fai esercizio e sudi. E sudi a far esercizio perché fa caldo e sei chiatto. E sudi. Poi muori. Chiatto e sudato.

#19. D’inverno: sei ancora più chiatto e sudi solo al pensiero, quindi fai esercizio, sei più chiatto e sudi di più, anche se non fa caldo. E infatti fa freddo, finisci di far esercizio, ma tu sei chiatto e hai caldo e sudi: esci al freddo, ti prendi un accidente e muori. Chiatto e ghiacciato.

#20. Vado a correre perché mi rilassa!”, “Mi spacco di esercizio perché mi carica di energie!”, “Più sudo e più mi sento leggero!”, NON CREDETE A QUEI BUGIARDI! Se davvero lo fanno e perché vogliono morire soffrendo moltissimo e poi venire ricordati in gloria!

Di Ilaria Rostan

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