I 10 drammi della ragazza sentimentalmente stitica
Siamo le Bambi dell’universo femminile, ci spaventiamo con poco: disagiate, disadattate e antidonne – però un sacco simpatiche, ci tengo. Siamo le cosiddette “sentimentalmente stitiche”, non siamo in grado di esternare i sentimenti, ce li teniamo belli stretti nello stomaco e li teniamo a bada con i gastroprotettori.
Possiamo sforzarci, possiamo stuprarci pur di cercare di aprire bocca e dire le cose chiaramente, ma per quanti Activia potremmo mai ingurgitare, non riusciremo mai ad andare di cuore. Immaginateci come delle Nicolas Cage con la vagina: espressive dentro. Amateci.
P.S.: non confondeteci con le fighe di legno. Quelle sono un’altra cosa, eh.
#1. Mandi un messaggio carino ai tuoi amici dicendogli che ti mancano, e le risposte che ricevi vanno dall’evergreen “Hai il ciclo, vero?” a “Ma quanto cazzo hai bevuto?” tipica del venerdì sera.
#2. Qualcuno ti dice “Ti voglio bene” e vorresti rispondergli “anch’io”, ma improvvisamente dimentichi l’italiano e sfoggi delle abilità retoriche che nemmeno Razzi dopo il quinto bicchiere di Montepulciano.
#3. Quando ti fanno un complimento e la tua faccia sperimenta tutta la gamma cromatica dei rossi Pantone. Cerchi di dire “grazie”, ma nello sforzo finisci la saliva e ti ricoverano per farti una flebo perché sei completamente disidratata.
#4. La gastrite.
#5. Senti delle ragazze chiamarsi amore, tesoro, vita e inizi a schiumare dalla bocca (anche se questo lo etichetterei come semplice buon senso).
#6. Ti circondi di amici maschi sperando di sfuggire ad inutili sentimentalismi, ma tra una sinfonia di rutti e una classifica di culi femminili sono comunque più teneri ed espansivi di te.
#7. Le coppie che ti limonano davanti.
#8. Saresti meno a disagio nel guardare un porno con i tuoi genitori invece della temutissima commedia romantica.
#9. Tra le tante paure che condiscono le tue (im)possibili relazioni sentimentali, c’è quella in cui sei in macchina convinta di limonare e lui ti dice “Dobbiamo parlare”.
#10. Allora prendi in considerazione l’idea di passare al vibratore, ma temi che accendendolo possa dirti la stessa cosa.