Gli 11 personaggi che inevitabilmente incontra chi fa volontariato
Penso, son serio, che fare volontariato sia un’ottima cosa.
Chi gratuitamente offre il proprio tempo per la collettività, dovrebbe ricevere una medaglia.
Ci sono associazioni di volontariato in tutta Italia.
Di tutti i tipi, per tutte le situazioni, per tutti i gusti.
Se avete anche solo 2 ore di tempo alla settimana vi suggerìsco di impegnarle a favore di questa causa.
PERO’.
Eh sì, un però c’è.
Non è tutto rose e fiori, of course. Si incontrano persone di tutti i tipi.
Vediamo esattamente QUALI TIPI.
1# Tipologia FIORELLO.
Ma chi cazzo sei? Un One Man Show?
LUI, ma anche LEI, è un entertainer. Non ha la coda, ma sicuramente vorrà farti partecipare ad un Karaoke di gruppo.
Battuta pronta, sorrisone, energie da buttare.
È simpatico eh, per carità, ma dopo 2 ore ti sembra di essere in riviera con un animatore della “C’hai rotto il cazzo Tour”.
2# Tipologia TONIO CARTONIO.
Durante la vita normale è un eroinomane che si buca in centrale all’ombra della mela dopo la quarta rapina del giorno.
Arriva a volontariato e diventa la persona più gentile dell’universo: dolce, comprensiva, disponibile. Racconta favole ai piccini e offre succo di brucaliffo a tutti. Oddio, rifiutate, per piacere.
3# Tipologia LADY D.
Milfone ricche da far schifo che per fare i lavoretti del pomeriggio ti chiede se le appoggi gentilmente il Pateck Philippe sull’armadietto che non vorrebbe sporcarlo.
Arrivano a volontariato su carri trainati da bellissimi e potenti cavalli bianchi, eppure non sono morte.
4# Tipologia DON MAZZI.
Criminali con passati torbidi. Hanno sulla coscienza vite strappate e rapine a volto coperto.
Hanno però promesso al proprio padre in punto di morte che si sarebbero redenti. Ed eccoli lì, cicatrici sul volto e ferro in cintola a montare il calcio balilla per i ragazzini. Bravo Macchia Nera.
5# Tipologia PARIS HILTON.
In realtà non gliene frega un cazzo del volontariato. Ha paura di contrarre malattie, di dover parlare con le persone, di essere costretta a sporcarsi le mani e di dover finire a fare noiosi turni serali.
Lei (o lui, non fatemelo scrivere ad ogni punto) è lì per farsi vedere. Per poter far vedere ai propri amici su Facebook che sì, ha almeno una parte del corpo pulita. Il culo forse, perché la faccia non la salvi.
Un po’ come quelli che vanno nella bellissima Africa per poter fare la foto con il bimbo di turno e dichiarare al mondo (che peraltro non t’ha chiesto un cazzo): “Hey! Sono buona!” Poi incontra una signora sulle scale della metro che fatica a procedere e se ne lamenta senza dare neanche una mano.
6# Tipologia SECONDO CLASSIFICATO DI X-FACTOR.
Dove cazzo è finito? Si è presentato 2 volte. Non è più venuto. Si è spaventato? Si è scocciato? Aveva un’idea diversa di volontariato? L’abbiamo trattato male?
Non si sa e non puoi chiederglielo, ha già cambiato residenza e sim.
Comunque non vi preoccupate: è scomparso, ha due presenze in tutto, ma non mancherà di dire a tutti: “Io ho fatto volontariato”.
7# Tipologia SAN TOMMASO.
È un santo. O una santa. Ma la categoria si chiama San Tommaso non per lui, ma per te.
Sei incredulo che esistano persone così buone al mondo e ti viene istintivo toccarlo, per vedere se è vero o se devi smetterla con i cartoni.
8# Tipologia CHEF RUBIO
C’è un festa? Organizziamo per Natale? Organizziamo per Pasqua? Ma è il compleanno di Mirella? Porto una torta! Ci penso io!
Ci pensa davvero e porta leccornie pantagrueliche da cibare una legione.
9# Tipologia MORALIZZATORE.
“Sai ci sono delle regole. Abbiamo delle regole. Dobbiamo rispettare delle regole. Sentiamo cosa dice il regolamento. Chiamo la presidente. Mi informo in segreteria e ti dico.”
Senza di loro saremmo persi e superficiali. Peccato però che poi si trasformino in stokeriani succhiatori di energie.
10# Tipologia GENGHIS KHAN
È un grande conquistatore. Non di terreni, ma di tope. Non crede realmente alla causa del volontariato, ma ci si impegna davvero. La speranza è quella di raccogliere amicizie e relazioni amorose.
11# Tipologia ACADEMY AWARDS
Ok, abbiamo capito che sei il migliore. Sappiamo quante volte hai salvato bambini in Ruanda.
Siamo a conoscenza delle tue imprese durante lo tsunami delle Filippine.
Ora però c’hai rotto il cazzo. Prendi l’armadietto da quel lato e aiutami a spostarlo.