Francesco Totti: 10 cose che ancora non sai
Capitano a vita della Roma, idolo di migliaia di ragazzini e di tifosi giallorossi, ma apprezzato da tutti gli amanti del calcio.
Francesco Totti, da molti considerato il più grande calciatore italiano, pur avendo ormai smesso di giocare da anni, è sempre sulla bocca di tutti. Basti pensare al successo che ha da poco avuto la serie ispirata alla sua vita, nella quale è l’ottimo Pietro Castellitto a interpretare il ruolo del capitano giallorosso. Ma davvero credi di sapere proprio tutto sull’idolo dei romanisti? Noi, per sicurezza, abbiamo pensato di realizzare una lista delle 10 cose che ancora non sai su Francesco Totti e siamo sicuri che ci sono delle chicche che ti sorprenderanno.
Francesco Totti – La sua prima squadra
Una volta indossata la maglia della Roma, Francesco non l’ha più mollata, ma la prima squadra con la quale ha giocato è stata la Lodigiani. Aveva solo 13 anni quando il presidente gli disse che lo cercavano due squadre di serie A: la Roma e la Lazio. Be’, ci sembra superfluo dirti quale scelse.
La data del suo primo gol in A
Era il 4 settembre del 1994 e la Roma scendeva in campo contro il Foggia. Fu quella la partita in cui i tifosi giallorossi assistettero al primo gol di quello che in futuro sarebbe diventato il loro eterno capitano.
La storia con Ilary: dal primo incontro al primo viaggio
Totti chiese la mano di Ilary nel 2004 in un ristorante per l’occasione chiuso al pubblico. E pensare che la prima volta che Ilary vide Francesco era nervosa e non gli rivolse neppure la parola! La loro prima vacanza (quando ancora erano solo fidanzati) è stata a Sharm El Sheik.
Non solo calcio
Totti pur amando il calcio alla follia, ha anche altre passioni. Due su tutte quelle per il gioco delle carte e le automobili.
A proposito di automobili
Luciano Spalletti nel 2006 era solito riaccompagnare Francesco dopo gli allenamenti. Era il periodo in cui Totti stava recuperando da un durissimo infortunio in vista dei mondiali. Per non farsi riconoscere, il mister usava una Ford Ka scura, puntando sul fatto che i tifosi non avrebbero mai pensato di trovarli a bordo di un’utilitaria.
Otto
Sono le viti con cui il dottore gli sistemò la caviglia dopo quel terribile infortunio di quel maledetto febbraio 2006. Il giorno più triste della carriera di Francesco. Frattura del perone e Mondiale a rischio, ma per fortuna sai bene poi com’è andata.
Non va più al cinema
In relatà è che per lui era impossibile andarci e spesso doveva farlo di nascosto o a spettacolo già inziato. Così ha pensato bene di farsene costruire uno direttamente a casa sua.
Attenzione all’alimentazione
Pur non essendo maniacale ai livelli di Pippo Inzaghi e vivendo in una città come Roma, che dal punto di vista culinario ha tanto da offrire, soprattutto durante gli ultimi anni di carriera, Totti ha fatto molta attenzione alla propria dieta, facendosi preparare, dopo gli allenamenti e solo nel suo ristorante di fiducia, sempre il solito piatto: minestrina.
I No della famiglia
Era il 1989 quando il Milan, tramite degli emissari della società, bussò alle porte di casa Totti. Cosa volevano? Fare di Francesco il più giovane campione d’Europa. Mamma Fiorella però fu irremovibile e Francesco rimase nella sua città.
Il tatuaggio dopo lo scudetto
Insieme all’amico Claudio Amendola, dopo la festa per il tricolore, Totti si fece tatuare un gladiatore sul braccio destro. Il tatuaggio, opera di Gabriele Donnini, fu anche un modo per omaggiare il film con Russell Crowe, uscito nelle sale proprio in quel periodo.