Dove siete stati in vacanza (di Zio Effe)
Sappiate che non è che vi inventate un cazzo di niente, quasi in nessun campo, e comunque niente che Zio Effe non sappia. Siccome sono bastati due mesi delle vostre ferie per sbomballare i coglioni al mondo intero con le vostre foto del cazzo ed i vostri status di facebook con cui malcelavate la voglia di suscitare invidia, le robe tipo “Finlandia, cornetto salato co la merda e gef bakley in sottofondo. Questa è colazione” No, questo è esibizionismo, tetraspastico che non sei altro. Oppure le foto delle tue gambe di merda con il mare di Barens sullo sfondo con la scritta “Dura la vita eh?”, no, dura la tortorata che ti deve spaccare la schiena, pagliaccio.
Ma cercherò di limitarmi nel livore per rispetto a chi mi ospita, e passo a descrivere le vostre vacanze. No, io non c’ero, e neanche vi conosco, e però so cosa avete fatto, perché sono Zio Effe, e quindi tutti voi dovete chinarvi.
Ci sta quello che è stato in Spagna. Ha prenotato all’ultimo momento, ha partecipato ad almeno un paio di fiere di merda che poi sono uguali uguali alle sagre di qualunque paese sfigato della Marsica, con bancarelle con dolci industriali ripugnanti preparati l’anno scorso, vino di scarsissima qualità che scorre a fiumi, paccottiglia cinese presentata come novità della tecnica. E’ stato a Barcellona oppure a Madrid, se stanziale. Si è fatto il giro dell’Andalusia o il giro del nord che manco mi ricordo come si chiama talmente è un’insignificante espressione geografica, per citare Schweinsteiger. Ha mangiato benissimo, e “gli spagnoli sono mooooolto più avanti di noi, e soprattutto mooooolto più rilassati”. Che poi è come valutare il carattere italiano osservando i bagnini di Riccione, brutto decerebrato che non sei altro. Ti dirà che ha conosciuto donne molto calienti, e che la vita in effetti è meno cara. In realtà ha speso 4000 euro, puttane escluse. Puttane coi baffi, peraltro.
Poi ci sta quello che è stato in Salento, oppure in Calabria, o in Cilento. Quello che è andato in Cilento in realtà voleva andare in Salento, ma credeva che “Salento” in salentino si dicesse “Cilento”. Si sarà fatto tutte le tarantelle de sta minchia, o ste pizziche, o sti balli da vecchi rivisitati per i giovani, senza avere il coraggio di ammettere che lo fanno sbrattare. Avrà dormito in qualche casa di proprietà di qualche vecchia “zimpaticizzima!” che in realtà è il volto buono della malavita locale. Se possibile ha scelto una casa di quelle tipiche, masserie, mulini, trulli, sassi di Matera, comunque posti orripilanti e scomodissimi, invasi di ragni e serpi velenose. Si è coricato per amare donne appassionate, se uomo, o “un uomo di quelli come non ne fanno più” se donna. In realtà in entrambi i casi si sarà trattato di un sosia di Albano Carrisi, con (se uomo) o senza(se donna) tette. (Ovviamente a pagamento). Ti dirà che a parte le spese per l’alloggio (che tu ascoltatore dell’inutile storia potresti controllare su internet), tutto il resto (ciò che non puoi controllare) in Salento/Calabria/Cilento costa pochissimo, “Katso hanno i pretsi ancora in lire, praticamente”. In realtà ha speso 4000 euro.
Altro tipo antropologico è quello che va in Grecia, o in Turchia. “Uaaaaaaaaa….. vedessi la storia che si respira in questo posto” E nel tuo sorriso, che ascolti queste panzane per l’ennesima volta dall’ennesima persona, è facilmente individuabile il “Te prego non mi parlare dei ste merde de antichi greci pederasti”. E sto ritardato in genere attacca con “Ma sai che per gli antichi greci/turchi/troiani/attaridi la pederastia era normale?” Che tu davvero speri si tratti di una confessione. Poi ti racconterà che il mare era cristallino, e molto diverso da qui, ci sta un non so che… Che poi io dico:
1)Diverso de che, cieco de guera, era mare che ci deve stare di diverso?
2)SE NON SAI CHE MI FAI IL CAZZO DEL FAVORE DI NON INTRODURRE L’ARGOMENTO, NON E’ CHE VAI DAL MEDICO E QUELLO TI DICE “DEVI PIGLIARE UNA MEDICINA, ORA PERO’ NON PRETENDERE CHE TI DICA DI PRECISO QUALE…”
Comunque c’è di importante che il coglione che va in Grecia o Turchia ti racconterà di aver fatto un giro un po’ particolare, fuori dai soliti percorsi turistici. La verità è che davvero è partito per fare un percorso fuori dai soliti itinerari turistici, e infatti si è trovato insieme ad altri cinquemila hipster di merda, tutti fuori dai percorsi turistici, ma dentro lo stesso merdoso percorso non turistico. Però non te lo dirà, e col suo originalissimo Iphone 5, fuori dai soliti percorsi telefonici, ha dovuto aspettare ore per fare una foto decente senza nessuno sullo sfondo, per dimostrarti che stava in posti isolati, dove si camminava tra le colonne in completa solitudine, proprio come un antico greco in una stoà de stiulos, de akademios. Che poi vaffanculo pure agli antichi greci, magari morono tutti adesso. Ma prima sarebbe bene che morissero quelli che vengono dal liceo classico e si mettono a parlare il greco di Deretanostene quando vanno in Grecia. Racconterà, il povero minus habens, che la crisi ha morso con furore, e si vede dai prezzi bassissimi. In realtà ha speso 4000 euro, più altri 600 euro che gli ha fregato un turco simpaticissimo, con cui ha fatto il 30% delle foto che ti costringe a vedere. Foto che hanno come gran protagonista sempre questa merda di partenone preso all’entrata, l’avremo vista 300 volte, mannaggia a noi.
C’è ovviamente quello che è andato in montagna, perché voleva un po’ riappropriarsi dei propri tempi, del silenzio, e fuggire il caos cittadino. E il fatto che poi in montagna ci sia aria buona e non si spendano molti soldi può essere un motivo in più. La verità è che il ritardato che è andato in montagna, per fare anche grandi passeggiate in posti mozzafiato, alla seconda passeggiata si è incriccato una caviglia, ed al terzo giorno si era già fatto due coglioni come due caciocavalli. Infatti è vero sì che ha speso 800 euro per due settimane, ma ha speso almeno 3200 euro in più per comprare le droghe pesanti per affrontare i restanti 11 giorni di noia mortale.
C’è chiaramente anche quello che è andato in un posto lontano. Cina, Argentina, Giamaica, Thailandia, Mongolia, Sudafrica. E’ un bel tipo, perché in verità a lui non fotte un cazzo del Chad o della Siberia. Vuole andare in vacanza in un posto assurdo e lontano solo per dimostrare che è meglio di te. Più aperto alle esperienze, alle avventure, alla diversità. E’ andato fino in Botswana, paese che ha sempre odiato (a ragione aggiungo) solo perché poi a settembre deve farti vedere 4 ore di filmino in piano sequenza. Per farti rosicare, anche. La verità è che tu non rosichi, solo ti spacchi le palle. Ovviamente ti narra di conquiste affascinate dall’amante latino, o dalla donna mediterranea, la verità, neanche a dirlo, è che se uomo, dopo una sconfinata serie di fallimenti sempre più umilianti, e dopo decine di pippe equatoriali, è andato a puttane, possibilmente minorenni. Se donna, ha mantenuto un mandingo con moglie e figli, pagando per amore l’operazione alle ossa costosissima al povero figlio del mandingo. Il fatto che il suddetto mandingo chieda per il figlio un’operazione ogni due settimane, da ogni diversa donna occidentale che si trapana, ci fa pensare che gli stia impiantando uno scheletro in adamantio. Questo tipo di vacanziere ha speso di solito circa 4000 euro in due settimane. Lo stipendio che un locale guadagna in 6 anni.
Non può mancare quello che è andato al mare in Sardegna. Ha preso il traghetto di notte, per spendere meno, passando una notte infernale sul ponte. Quando ha prenotato si era figurato la notte sul ponte tipo muretto in comitiva, con tutti che ridono e fischiano alle donne, fumano, bevono, bestemmiano e impennano con lo scooter. Invece alla partenza, dopo le prime due ore di semplice noia ha cominciato a prendere in considerazione l’idea di farla finita buttandosi nel Tirreno. Arrivato sull’isola avrà affittato una casa tramite il nipote del proprietario, ad un prezzo di favore visto che il suddetto nipote è un caro amico del suo cugino minchione. Ovviamente il suddetto nipote non è nipote neanche per il cazzo, ha affittato tramite qualche sputtanatissimo portale internet e si è preso la stecca. Tra nave, trasporto auto, birre Ichnusa (il vizio dell’Ichnusa se lo porterà dietro per i 3 mesi successivi, al ritorno), pur essendo andato sempre e solo nelle spiagge libere, comunque ha speso 4000 euro, anche se ti racconterà di aver speso neanche 500 euro chiavi in mano. La frase tipica, quando racconterà la sua vacanza, sarà “E pensare che abbiamo la Sardegna e ci sta gente idiota che se ne va ai Caraibi”. Questo lo farà litigare con quello andato ai Caraibi veri. Il sintomo più fastidioso, nei tre mesi successivi al suo ritorno, oltre alla sua ricerca spasmodica per l’Ichnusa, sarà il suo “Aiò” come intercalare.
Quello che è andato ai Caraibi, di solito, serve solo a fare a botte con quello andato in Sardegna. Ha speso 4000 euro ed è stato sempre in piscina.
Qualcuno è andato a Ibiza, Mikonos, Malta, o qualche altra isola da giovani. Solo che ci va a 30 anni, e al terzo passo in aeroporto si rende conto che sta fuori luogo, ma tanto fuori luogo. Capisce, forse per la prima volta, davvero, che a 30 anni non sei giovane. La malinconia che gli casca in testa sotto forma di macigno non gli toglie però lo spirito della movida che si è cullato per mesi, quando è (abusivamente, ora lo ha capito) entrato nei circuiti da giovani per prenotarsi il viaggio. Per questo motivo si figura di poter recitare comunque la parte dell’uomo maturo ma ancora molto giovanile e piacente, o della cougar circondata da toy boys. Il problema è che alla prima sera in discoteca, nonostante creme, vestiti ridicoli e sconvenienti e soldi in bella mostra (unico vero vantaggio di noi anziani) l’unica cosa che riesce a rimediare ballando e strusciandosi viscidamente in quell’ambiente da ricreazione del ginnasio sono due querele per adescamento e l’accusa di pedofilia. Questo lo porta a capire che non è il caso di prendere l’iniziativa, e forse è meglio mettersi al tavolino di un bar e bere gin liscio con sguardo fascinoso aspettando che siano i pesci a finire nella sua rete, senza capire che i giovani, quelli veri, lo chiamano “quel vecchio ubriacone dallo sguardo laido”. Tornerà raccontando balle mostruose, mischiando ricordi veri a quelli dell’estate del 1997. Tra volo low cost, albergo low cost, motorino a noleggio low cost, patteggiamento low cost dell’accusa di corruzione di minorenne e gin low cost, avrà speso 4000 euro. Poiché mischia, ormai inconsciamente, i ricordi della sua ultima vacanza con quella del 1997, vi dirà che la vita costava talmente poco che un caffè lo pagava l’equivalente di 350 lire.
Poi ci sta quello che è rimasto in città, perché è disoccupato e povero. Anche chi è andato negli altri posti di solito è disoccupato, ma ricco di famiglia, e povero di dignità, visto che chiede i soldi ai genitori per farsi il viaggetto del cazzo anziché cercare lavoro. Questo che è rimasto dice che la città, ad agosto, è meravigliosa. Ha speso 4000 euro in fazzoletti per asciugare le lacrime.
Scritto da ZIO EFFE