Scuola

Cosa vuol dire ESTATE per uno studente universitario

L’università è una bella esperienza ma è anche un mostro che divora tutto quello che ami con la sua imprescindibile presenza. Qualsiasi cosa stiate facendo il pensiero dell’esame imminente vi assalirà come una colica intestinale. Questa volta però non ci sono antispasmine, solo sensi di colpa. Per fortuna l’equivalente antispastico per il senso di colpa è l’alcol e di quello se ne trova sempre.

Siamo già il 10 luglio quindi tra una ventina di giorni dovremo metterci a studiare per quel maledetto appello di settembre che abbiamo lasciato indietro ma intanto ci godiamo gli ultimi appelli di questo mese.

Dicono sia estate, vediamo insieme cosa vuol dire estate per uno studente universitario.

Per scoprirlo abbiamo chiesto a 45 milioni di universitari sparsi in tutto il mondo cosa significa per loro il periodo estivo.

studente universitario

È quando l’appartamento raggiunge la temperatura a cui la tua voglia di studiare passa allo stato gassoso.

 

È quando l’entusiasmo per le gonne e le scollature primaverili che affollano la biblioteca diventa disgusto per il diffuso olezzo di sudore.

 

È quando cerchi di spiegarti perché un professore che non ha voglia di fare un cazzo mette un esame a metà luglio.

 

È quando anche impegnandoti non riesci a far durare le magliette più di un giorno e devi fare un sacco di lavatrici.

 

È quando il 15 agosto pensi che dovresti cominciare a preparare gli esami di settembre.

 

È quando vai a studiare al parco e torni a casa abbronzato e completamente ignaro di cosa hai letto.

 

È quando la tua condizione è talmente miserabile che gioisci per aver trovato parcheggio vicino all’aula studio.

 

È quando vai in vacanza a scrocco dal tuo compagno di corso.

 

È quando anche se quest’anno non farai nulla per colpa degli esami per l’estate prossima hai progetti grandiosi.

 

È quando tutti gli studenti della città sono rientrati a casa per le vacanze tranne il coinquilino che ti sta sul cazzo.

 

È quando mamma e papà ti domandano scettici se veramente hai un esame o se invece non vuoi vederli.

 

È quando ti chiedi come fanno i tuoi amici di facebook ad essere tutti al mare mentre tu devi aspettare ancora un mese.

 

È quando anche il bar universitario dove vai sempre è chiuso e ti viene l’angoscia.

 

È quando ripensi sognante ai tre mesi di vacanze durante le superiori.

 

È quando ripensi alle parole che Homer disse a Bart quando si lamentava che a causa della gamba ingessata si sarebbe giocato l’estate, “quando avrai un lavoro te le giocherai tutte”.

 

È quando decidi di fregartene perché fa caldo, un pomeriggio di studio non cambierà nulla della tua vita e i tuoi amici erano già lì ad aspettarti con una birra gelata.

 

È quando la sera rimani seduto all’aperto fino all’alba a chiacchierare con un amico o con una ragazza.

 

È quando sei a letto e non riesci a dormire e ti chiedi chissà se dopo l’estate la rivedrai.

 

È quando anche se l’ultimo esame estivo è tardi e il primo esame di settembre è presto, nei giorni in mezzo fai succedere qualcosa di incredibile.

 

È quando la città la sera è così vuota che anche se sei solo ti sembra bellissima.

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