Oltre V.I.P.

Cosa farà la Pausini dopo averci mostrato la patata

Se non vivete sulla luna (o a Oderzo) sapete sicuramente che Laura Pausini ha mostrato la Patata. La dinamica è semplice, durante un concerto, con la mano non impegnata a masturbare il microfono ha scostato il lembo dell’accappatoio, abbastanza per farla vedere a tutto lo stadio e per estensione a tutto il mondo.

(Perché la Pausini chiude i concerti in accappatoio e senza slip? Questo e tanti altri indovinelli vi aspettano nel supplemento estivo di “Donna Moderna”)

Sulle prime sembra il gesto estremo di una donna in menopausa. Invece non è così.

Mostrare le parti intime è il primo punto della strategia di marketing che porterà Laura Pausini a scalzare sciacquette come Lady Gaga o Miley Cyrus dal podio delle “cattive” della musica.

Vediamo nel dettaglio quali saranno le prossime mosse di cattivo gusto della cantante di Solarolo.

Pausini

Proietterà sul wall digitale dietro al palco tutte le foto della sua patata scattate da Marco prima di andarsene. (Strategia emozionale)

 

Aggiungerà alla scaletta i canti delle osterie dalla numero 0 alla numero 1000 per stregare gli appassionati di umorismo fine. (Strategia popolare)

 

Darà la possibilità alla fan più fortunata di mostrare la patata in mondovisione durante un suo concerto. Per partecipare basta inviare un tweet con l’hashtag #SeNonOraQuando”. (Strategia social)

 

Limonerà sul palco con Loredana Berté. (Strategia Madonna-Britney)

 

Indosserà come costume scenico la stessa divisa da esploratore usata da Davide Marotta nello spot Ciribiribì Kodak. E dentro ci sarà anche Marotta. (Strategia piccolina)

 

Chiuderà il concerto in Piazza San Pietro duettando con Papa Francesco. Alla fine farà twerking su di lui. (Strategia ribelle)

 

Partirà una collaborazione con Sara Tommasi. (Ancora da definire se sarà la Tommasi ad approcciare la musica o “viceversa”)

 

Sarà lei a fare partire tutti gli applausi. Ma non userà le mani per fare CLAP CLAP, userà le grandi labbra. (Strategia delle sopresa)

 

Mangerà un pipistrello vivo condito con sensi di colpa vegani. (Nessuna strategia)

 

Si presenterà sul palco in acido e a fine concerto darà fuoco a un chitarrista. (Strategia anni 70)

 

Acquisterà l’Unità, lo storico quotidiano di Antonio Gramsci e ne darà la direzione al Gabibbo per analogia cromatica. (Strategia della tensione)

 

Si farà intervistare da Dipré. (Strategia trash)

 

La frase “ce l’ho come tutte” trasformata in “tutte ce l’hanno” diventerà il segnale per scatenare delle immense orge ai suoi concerti. (Strategia dell’amore libero)

 

La regista del suo prossimo video clip sarà Marina Abramović. Drogata. (Strategia della Biennale)

 

Imbastirà uno spettacolo dove lei è sul palco in accappatoio circondata da nani che si accendono le scorregge. Ad un tratto apre le gambe e salta fuori “Pig”, il maiale dei Pink Floyd. In quel preciso istante parte la sua cover di “In the flesh?”. (Strategia impattante)

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