Cosa avrebbe potuto fare Renzi per contrastare Grillo
Oggi si è tenuto l’incontro tra Beppe Grillo e Matteo Renzi, due big della politica italiana. L’evento ha raccolto la folla delle grandi occasioni ma si è concluso in appena dieci minuti e non ha regalato grandi colpi di scena. Beppe Grillo fin da subito ha fatto capire di non essere intenzionato a discutere ma di essere lì solo per ribadire la sua posizione, annullando così ogni tentativo di replica del segretario del PD. Immaginate la delusione per chi come me o come Scanzi aveva preso la giornata libera dal lavoro per godersi lo show.
Lo so che a posteriori è più facile parlare, quando ci sei dentro è un inferno di adrenalina e sputazzi. Tuttavia Renzi avrebbe potuto arginare Grillo applicando le principali tecniche assertive di Smith e Peterson.
Ecco cosa avrebbe potuto fare Renzi.
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Indietreggiare con la sedia, stendere i piedi sul tavolo e accendersi una sigaretta.
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Dire: sai tutto te, scrivi un libro.
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Mettergli il dito nel bicchiere d’acqua.
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Scoreggiare e chiedere scusa.
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Mettersi a piangere.
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Sedersi accanto a Grillo, indicare Graziano Delrio e dire “chi cazzo è questo?”
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Fingere una chiamata al cellulare e alzarsi dicendo “no mamma, adesso non posso”
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Prenderlo a botte.
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Tirare fuori il cilum.
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Porgergli una tablet con il video del servizio fotografico di Kate Upton in assenza di gravità.
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Accarezzare un gatto invisibile.
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Coprirsi le orecchie con le mani e gridare “DUDUDUDUDUDUDUDUDU NON TI SENTO”.
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Scaccolarsi prestando molta attenzione a quello che trovava nel naso.
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Offrirgli degli Smarties.
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Inviargli una notifica per un ticket a Candy Crush
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Chiedergli “tirami il dito”
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Prendergli la mano e guardarlo negli occhi.
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Guardare solo verso la telecamera.
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Sfidarlo a faccia di pietra con Vendola sotto al tavolo.