Coppie

Che fine hanno fatto gli uomini forti di una volta?

  • Ti dicevo, mi sto sentendo con questo tipo
  • L’architetto?
  • Si lui, oh guarda un disastro…
  • Perché?
  • Perché è sempre indeciso, mi fa fare tutto a me.
  • Che incubo.
  • Veramente guarda, pensa che l’altra sera mi ha fatto andare ME a casa sua perché LUUIII era troppo stanco per guidare.
  • Incredibile.
  • Una cosa guarda…
  • Eh ma non ci sono più gli uomini di una volta.
  • Eh no stella, ormai tutte mammolette.

Già, già, già.

Non ci sono più gli uomini di una volta. Questa è una delle riflessioni più amare e più profonde che si ha la fortuna di ascoltare per le strade del nostro bel paese a forma di stivale sgualcito.

Sono moltissime le donne che si lamentano di questa triste e miseranda realtà, e per onestà intellettuale dobbiamo dire che le donne che se ne lamentano sono solitamente le più intelligenti, quelle, per dire, che vanno in giro con un cane nano con un fiocco nel culo infilato nella borsa di Louis Vuitton.

“Ma il problema rimane, e gli uomini di oggi sono troppo sensibili, troppo presi da se stessi, troppo insicuri, troppo attenti al loro aspetto e troppo poco virili. Manca la forza, la decisione, la potenza mascolina degli antichi fasti.”

Questo è quello che dicono le donne raccogliendo la cacca del loro cane dentro una bustina trasparente.

Ma dove sarà finito questo benedetto e così rimpianto uomo di una volta?

 

Non vi è più traccia alcuna. Gli uomini di adesso hanno mille attenzioni per se stessi, sono irrazionali, emotivi e volitivi. Certo, per carità, sono gentili e tutto quanto, ma diciamoci la verità, la donna non vuole uno gentile e carino, vuole un guerriero, uno che la sbatta sul muro e sappia cosa fare.

Ma quali sono state le cause che hanno portato all’estinzione l’uomo di una volta?

 

Forse l’abolizione della leva obbligatoria.

Come fai a diventare un vero uomo se non ti infilano una scopa nel culo o non ti prendono a saponate in piena notte sorprendendoti nel sonno?

Forse l’emancipazione femminile.

D’altronde è comprensibile che dal momento che l’uomo non ha potuto più utilizzare la propria superiorità fisica per imporsi nel contrasto naturale inevitabile tra maschio e femmina, ha dovuto utilizzare altre armi, le stesse utilizzate sempre dalle donne, ovvero volubilità, irrazionalità e ricatto morale.

Parafrasando, quello che alle donne nostalgiche non piace degli uomini d’oggi è che sono troppo simili alle donne di sempre, ammettendo di conseguenza di farsi schifo da sole.

Ma la domanda fondamentale è: cosa aveva di così speciale questo uomo di una volta?

Era l’uomo forte, virile, mascolino, con una pancia da far invidia a un tricheco, una sensibilità pari a quello di un topo ragno e una spiccata abilità nel ruttare e scoreggiare contemporaneamente.

Era l’uomo forte, quello che senza la minima indecisione tradiva la propria moglie abitualmente, e se lei osava soltanto pronunciare la parola divorzio, la menava allegramente, senza alcuna indecisione.

Era l’uomo forte, che prendeva tutte le decisioni indipendentemente, e le opinioni della donna le gettava nel cesso così come i suoi bisogni, senza alcuna indecisione.

Era l’uomo forte, quello che non era indeciso come adesso, quello che se gli giravano le palle tirava alla propria donna un destro in faccia, senza la minima indecisione. E tutto questo senza alcuna indecisione.

Alle donne a cui manca questo mitico tipo umano, questa leggendario maschio alfa, questo modello di guerriero iperboreo – e che si chiedono dove siano finiti gli uomini di una volta – consiglierei di andarsene a vivere in qualche paese del medio oriente dedito alla lapidazione come privilegio femminile, o in un ridente e bucolico villaggio africano votato alla pratica dell’infibulazione.

Sono lì gli ultimi esemplari dei tanto compianti uomini forti di una volta.

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