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Che confusione, sarà perché votiamo. Ma dopo tutto, che cosa c’è di strano

Stiamo per arrivare all’ora fatidica e tutti gli schieramenti sparano le ultime cartucce sperando nel consenso finale. Cosa fare per accaparrarsi gli ultimi rimasugli dell’elettorato ancora indeciso? Qualsiasi cosa purché se ne parli. Il risultato però sembra essere quello di creare una confusione generale che di certo non aiuta chi già non ha le idee molto chiare su chi votare.

Partiamo da Grillo. Il leader del movimento 5 stelle aveva annunciato con tanto di video-messaggio il suo intento di tornare in TV a ridosso delle votazioni, una sorta di colpo di mano finale per allargare il consenso già consolidato con il suo tour riempi-piazze . All’ultimo momento però il guru di Genova ha cambiato idea comunicando su twitter l’annullamento della sua intervista che sarebbe andata in onda su Sky (e su Cielo in chiaro). Per Grillo non andare in TV è un gesto assolutamente coerente, dal momento che la «poetica» del movimento da lui creata si fondava proprio sulla contrapposizione tra internet e la tv generalista, ma di certo non è stato coerente annunciare il gran ritorno e poi cambiare idea. E’ sembrato Berlusconi quando cambiò idea con Monti. Oltretutto la scelta di Sky era già significativa di quanto avesse le idee poco chiare sul da farsi, come se volesse tornare sul tubo catodico ma in punta di piedi. Risultato: nessuno ci ha capito nulla.

Altro mistero. La rete è meravigliosa per la sua capacità di creare effetti comici del tutto casuali. E’ così cheguardando uno spot elettorale su YouTube del Movimento 5 stelle può capitare di trovarsi il banner pubblicitario di Fratelli D’Italia con il faccione della Meloni e di un Crosetto compiaciuto per aver guadagnato in questi ultimi giorni il consenso dei tabagisti. Banner che copre metà dello schermo, chi ci capisce è bravo.

Intanto la fine di Fini viene inscenata in un vuoto teatro di Agrigento.

Il PD scende in piazza Duomo a Milano, sguinzagliando il faccione rassicurante di Prodi ed un Bersani in versione asceta mistico che ci promette di tirarci fuori dal grande buio, lo stesso che ci impedisce di non avere le idee chiare sulla questione MPS.

Ancora un video del M5S. Un attivista del movimento viene cacciato dal comizio del PD da tre vecchietti militanti e scatenati, il più violento dei quali cerca di investire il giovane grillino con una carrozzina elettrica bardata di vessilli del partito democratico.

Monti fa il pienone incontrando i giovani milanesi, ma erano li solo per registrare il voto dell’esame. Nel frattempo chiede un confronto televisivo, e nessuno ci bada sottolineando quanto è temuto dagli altri partiti.

Giannino è diventato un tormentone su internet con lo pseudonimo Djannino.

E Berlusconi? Berlusconi promette di ubriacarsi se vedrà Casini, Fini e Monti fuori dal parlamento. Per una volta non si può che essere d’accordo con lui, ma se sparisse anche il cavaliere molti rischierebbero il coma etilico.

Articolo orginale pubblicato su Tiscali

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