Scuola

Il calendario secondo lo studente universitario

Gennaio, Febbraio, Marzo, Aprile, Maggio, Giugno, Luglio, Agosto, Settembre, Ottobre, Novembre, Dicembre. È così che conosciamo i mesi dell’anno e sentendo il nome di ciascuno lo associamo mentalmente ad un determinato stato d’animo o a delle particolari azioni. Ogni categoria sociale ha i propri riferimenti per ogni mese e oggi andremo ad analizzare quelli degli studenti universitari, uno per uno (altrimenti questo articolo non avrebbe senso). Così nel caso arrivaste alla fine dell’articolo e non vi fosse piaciuto avreste comunque fatto un ripasso dei nomi. Che serve sempre.

 

Ps. Si parte da settembre ovviamente, il vero inizio anno dello studente medio.

student

SETTEMBRE: si ricomincia. Per molti rappresenta una resa dei conti chiamata sessione di esami. Non puoi sbagliare, o passi l’esame o sei rovinato.
Per le facoltà più serie (la mia ovviamente) rappresenta l’inizio delle lezioni: sì ragazzi, vuol dire ancora cazzeggio, almeno fino a metà ottobre. L’unico dramma: trovare i libri di quindicesima mano per tagliare i costi. È più stressante che gli esami stessi. Chi non li trova usati li fotocopia. E no, non credo esistano persone che li comprano nuovi, a meno che non siano minacciati da professori piuttosto infami.

 

OTTOBRE: Mentre la gente seria è già a metà programma, molti cominciano solamente ora. Rappresenta il mese dei forse: massì forse questa materia la do subito, forse frequento, forse studio volta per volta, forse faccio qualche esercizio per rimanere fresco sugli argomenti.
Cambio idea, è il mese delle promesse non mantenute.

 

NOVEMBRE: un mese strano. Si divide in due parti: la prima dura fino a quando non ti rendi conto che sei dannatamente vicino agli esami, l’altra è la parte dell’ansia e dell’organizzazione degli appelli. Si avvicinano, e voi non siete pronti.

 

DICEMBRE: Che dire, ci sono gli esami. Che portano alla disperazione, che supererete ingozzandovi come oche. Ottimo lavoro. Ricordatevi solo che dovete fare i regali e per questo passerete più tempo a cercare l’affare della vita che a studiare. Poi c’è l’ultimo dell’anno che non vi saprei come raccontare, dato che generalmente ho un vuoto mentale dal 30 dicembre fino al 3 gennaio. Chissà come mai.

 

GENNAIO-FEBBRAIO: li analizzo insieme un po’ perché sono molto simili, un po’ perché mi sono un già stancato di scrivere. In poche parole: esami, esami, esami, solo e solamente esami. Con una breve serata di follia a Carnevale. Che potete dimostrare di esservela goduta davvero solo dopo aver postato mille foto in maschera insieme ad una frase di Pirandello.

 

MARZO: Sbocciano i primi fiori (e in alcune zone pioverà per tutto il mese) e ricominciano le lezioni. Siete alla ricerca affannosa di nuovi libri, mentre cercate di piazzare quelli vecchi.
Le giornate si allungano, insieme ai corsi universitari. Provare per credere. Non finiscono mai e non tornerete mai a casa.

 

APRILE: Un mese anonimo. Gli esami sono lontani, il programma non così vasto da mettere ansia. Procrastini anche la procrastinazione di studiare e così va a finire che studi. Anzi no.

 

MAGGIO: il tempo che terminino i corsi e già si è sotto esame. Comincia a fare caldo e proporzionalmente diminuisce la voglia di studiare. Siete già rovinati ora, e a Settembre non recupererete mai.

 

GIUGNO: Afa. Stress da esami. Sudore. Odio nei confronti di chi si gode la vita. Chi per caso terminasse gli esami in questo mese rischia la vita linciato in pubblica piazza. Ma meglio che studiare, indubbiamente.

LUGLIO:
il mondo universitario si scinde in due categorie durante questo mese: chi studia (troppi) e chi (troppo pochi) già si gode il meritato (?) riposo. Ogni giorno è vissuto come un giorno dell’Avvento: non vedete l’ora di consegnare il foglio dell’ultimo, maledettissimo esame. Ci siamo quasi, facciamoci forza.

 

AGOSTO: in una parola: SCHIFO. Rilassiamoci e divertiamoci, che da Settembre sarà di nuovo battaglia. Ma oggi balliamo e festeggiamo intorno al falò come sopravvissuti alla catastrofe.
Se avete gli stage avete fatto una doppia scelta sbagliata: non solo vi siete iscritti all’università, ma dovete anche fare gli stage nell’unico mese sacro dello studente. Poveri voi.

 

Solo rileggendo l’articolo mi sono reso conto di come il centro dell’articolo siano gli esami o la preparazione di essi; ma in fondo è così anche la mia vita, quindi va bene così, si va avanti a bestemmie e CFU.

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