Approcci da evitare quando mandi una candidatura spontanea.
Da quando l’Oltreuomo è il primo sito di satira in Italia ci arrivano una valanga di curriculum vitae di persone che vorrebbero entrare a far parte di questa famiglia disagiata. Non cerchiamo collaboratori, al momento la nostra diarrea creativa è sufficiente a intasare il cesso di facebook.
Tuttavia ho notato che molti di voi non sanno vendersi manco per il cazzo. Questo non è assolutamente un problema se vi limitate a fare figure di merda con noi. Lo diventa se utilizzate lo stesso approccio quando postulate per un lavoro vero.
Analizziamo insieme la questione e cerchiamo di migliorare il modo in cui vi presentate a chi vorreste diventasse il vostro datore di lavoro.
Premessa.
Definiamo come candidatura spontanea l’invio del proprio curriculum vitae a un’azienda per cui vi interessa lavorare ma non ha pubblicato annunci da nessuna parte. Voi avete ragione di credere che, se fate una buona impressione, vi chiameranno per un colloquio.
La differenza tra rispondere a un annuncio di lavoro o candidarsi spontaneamente è enorme, perché nel secondo caso non vi stanno aspettando. Non potete dare per scontato che apriranno il file con il curriculum vitae, quindi in poche righe di mail dovete convincerli che avete l’X factor (per usare un’espressione comprensibile anche da chi soffre di demenza di Pick).
Approcci da evitare quando inviate una candidatura spontanea.
La bagascia.
Ci arrivano in redazione talmente tante foto di tette (giuro, sembra di essere Kirill Was Here) che non basterebbero le mani della Dea Kali per palparle tutte. Lo consideriamo un bel gesto da parte vostra e a molte abbiamo fatto i complimenti personalmente, però non è l’approccio giusto per farsi assumere. Nemmeno millantare una particolare attitudine alla fellatio aiuta. Pensate veramente che il nostro unico modo per rimediare del sesso promiscuo sia assumervi?
Lo svogliato.
Nessun allegato, nessuna presentazione. Solo questa frase lapidaria.
Posso scrivere per voi?
Il simpatico.
Ok, scrivo minchiate su internet ma non è un buon motivo per generalizzare. Nella vita sono una persona noiosa, complessata e affronto le cose in modo spietatamente analitico. Quando mi arrivano delle candidature spontanee nelle quali fate i simpatici vorrei venire a casa vostra e spezzarvi il router. State chiedendo un colloquio, l’approccio comico è fuori luogo. Nella vita bisogna saper fare i coglioni, non esserlo.
Il fuori tema.
Tra tutti il candidato fuori tema è quello che preferisco e rispetto di più. Ci scrive chiedendo se può lavorare per noi, dice che scrive già e allega uno dei suoi pezzi. Un articolo preciso e dettagliato pieno di tecnicismi che svela quale sia la polizza auto più conveniente. Giuro che è vera anche questa.
Il titolatissimissimo.
Siccome l’Italia soffre di schizofrenia paranoide lavorativa chi è molto titolato non viene mai assunto. Mi sembrava una pratica barbara e incivile ma ora inizio a comprenderne le ragioni. A volte arrivano dei curriculum vitae che, citando Catherine Deneuve, cagano in testa al mio. Ora, non voglio dire che in redazione non ci farebbe comodo qualcuno intelligente, dico solo che non voglio assumere il mio futuro capo.
Conclusione.
Sono consapevole che chi invia il curriculum all’Oltreuomo non si impegna, ma vorrei comunque dare un suggerimento.
Quando inviate una candidatura spontanea, in quelle quattro righe di presentazione con cui dovreste riempire la mail, mettete una buona ragione per aprire il file con il curriculum. Una sola. Altrimenti perché dovremmo farlo?
Voglio dire, suggerite quell’unica cosa che avete e che potrebbe esserci utile. Nel mondo del lavoro mai come oggi non si fa beneficienza. A nessuno frega nulla della vostra preparazione teorica perché poi arriva il primo Francesco Sole e fa un milione di fan pettinandosi come negli anni 60 e sfoggiando la stessa capacità introspettiva del vostro compagno di classe che alle elementari si accorgeva di avere la vescica piena, sempre un attimo in ritardo. Se non avete nessuna qualità inventatela, tanto nel curriculum barano tutti.
Prima di inviare prendetevi un minuto per rispondere a questa domanda:
Cosa potrebbe servire al povero stronzo per cui sto postulando?
Rispondete e nel testo della mail fingete di potergli dare quella cosa.
Che come dicevo sopra non può essere la figa.