Coppie

Della possibilità o impossibilità dell’amicizia tra uomo e donna

Visto che questo blog è sostanzialmente fondato sulle banalità e sulle bannalità (C.F.R. Quesnay e altri fisiocrati nell’Ancien Regime, Cansei Edizioni), ho deciso di trattare oggi un’altra pietra miliare del qualunquismo: L’amicizia tra uomo e donna.

Perché nonostante sia un argomento che fa gonfiare testicoli ed ovaie fino a farli esplodere, c’è sempre qualcuna che nel bel mezzo di una serata se ne viene fuori con la domanda delle domande:

“Ma tu ci credi all’amicizia tra uomo e donna?”

In realtà, pensandoci bene, l’argomento è più profondo di quel che sembra, profondo più o meno quanto il lago di Barcis.

Innanzitutto bisogna capire che cos’è l’amicizia, anzi, per essere più precisi, qual è il concetto di amicizia contenuto in quella specifica domanda.

“Triangolo di Peirce, scelgo te!”

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Io credo che in questo caso per contenuto convenzionalmente accettato si intenda un rapporto interpersonale scevro da qualsiasi dinamica sessuale, ovvero che nessuno dei due protagonisti abbia desideri o impulsi erotici nei confronti dell’altro, in modo da mantenere la relazione su un piano esclusivamente razionale ed emotivo senza scavalcare il limite del contatto fisico intimo; per fare un paragone, l’amicizia che ci può essere tra due bambini di 8 anni.

Attenzione, ripeto, non si intende qua il concetto di amicizia in generale, che per tutti è soggettivo, ma quello contenuto nella domanda della sua possibile esistenza tra uomo e donna.

Per me ad esempio un vero amico non è un vero amico se non ti riga l’auto.

Ma andiamo avanti. Perciò la precedente domanda diventa:

“Ma tu ci credi ad un rapporto interpersonale tra uomo e donna scevro da dinamiche sessuali?”

Ecco, già più specifico.

A questo punto bisogna vedere se la cosa è teoricamente possibile, ovvero cercare di capire quali sono i casi in cui possa crearsi tale rapporto senza che uno dei due membri voglia scoparsi l’altro fino all’infarto.

Per farlo ci aiuteremo con dei piccoli schemi.

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Fig. 1

Nella figura vediamo l’insieme degli uomini rappresentato dall’ellisse blu; i puntini blu sono la rappresentazione ideale di tutti i maschi che calpestano questo miserando pianeta. Stessa cosa per le donne, didascalicamente associate al colore rosa.

A questo punto dobbiamo cercare di capire qual è la quantità di uomini con cui la donna può avere un rapporto scevro da dinamiche sessuali. Indichiamo quindi con un cerchio verde qual è la grandezza della zona di uomini che una singola donna, mediamente, si porterebbe tra le lenzuola.

Fig. 2

Fig. 2

Se ne può inferire che tutti gli uomini che stanno al di fuori di quel cerchio sono potenziali amici per la donna in questione, in quanto al di fuori della sua zona di interesse sessuale. Perciò, da parte femminile l’amicizia tra donna e uomo non solo è possibile, ma anche molto probabile, vista la quantità di uomini esclusi dalla zona verde (fig. 2).

Vediamo invece qual è la zona di interesse sessuale di un uomo nell’insieme delle donne.

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Fig. 3

Qui la situazione cambia. Come si vede nella figura 3, la zona verde degli uomini è decisamente più ampia di quelle donne: non solo si scoperebbe qualsiasi elemento dell’insieme rosa, ma anche qualcuno dell’insieme blu.

C’è anche chi si spinge un po’ più in là con la zona di interesse sessuale…

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Fig. 4

 …e chi decisamente trascende.

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Ma tornando alla figura 3 , dal punto di vista maschile, se intendiamo l’amicizia come l’abbiamo intesa prima, ossia rapporto interpersonale scevro da dinamiche sessuali, questa si rivela impossibile.

Alcuni sostengono che a volte però l’amicizia tra uomo e donna sia possibile.

È il caso di coloro che la ritengono possibile nei confronti della moglie di un amico, ma in questo caso l’amicizia vera è solo nei confronti dell’amico; evitare di portarsi sua moglie a letto è una gesto dovuto, una rimozione di un impulso, anzi un imprigionamento, che cementifica il legame originario.

In questo caso non si potrà mai essere amico di una donna così come definito all’inizio. Sebbene moglie di un amico, l’impulso è sepolto ma c’è, spinge forte da sotto, scontrandosi contro il muro dell’etica personale; appena le barriere vengono meno (divorzio, fine dell’amicizia con il marito), i veri istinti torneranno a galla.

La stessa cosa vale per le donne se l’uomo in questione rientra nella loro zona di interesse sessuale.

Ma giunti a questo punto, sembra che cercare di trovare delle casistiche che presentino l’assenza di impulsi erotici da parte di entrambe le parti o di una soltanto, sia decisamente il metodo più stupido per giungere ad una soluzione.

Un metodo più semplice e lineare esiste, ed è sempre stato sotto gli occhi.

Se vogliamo credere nell’amicizia tra uomo e donna basta accogliere, all’interno del concetto di amicizia, la sfera erotica, detta altrimenti fregola, o voglia di trombare; accettare quindi che ci possa essere tensione erotica in un rapporto tra sessi opposti.

In questo nuovo significato l’amicizia tra uomo e donna non solo sarà possibile, ma decisamente appagante. 

Immaginatevi la rilassatezza di andare a bere una birra con una vostra amica e sentirsi dire:

“Cavolo ho dimenticato il portafoglio a casa… dai paga te e io ti faccio un pompino.”

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