A day in life
Oggi è davvero una giornata stupenda. Sai, è uno di quei giorni in cui gli uccellini cantano il senso della vita, migrando rapidi verso luoghi più miti.
A dire il vero non avevo neanche troppa voglia di scrivere. Però. Però alla fine ci sono riusciti a rovinarmi la giornata. Tipo quando ti cade il biscotto nel latte e la situazione esplode in un fragoroso scintillio di gocce bianche che macchiano i tuoi jeans preferiti.
Scena: io, una tazza piena, occhi assonnati, il vaffanculo sulle papille gustative del dolce (che, come sapete tutti, sono sulla punta della lingua), televisione accesa, mia madre che mi chiede se posso fare la spesa alla Conad perché c’è il prosciutto sottocosto.
Che io possa non essere in grado, alle sette di mattina, di distinguere Jimmy Page da Izzy Stradlin, a mio parere, ci sta. Ci sta, dai. Non fate i pignoli. Ma accorgersi di non aver capito che, al posto di Miley Cyrus, mi ero appena imbattuto nel primo esemplare di cagna cantante, questo no. Questo no! Avreste dovuto vedere la mia espressione. Non sono poi neanche così brutto. Di solito è il martedì che do il meglio di me, se proprio ci tenete a saperlo (per quelle gnocche il mio numero è: 115). Comunque. Pensavo di aver, finalmente, sentito anche io il suo nuovo singolo. Ed invece.
Invece mi era parso abbaiasse. Solo che non ci sono arrivato subito. Adesso, comprenderete il mio dramma. Mio padre mi ha anche impedito di guardare “Hannah Montana” dopo le due di notte, maledetto.
Eppure la canzone prometteva bene. Velature infrasonore che mi hanno ricordato “Shine on You Crazy Diamond”. Virtuosismi strumentali stile Yes. Assoli vocali degni della Callas. Ah, mia amata Miley, in che cosa ho visto gli occhi tuoi?
A questo punto mi sento in dovere di ammettere che, forse, questo articolo non tratta solo più di musica. Ma, sapete, al cuor non si comanda. Io amavo Miley. L’avrei voluta tutta per me sin da quando ho iniziato a desiderare un figlio da Aida Yespica. E quelli…quelli hanno usato il suo nome ed hanno fatto cantare un canide. Nulla contro i cani. Vi prego non mi denunciate ai soliti enti animalisti che ho un sacco di cose da fare in questo periodo. C’è crisi.
Sta di fatto che sento quel pezzo in ogni dove. E vedo mazze leccate in ogni luogo. E mi accorgo che ci sono ragazze attraenti e ciondolanti su di una palla gigante in ogni lago. (Per reclami, contattare Valerio Scanu).
Diciamocelo. Chi cazzo se ne frega della musica? Tu? Arafat? Simona Ventura? Iddio? No, dai. No perchè no e basta. In fondo, ma proprio in fondo, la cosa migliore è sempre tirare gli allupati per i peli. Ci sono poche cose infallibili al mondo: la sintassi di Giurato, l’ipotalamo di Brunetta, gli anziani alla guida col cappello ed i video musicali con le cagne. Vedete Pitbull? Lui non sbaglia un colpo. Rimorchia subito a nastro. E fa i soldi. E vive da dio. E c’ha la droga. Vai così, cazzo.
Se Clapton avesse fatto più canzoni con le cagne avrebbe fregato Pattie Boyd al suo amico Harrison senza alcun problema. Razza di incompetente.
E allora, alla fine della fiera, un bell’applauso per Miley Cyrus. Un bell’applauso a chi abbaia e fa un fracco di soldi. A chi conquista il cuore degli adolescenti. A chi vuole il bene dell’uomo e della donna. La quale è cortesemente spronata ad equipararsi a tale bellezza. A chi…andate avanti voi.
Io torno sul canale 613 di Sky. Sì, lo ammetto. Sono un nostalgico.
Mi hanno chiesto, o meglio, suggerito di scrivere un articolo che stimoli la brama autoerotica nel lettore. Ebbene io credo che, se a ciò non sono pervenuto, almeno qualcuno, incuriosito, finirà col gingillarsi sul video della Cyrus. E, mi raccomando qualora tu, proprio tu, dovessi farlo: abbassa il volume, così puoi sentire se arriva qualcuno per salutarti. Ma non troppo. Non è mica Redtube.
Vittorio Varbella