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8 ingiustizie senza senso che colpiscono tutti noi

La vita è ingiusta. Non necessariamente dolorosa, talvolta è anche bella, allegra, piena di figa. Ma ingiusta lo rimane sempre. I dati a supporto di questa tesi non sono le carestie, le pestilenze o tutti gli altri modi che la natura adotta per impedire ad un pianeta già sovrappopolato di intasarsi ulteriormente. La profonda ingiustizia della vita la si incontra nelle piccole cose. Minuscoli eventi da cui neppure l’Oltreuomo riesce a ricavare verità universali. Perché, di fronte ad una cattiveria insensata, ci sono solo domande senza risposta. Le grandi ingiustizie sono tali non per il dolore che recano, ma perché non ne si conosce la causa.

1) La merendina al distributore

Talvolta la merendina che hai comperato si blocca in posizione innaturale. E’ a penzoloni e ti guarda smarrita, sospesa tra il distributore e la tua pancia. Mille domande affollano la testa in quei momenti. Cosa fare? Comprare un’altra merendina? Ma non ho più spicci e poi nessuno è mai riuscito a mangiare due pacchetti di patatine al mais senza venir distrutto dai crampi allo stomaco. Quindi bisogna abbandonare l’impresa, regalando così i salatini al primo stronzo che passa? Oppure devo appendermi come un orango al distributore, dimenandomi per far scendere il Duplo e consumando così le energie che proprio lo snack doveva darmi? Tutti interrogativi destinati a rimanere irrisolti, così come quello principale: perché è capitato proprio a me?

2) Mignolo e spigolo

Poniamo l’ipotesi che ci siano due amici. A un certo punto uno dei due si fidanza. Il secondo amico sa che la ragazza dell’altro per lui è off-limits, non la deve guardare proprio. E anche lei è ben conscia di dover immaginare l’amico del suo fidanzato come un manichino di plastica, non come un cazzo da inaridire. Ma tra i due nasce un’attrazione fatale. Finiranno a letto insieme. Il mignolo e lo spigolo sono esattamente questo. Due rette che dovrebbero rimanere parallele e invece fanno di tutto per incontrarsi, facendo soffrire l’unico innocente, cioè noi.

3) Raffreddore imprevisto

Il raffreddore è la più subdola delle malattie, perché ti colpisce quando meno pensavi di aver bisogno dei fazzoletti. Alle ragazze piace moltissimo vedere che, proprio mentre ci stai provando con loro, dal tuo naso inizia a colare un muco variopinto, sintomo della tua personalità poliedrica e imprevedibile.

 

4) L’auto e il parcheggio

Piove. Tutti i parcheggi sono occupati. Mentre, disperato, ricordi a dio la sua somiglianza con vari animali della fattoria, ti accorgi di quel posto. Avrebbe potuto essere libero. Ma un SUV modello Moby Dick – bianco e grossissimo – è stato posizionato in maniera tale da occupare il suo parcheggio con 4/5 della stazza. Il quinto mancante invece sporge sul posto a fianco, il tuo. Sono pochi centimetri, ma è abbastanza da impedire alla tua Yaris proletaria di infilarcisi. L’ingiustiza è vigliacca, se la prende sempre con le auto di bassa cilindrata.

5) La fine della carta igienica

Lasciamo perdere l’eventualità in cui la carta igienica venga a mancare nel bagno di casa, di cui dovremmo essere responsabili. Ma cosa dire di quando, in un cesso pubblico, rimaniamo da soli con una merda calda appena uscita dal culo? A quel punto, che fare? Sperimentare un nuovo utilizzo delle mani o lasciare che i nostri prodotti diventino parte di noi, portandoceli in giro insieme al loro inconfondibile odore? Rifiutare la civiltà o farsi rifiutare dalla civiltà?

carta igenica

6) Gli incubi

Solo una vita profondamente ingiusta poteva assegnarci una psiche così capricciosa. Il nostro cervello è un rivoltoso in grado di turbare, con i suoi incubi insensati, gli istanti più perfetti della nostra giornata: quelli in cui dormiamo.

7) Le mestruazioni

Spesso mi chiedo come avrei reagito se, appena raggiunta l’età della ragione, mi avessero spiegato che da lì in poi, ogni mese, avrei dovuto fare i conti con le mestruazioni. Essere donna non è un’impresa per femminucce ed emofobi. Mal di pancia e cattivo umore sono ingiustizie in cui la femmina incappa mensilmente, con l’unico conforto di un maschio che vorrebbe scopare e dei fidati Buscofen&Buscopan. Eppure, colmo dell’ingiustizia, quando le mestruazioni cedono il passo alla vecchiaia, la vita della donna non migliora, anzi. Se con la menopausa non bisogna rinviare nessuna partita per campo impraticabile, caldane e depressione prendono il posto dei dolori mestruali. Perché la vita ha reso così rari i suoi frutti più gustosi, una vagina transitabile e una donna di buon umore?

“Perché le mestruazioni? Perché madre natura non può accontentarsi di mandarmi un sms con scritto: ‘Tutto bene, ragazza? Non sei incinta. Spassatela e ne riparliamo il prossimo mese'”

8) La giornata-no

La giornata-no inizia prendendo inavvertitamente a calci lo spigolo della vasca, prosegue con il pacchetto di cracker incastrato al distributore. Il naso inizia ad espellere i propri umori proprio mentre ci accorgiamo che ci hanno fottuto il parcheggio e non riusciamo a pulircelo neppure al bagno, perché la carta igienica è finita. Torniamo a casa stremati. Vorremmo fare l’amore, ma lei è “indisposta”, così ci addormentiamo e veniamo assaliti dagli incubi. Sarebbe bello trovare una frase ad effetto per chiudere questo post, ma il computer continua a spegnersi e riaccendersi da solo ed è già la terza volta che riscrivo la fine del pezzo. Come sempre, non conosco il perché, ma so che fa male.

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