L’omofobia
Mentre scrivo questo articolo spero, in primis, che la redazione di Oltreuomo non sia omofoba e che percepisca le persone omosessuali come quello che sono: persone.
In realtà, non scrivo per un qualcosa in particolare, ma in occasione della manifestazione che le associazioni LGBT (Lesbian, Gay, Bisex, Trans*) nazionali hanno confermato il 7 dicembre a Roma, volevo cercare di “introdurre” più persone possibili nell’amicizievolezza (mi piace inventare termini) delle persone LGBT, intese, per l’appunto – come dicevo prima – , come persone normali.
Innanzitutto, analizziamo la parola “Omofobia”. Non dal dizionario, non è importante (ma, per precisione, questo è quel che dice: L’omofobia è la paura e l’avversione irrazionale nei confronti dell’omosessualità e di persone LGBT, basata sul pregiudizio. L’Unione Europea la considera analoga al razzismo, alla xenofobia, all’antisemitismo e al sessismo).
Io vedo l’omofobia come una parola che meglio descrive una particolare sotto-sezione del razzismo. Il motivo? Come venivano, una volta si spera, discriminate le persone di colore, di religione diversa o di nazione diversa, oggi subiscono questi trattamenti quelle persone “anormali”, “non naturali”, “che rovinano il concetto di famiglia”, ecc…
Abbiamo partiti e politici, ovviamente, prettamente omofobi. Oltre che comitati, pagine Facebook (Che ok, contano poco, ma è vergognoso, ecc…). E, a proposito di questo, è importante capire a cosa è dovuta la maggior massa “omofoba”.
In sintesi: Facciano quello che voglio nei loro luridi appartamenti
Nel senso: non vogliono che si sposino, neanche che abbiano dei figli, ma al contempo sono contro “la discriminazione” (che, curioso, loro stessi insegnano), sono contro gli insulti e contro la violenza fisica omofoba. Come se il resto non esistesse. Come se la violenza non fosse una direttissima conseguenza delle loro stupidaggini.
Detto questo, è importante che chiunque stia leggendo si mobiliti, il 7 dicembre e quando necessario, per bloccare quest’eresia uscita in Parlamento. Eresia, legge, che permetterebbe il razzismo in quanto, se la discriminazione viene espressa come entità di un’associazione, allora è libertà di espressione e non discriminazione. Ridicolo. E non si basa solo sulle persone omosessuali, ma anche su qualsiasi altra categoria difesa della legge Mancino (di cui era stato chiesto l’ampliamento inserendo i reati di omotransfobia).
Inoltre, il 20 Novembre è il TDOR (Transgender Day Of Remembrance), quindi, se potete, controllare le attività delle associazioni LGBT per partecipare in modo attivo e ricordare le vittime e le morti a causa della transfobia.
Per concludere, c’è un nesso principale per cui l’omofobia non ha senso. Gli omofobi hanno una paura, una tremenda paura, di essere gay. Se una persona è etero, non ha bisogno di discriminare altri orientamenti sessuali, perché conosce il suo e, sapendo che lui vuole essere tutelato, si batte per difendere i diritti degli altri orientamenti sessuali. Se uno è etero, ma è omofobo, evidentemente ha qualche problema con il suo orientamento che, se si basa solo su una “normalità” e non su una reale preferenza, magari è giusto un po’ frutto dell’omofobia dilagante e non delle reali preferenze dell’individuo in quanto tale.
Pregherei le persone LGBT e non che stanno leggendo di attivarsi. E’ una sorta di “promozione” dell’attivismo LGBT, ma non c’è bisogno che si frequenti un’associazione o che si diventi accaniti sostenitori della comunità LGBT. Però partecipare alle manifestazioni più importanti, come quella del 7 dicembre, può essere fondamentale.
Visto che va di moda “nascondersi” e a me la moda dà fastidio, lascio nello “spacco” i miei contatti facebook, mail e skype; in caso volessero contattarmi delle persone che si sentono discriminate o ragazzi della mia età (ho 15 anni) che si sentono esclusi dai loro coetanei (non lo dico perché sono un salvatore universale, ma perché, non tanto io ma dei gruppi e determinate persone ecc.., saprei come aiutarli, o almeno… potrei provarci).
Cordiali Saluti e Buon Proseguimento,
Giorgio Barillà
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