Musica

Tutti a zappare

Siamo onesti, non c’è niente di peggio che ritrovarsi ad uscire con “uno che sa di musica”, sottolineo il sesso maschile del soggetto, perché se sono donne, poco importa quanto parlino di musica, basta che dopo succhino.

Tralasciando che la maggior parte delle volte si tratta di idioti che sono a malapena consapevoli di cosa veramente esca dalle loro cuffie, è sicuro che la serata la passerete a sentire commenti su gruppi che non conoscete e che le occasioni di sentire un nome a voi noto serviranno solo a sentirsi dire “ si ma si sono venduti”.

Dopo questa premessa sappiate che io, sono uno di quelli. Anche io ho martoriato svariati innocenti a suon di “li devi assolutamente ascoltare” o altri intramontabili classici delle seghe musicali. Anche io segretamente scrivo articoli come questo perché ho fallito nel fare musica.

È la legge del contrappasso bellezza.

La mia idea però è quella di salvarvi e di stilare una lista per riconoscere gli incompetenti più pericolosi, da quelli ai qual si può ancora dare una chance.

1. Quelli che…”uno dei gruppi che più hanno influenzato l’ultimo decennio”:

Frank Zappa ha detto I critici musicali sono persone che non sanno scrivere, che intervistano persone che non sanno parlare, per un pubblico che non sa leggere”. 

Ora che vi siete appena resi conto che, in un unica frase, ha supercazzolato tutti noi, sappiate che è assolutamente vero. Questo è secondo me l’argomento dove più la prosopopea del critico si manifesta.

Scrivere di musica col senno di poi è il sintomo di quanto il critico di turno, poco avesse capito della musica passata fin ora e poco capirà di quella di la da venire. Segnatevi il nome e assicuratevi di non leggere mai più i suoi consigli.

2. Quelli che…”la classifica dei 100, 500, 1000, ecc. migliori(aggiungere argomento)”:

È dai tempi della bibbia che i decaloghi servono solo a fottere la gente e rovinargli a loro insaputa la festa. Non sono escluse le liste di quelle che secondo alcuni sono state le meglio cose di un certo genere o periodo.

Nel novanta percento dei casi le liste conterranno i soliti noti, idoli di infanzia di gente che è stata giovane 40 o più anni fa e che di conseguenza vi proporranno una non obiettiva serie di classici, assolutamente fenomenali, ma che avranno decisamente rotto le scatole a tutti (anche a loro, ma non lo ammetteranno mai)

3. Quelli che…”il gruppo più promettente”:

Immagine in linea 1

Foto Internet: “Guardate, facciamo le foto dove camminiamo in giro per Londra. Siamo troppo bravi.”


se il gruppo promette le possibilità sono due, o che siano davvero già bravi e che quindi sono solo appena entrati in circolazione e magari sono proprio anagraficamente giovani, oppure “promettono” inteso come “per il momento sono penosi, ma sono tanto giovani e carini e il loro guardaroba costa più della strumentazione (vedi alla voce Libertines).

Ascoltatevi voi i gruppi che girano nei live che costano 5 euro (questo si vuol dire agli inizi) e decidete voi se cagarli o no. Muovete il culo in sostanza. 

4. Quelli che…”all’epoca non se li cagava nessuno”:

Se facevano schifo quando si muovevano in quello che sarebbe dovuto essere il loro periodo di gloria, figuriamoci quanto devono far cagare adesso. Il fatto che qualche musicista capace li abbia fatti diventare appetibili, è solo grazie al proprio di talento non di certo perché loro erano troppo avanti. Le eccezioni esistono ma sono più rare delle donne che suonano il basso.

5. Quelli che…”stilare liste di opinioni personali”:

Articoli come questo sono la rovina del genere umano, una tipologia già piuttosto brava ad autoincularsi. Ma detto questo sappiate che in ogni lista di opinioni c’è sempre un fondo di verità, come nei biscotti della fortuna e che se vi ho fatto incazzare con questi 5 punti, allora io il mio dovere l’ho fatto.

In caso contrario anche io me ne vado a zappare.

 

Francesco Celotto

WIDGET 1

Vuoi essere stalkerizzato dall'Oltreuomo?
ISCRIVITI al nostro canale TELEGRAM @OltreuomoBlog