Depressione (parte seconda)
Nel post precedente sono stati presentati due semplici esercizi, ideali per iniziare il cammino verso la più tetra depressione. Oggi continuiamo a darci delle precise martellate sui genitali. Ricordate che il fine ultimo di tanto soffrire sarà una sana e autentica creatività. Potremmo, infatti, definire il genio come: colui che trova la migliore soluzione possibile e attuabile per migliorare la vita di tutti gli appartenenti al suo contesto. Se uno fosse felice non si darebbe tanta pena per migliorare le esistenze (sua compresa). Ovviamente secondo questa definizione il genio non esiste, perché non esiste nessuna figura nella storia che soddisfi i requisiti: condizione pregressa di tristezza, soluzione che migliora le esistenze del suo gruppo sociale e propria. La morte, anche se possibilmente intesa come un miglioramento rispetto a una condizione precedente, non può essere definita un “miglioramento delle condizioni di vita” e questo esclude martiri e assassini dalla genialità.
Detto questo, vuoi essere il primo genio della storia? Tutto comincia con la depressione. Ecco gli esercizi di oggi.
Esercizio 3: convincetevi che la gente è cattiva.
Questo esercizio è piuttosto semplice. Cominciate con l’immaginare la reazione di un vostro compagno di corso o di lavoro a una vostra richiesta (un passaggio in auto, prestito di appunti o di materiale, sostituzione di turni, etc.). Potete realisticamente pensare che qualsiasi sia il favore che richiedete, la persona in questione, se accetterà lo farà malvolentieri. Chi d’altronde sarebbe contento di accompagnarvi all’aeroporto la domenica mattina o regalarvi gli appunti che ha preso a lezione mentre voi eravate a spassarvela? Tuttavia, realisticamente non si tratta di uno sforzo biblico e, inoltre, voi non chiedete mai nulla. L’egoismo di certa gente è proprio fastidioso! Se vi chiedessero un favore, voi accettereste anche se ciò comportasse un piccolo sforzo. Dove si andrebbe a finire se non ci si aiutasse un po’? Con un buon allenamento dovreste riuscire incollerirvi verso il target della richiesta prima ancora di effettuarla. È utile a tal proposito pensare cose come “se non mi vuol fare il favore non me ne frega nulla” o “guarda te se devo chiedere una mano a quello stronzo che mi risponde pure male”. Quando siete belli carichi d’odio a causa della risposta che ipotizzate di ricevere, recatevi finalmente a domandare il favore. Se avete rimuginato correttamente dovrebbe uscirvi di bocca una frase del tipo: – Piuttosto che accettare un passaggio da te mi farei portare all’aeroporto da Henri Paul!
Esercizio 4: tutti vi sparlano alle spalle.
Si tratta di una generalizzazione dell’esercizio precedente che si svincola dalla necessità di domandare favori. Attraverso questo esercizio potrete facilmente convincervi che tutti i vostri conoscenti sparlano alle vostre spalle. La prima cosa da fare è ipotizzarlo. Procedete per gradi, pensateci come a una curiosità innocente. Chissà cosa dice la gente di me quando non ci sono? Assumente dunque un atteggiamento inquisitore e prestate attenzione ai minimi dettagli che possono emergere dalle conversazioni a cui partecipate. È sensato pensare che chi trama alle vostre spalle abbia tutto l’interesse a nascondere la cosa e per questo motivo non vi sarà facile smascherare il misfatto. Uno dei momenti cruciali di questo esercizio è l’inserimento in conversazioni già avviate. Dovete cercare di arrivare nel gruppo di soppiatto, di modo da cogliere tutti di sorpresa. Ripetete questi agguati ogni volta che le circostanze lo rendono possibile (saltate fuori da angoli, siepi, vasi, etc.), non si può mai sapere quando il nemico mostrerà il fianco. In breve tempo dovrebbe palesarsi una rinnovata attenzione verso di voi. Gli altri avranno espressioni interrogative. Siete sulla strada giusta. Non sono sciocchi e probabilmente intuiscono che avete capito qualcosa. Loro raddoppieranno gli sforzi per celare il fosco segreto e voi dovrete raddoppiare i vostri sforzi per svelarlo. Nascondetevi dietro le siepi e origliate, chiedete a X se Y ha detto qualcosa di voi durante la vostra assenza, quando uno va al bagno leggete tutti gli ultimi messaggi che ha ricevuto e inviato, cercate indizi su facebook, pedinateli e quando arrivate al culmine della sopportazione inveite pesantemente contro di loro e la loro stupida cosca.